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Casamicciola, alta tensione in Consiglio: sfiorata la rissa tra Mennella e Castagna

DI FRANCESCO FERRANDINO

CASAMICCIOLA TERME. Un consiglio comunale da masochisti quello svoltosi ieri pomeriggio all’ex Capricho in piazza Marina a Casamicciola. L’edificio, adibito da un anno a sede municipale, si è trasformato in una micidiale trappola, anzi in una serra, vista la calura africana e l’umidità che hanno costretto i presenti a una sauna durata oltre sei ore. Eppure, le alte temperature non hanno evitato momenti “caldi” durante lo svolgimento dell’assemblea, con durissimi confronti tra i consiglieri, compresa una rissa sfiorata davvero per pochissimo. Il consiglio è iniziato con un ritardo addirittura di due ore, anzi, di un’ora, come ha spiegato il presidente del consiglio D’Ambrosio, perché a norma di regolamento un’ora di ritardo è da considerarsi lecita. In ogni caso l’altra ora di attesa ha provocato le accese proteste dell’opposizione, arrivata ad ipotizzare che la maggioranza volesse far saltare la prima convocazione. Il dottor D’Ambrosio si è invece scusato per il ritardo, e il sindaco ha spiegato che diversi impegni non preventivati hanno provocato la mancata puntualità per alcuni consiglieri.

Il primo punto all’ordine del giorno riguardava il primo di una serie di lavori di somma urgenza, quello per l’emergenza riscontrata presso il plesso scolastico in via Castanito, col relativo “riconoscimento legittimità spesa ai sensi art. 194 D. lgs 267/2000”.

Il presidente D’Ambrosio ha chiesto se le spese per tali tipo di intervento saranno ristorati dal Commissario. Alla risposta positiva del sindaco, è scattata immediata la contestazione dell’architetto Luigi Mennella, secondo cui non vi è alcuna certezza in merito. Secondo il consigliere, il parere reso dalla revisore dei conti, dottoressa Piccerillo, è viziato dalla mancanza di documentazione inviatale dall’amministrazione, comprese alcune pronunce del Consiglio di Stato che rendono illegittimi tali interventi.

Anche il consigliere Arnaldo Ferrandino si è inserito, esprimendo vari dubbi in merito alla gestione delle somme urgenze da parte dell’amministrazione e all’enorme ritardo nell’avvio della seduta del civico consesso. Le temperature, se possibile, si sono alzate ancor di più con un pesante botta e risposta con l’assessore Ignazio Barbieri, che ha risposto alle critiche di Arnaldo: «Sei confuso! Non temo il contraddittorio con te su nessun aspetto!». Arnaldo ha ribadito la sua richiesta a conoscere le motivazioni che stanno alla base dell’agire amministrativo. La situazione stava per sfuggire di mano anche al Presidente del Consiglio D’Ambrosio. Il sindaco Castagna ha risposto alle molteplici richieste di Arnaldo cominciando dalla situazione dell’edizione scolastica. In particolare, GB ha sottolineato la situazione giuridica dell’asilo alla Sentinella, requisito dal Comune, ma il cui possesso è stato restituito in via cautelare dal Consiglio di Stato alla Diocesi. Secondo il primo cittadino, l’edificio appartiene al Demanio sulla base di circostanze e di documenti risalenti agli anni ’60 reperiti dall’amministrazione, e che dovrebbero emergere nel giudizio di merito dinanzi al Tar a dicembre. Arnaldo ha rinnovato i dubbi: se il Comune ha avuto torto nel giudizio cautelare, sia in primo che in secondo grado, e se la Curia si oppone, chi è che fa davvero gli interessi della comunità? Secondo Ignazio, si è comunque palesata una certa mancanza di sensibilità da parte delle autorità religiose nella circostanza. Luigi Mennella si è chiesto se la discussione potesse continuare legittimamente senza un parere valido del revisore e senza che il Commissario conosca gli estremi di queste somme urgenze.

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Il consigliere Frallicciardi ha sollevato altre domande sulle intenzioni dell’amministrazione per l’inizio dell’anno scolastico, relativamente a soluzioni alternative per le classi dell’asilo in attesa del verdetto di merito del Tar, atteso per dicembre. Il sindaco ha espresso perplessità sulla decisione cautelare del Consiglio di Stato, che non chiarirebbe pienamente la motivazione del rigetto del ricorso. In particolare, il parametro dell’adeguatezza sismica citata nella decisione e ripresa fra l’altro da quanto la stessa amministrazione aveva dichiarato, di fatto metterebbe fuorigioco la quasi totalità delle scuole italiane.

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SI SFIORA LA RISSA

La discussione si è impantanata su questi argomenti fino all’attacco dell’architetto Luigi Mennella che ha chiesto al neo segretario Carmine Testa di inviare gli atti del consiglio alla Guardia di Finanza per le irregolarità emerse, ma il segretario ha invitato il consigliere a fare lui stesso una denuncia: l’aula è stata nuovamente invasa dalle urla, con il consigliere Nunzia Piro che chiedeva a Mennella come fosse venuto in possesso della decisione del Consiglio di Stato. Apriti cielo: le grida incrociate tra maggioranza e opposizione hanno coperto ogni parvenza di “dibattito”, Frallicciardi ha detto che ogni giorno al municipio si aggira gente che mette le mani nei documenti amministrativi dove ci sono anche atti con dati sensibili, ma addirittura si è poi sfiorata la rissa fisica tra Mennella e Castagna. L’architetto ha zittito il sindaco: «Lei deve fare silenzio!», il quale ha tuttavia reagito fragorosamente infuriandosi, tirando un pugno sul tavolo che ha fatto tremare le fragili fondamenta del Capricho dopo essersi alzato in piedi per dirigersi verso Mennella dicendo: «Lei non si può permettere di rivolgersi così a me, è chiaro? Abbassi i toni!!». I due per pericolosi istanti si sono fronteggiati a pochi centimetri di distanza, mentre il presidente e il segretario invitavano alla calma. Intanto tra i due volavano frasi del tipo “Non dovresti proprio parlare”, “Sei la vergogna di Casamicciola”, e altre che vi risparmiamo.

