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Focus Stalking e violenze, Maria Grazia di Scala: «Risposta sanzionatoria ancora inefficace, la pena deve essere effettiva»

«Credo che i casi di donne che denunciano siano ancora troppo poche. Se non si è un personaggio in vista, le denunce non hanno quasi mai esiti realmente repressivi o comunque efficaci nei confronti degli autori del reato: al momento non ho molta fiducia nella risposta della magistratura a un fenomeno che resta grave e coinvolge varie fasce d’età. Talvolta è proprio l’esposizione mediatica che porta taluni all’emulazione, dunque a minacciare la propria compagna e confidando nell’impunità.  Anche a livello locale, nella nostra realtà isolana, troppe donne che pure recano addosso i segni delle violenze rinunciano a chiedere l’aiuto delle Forze dell’Ordine perché non hanno fiducia nell’appoggio che potrebbero ottenere: è un fenomeno che ho constatato anche nel mio lavoro. Certo, i recenti centri anti-violenza fanno la loro parte e forniscono sostegno alle donne, ma secondo me non è ancora sufficiente. Insomma, la strada è ancora lunga e impervia. Se non si arriverà a un inasprimento effettivo delle pene, lasciandole invece sulla carta come troppo spesso accade, allora non vi sarà mai sufficiente garanzia per le donne. Quando una donna mostra i segni della violenza sul corpo, secondo me il magistrato dovrebbe senza indugio far scattare un’effettiva misura cautelare, e l’unica davvero efficace è la detenzione. L’allontanamento dal domicilio o il divieto di dimora fino a una certa distanza dall’abitazione della vittima non hanno nessuna efficacia pratica, visto che è quasi impossibile controllarne il rispetto. Un uomo accecato dalla violenza non si ferma certo dinanzi a misure del genere».

 

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