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11 giorni di buio, il mistero di Antonella

La trasmissione “Chi l’ha visto” torna ad occuparsi del giallo della morte della casamicciolese. Spunta l’acquisto del liquido refrigerante il 17 febbraio, le parole del marito Mimmo Raco: «Dov’ è stata tutto quel tempo? Mi sento un fallito»

Si è scelto un unico canale di comunicazione, piaccia o meno questo è l’andazzo. E così il caso Antonella Di Massa sembra essere diventato quasi una telenovela a puntate, con le notizie che vengono diffuse con parsimonia ogni mercoledì sera dalla trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”, particolarmente attenta a centellinarla perché nell’attesa che accada qualcos’altro di rilevante in Italia l’attenzione va tenuta comunque alta sul caso della scomparsa della 51enne casamicciolese.

«Noi sappiamo l’uscita di casa e il punto di arrivo – ha sottolineato il marito – in mezzo non sappiamo nulla di quello che è successo. A me questo interessa sapere. Perché non l’abbiamo aiutata? Si poteva salvare?»

E così anche il 13 marzo il giallo di Antonella ha trovato ampio risalto, con il ritrovamento del cadavere lo scorso 28 febbraio in un terreno situato a poca distanza dall’ultimo posto in cui la donna era stata avvistata (sempre che fosse lei, perché all’improvviso pure questo pare essere tornato in discussione) il 17 febbraio prima di far perdere le proprie tracce. Il quesito dei colleghi è quello che ci poniamo un po’ tutti: cosa è successo ad Antonella nei dieci giorni che intercorrono tra la sua scomparsa e il ritrovamento del corpo senza vita (con la morte che risalirebbe a non più di 24 ore)? Intanto ieri l’inviato ha rivelato un dettaglio particolarmente significativo: «Dopo essere uscita di casa, il 17 febbraio, Antonella ha acquistato una bottiglia di liquido refrigerante. La persona che ha venduto questo liquido ad Antonella la ricorda serena».

«La mia famiglia ha bisogno di rispetto e le mie figlie hanno bisogno di tranquillità. Io volevo aiutare Antonella e questo è un appello che è valido anche oggi. Se qualcuno è a conoscenza di qualcosa può recarsi dalle forze dell’ordine»

A tenere banco però in tv sono state le dichiarazioni rese davanti alle telecamere dal marito di Antonella, Mimmo Raco: «Forse lei ha conosciuto qualcuno ed ha comprato il liquido per qualcun altro: il cappuccio in testa è perché si voleva nascondere ma da chi? da cosa? Lei è morta 24 ore dal ritrovamento e per undici giorni dov’è stata? Se ha trovato un riparo? Io mi sento un fallito». «Noi sappiamo l’uscita di casa e il punto di arrivo – ha sottolineato Domenico – in mezzo non sappiamo nulla di quello che è successo. A me questo interessa sapere. Perché non l’abbiamo aiutata? Si poteva salvare? Io mi sento un fallito. Non credo che una casalinga sarebbe capace di beffare tutti quanti. La mia famiglia ha bisogno di rispetto e le mie figlie hanno bisogno di tranquillità. Io volevo aiutare Antonella e questo è un appello che è valido anche oggi. Se qualcuno è a conoscenza di qualcosa può recarsi dalle forze dell’ordine».

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Le parole dell’amica: «Aveva paura anche dell’ombra sua, figurarsi se poteva dormire da sola. Io penso che lì ce l’hanno portata. Ha usato il sacco nero per coprirsi dal freddo? Per piacere. Antonella era una donna di casa»

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Nello studio centrale insieme alla conduttrice Federica Sciarelli c’era anche l’avvocato di Raco, Nicodemo Gentile, che dopo aver osservato anche una serie di filmati si è espresso così: «C’è grande dignità da parte del marito – ha sottolineato l’avvocato Nicodemo -. Io credo che la donna sicuramente sia stata in qualche posto. Lei ha acquistato il liquido il 17 ma non lo utilizza subito, questa è una cosa strana. Quando Antonella è uscita di casa ed ha preso la macchina si vede che ha un passo deciso, molto spedito. Mentre all’entrata è più lento. Questa è una cosa strana nel comportamento che è evidente». Due amici di Antonella, in collegamento durante la trasmissione, hanno raccontato alcuni dettagli. «La mattina passate le 10, Antonella ha inviato un messaggio di buongiorno a mia sorella – ha sottolineato Valentina -. Io penso che lei non si sia tolta la vita, non credo a questa cosa». «Conosco Antonella da 12 anni ma lei non ha mai mostrato una cosa del genere – ha sottolineato Luigi -. Quello che noi vediamo è un’altra persona, non è lei». «Lei era una donna innamorata della vita – ha sottolineato l’amica di Antonella – io sono portata a credere che fosse Antonella ma non possiamo dire nulla con sicurezza. Lei non voleva essere riconosciuta, forse c’era qualcuno che la voleva aiutare. Antonella aveva paura anche dell’ombra sua figurati se poteva dormire da sola. Io penso che lì ce l’hanno portata. Ha usato il sacco nero per coprirsi dal freddo? Per piacere. Antonella era una donna di casa».

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