La canicola e l’umidità non hanno dunque affievolito la veemenza e vis polemica delle parti in causa. Mennella ha quindi letto l’intera decisione del Consiglio di Stato che, come ha ribadito, era già pubblicata dai quotidiani locali, chiedendo che tale documento venisse inserito nel corpo del verbale per poi essere consegnato alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza.

Da parte sua Arnaldo ha sollevato dubbi sull’effettività dello studio della famosa microzonazione, tema sul quale è intervenuto Ignazio Barbieri, prima che il presidente D’Ambrosio stoppasse l’assessore: «Finiamola di parlare di argomenti al di fuori dell’ordine del giorno». Arnaldo ha quindi spostato l’attenzione sugli immobili danneggiati dal sisma gravati da istanze di condono (4500 su oltre 8000 abitanti), domandandosi quand’è che si comincerà a esaminare l’ipotesi di ricostruire, dove e con quali prospettive. Sul tema, D’Ambrosio ha richiamato la valutazione del professor Luongo, che ha messo in guardia sui rischi della ricostruzione sul Majo.

Mennella nelle sue dichiarazioni di voto è stato duro: «Dopo le irregolarità emerse, il sindaco dovrebbe dimettersi oggi stesso». Il primo punto è stato infine votato e approvato a maggioranza.

Il secondo riguardava i lavori di somma urgenza per l’emergenza riscontrata presso l’edificio in viale Paradisiello; ancora Luigi Mennella ha contestato la mancanza di documentazione relativa al punto in questione, ritenendo illegittima la deliberazione. La maggioranza ha quindi ipotizzato la sospensione della deliberazione, ma il sindaco ha dichiarato che il punto focale era l’urgenza di messa in sicurezza della strada e del fabbricato per permettere ad altri cittadini di raggiungere le proprie abitazioni, non l’identità del privato titolare dell’edificio. Lunghissima discussione è seguita sulla faccenda, fino alla decisione di metterla ai voti e alla conseguente approvazione.

Ulteriore lavoro di somma urgenza da approvare è stato quello per l’emergenza riscontrata presso l’immobile al Corso Luigi Manzi denominato Pio Monte della Misericordia nonché al Plesso Manzoni sito al viale Paradisiello. L’architetto Mennella ha subito ricordato l’esistenza di due schede Aedes che testimoniavano la mancanza di danni sismici, e quindi di rischi, per l’immobile, e dunque l’illegittimità dell’intervento che portò alla rimozione di un muro, su un bene gravato da vincoli, che richiedevano una serie di autorizzazioni per qualsiasi intervento. Il consigliere ha quindi promesso di consegnare la documentazione su tale intervento alle forze dell’ordine. Scontata l’approvazione, seguita dalla proposta di inversione dell’ordine del giorno per esaminare prima il quinto punto, i lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del terrapieno e della scarpata esistenti nei pressi del plesso scolastico Ibsen in Casamicciola Terme, con l’approvazione della perizia giustificativa. Mennella ha posto una serie di domande sulle possibili criticità della zona, biasimando l’opacità dell’amministrazione circa gli esiti dei controlli richiesti dall’opposizione sulla struttura alberghiera.

Nuovo scontro tra Mennella e il segretario, che si è adirato: «Lei mette in dubbio la mia professionalità, e io devo difendermi». Un’altra lunghissima schermaglia tra i due ha toccato ogni aspetto civile, penale e amministrativo della responsabilità della figura del segretario comunale e della sua formale dipendenza dal Ministero dell’interno o dal Comune.

L’opposizione infine ha ottenuto un emendamento alla delibera, aggiungendo di demandare agli uffici competenti di individuare possibili cause e connesse responsabilità della medesima di terzi (accertando anche la proprietà del costone) in ordine alla necessità di dover intervenire, ciò anche al fine del recupero della della somma sborsata dal Comune in questa somma urgenza. L’emendamento è stato approvato, nonostante l’annunciato voto contrario di Mennella “per le omissioni della maggioranza”.

ASSESTAMENTO DI BILANCIO

E MUTUI PER DEMOLIZIONI

Dopo varie incertezze sulla successione dei punti da esaminare (il dubbio era se approvare l’assestamento di bilancio prima degli altri punti) si è passati alla proposta di variazioni al bilancio di previsione 2018, rimpinguando i capitoli previsti nel bilancio 2018/2020 di euro 150.000,00 per consentire di poter contrarre i mutui per l’esecuzione di due demolizioni come richieste dal sostituto procuratore presso la Procura di Napoli. La proposta è stata modificata con l’emendamento che prevede di “dare mandato all’ufficio contenzioso di valutare l’obbligo di dover provvedere all’esecuzione degli abbattimenti possa venire escluso dalla condizione di predissesto in cui si trova l’ente e la possibilità dell’ente di esperire forme di garanzia per recuperare tali somme rivalendosi sul contravventore”.

La proposta, completa di emendamento, è stata approvata a maggioranza.

Finalmente, quando mancavano venti minuti alle 20, si è passati all’esame del “bilancio di previsione 2018/2020, variazione di assestamento generale ai sensi dell’art. 175, comma 8, e verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio e dello stato di attuazione dei programmi”. Ovviamente l’architetto Luigi Mennella ha dichiarato che tale documento è del tutto insoddisfacente nel chiarire i presupposti e la stessa possibilità della variazione di bilancio, votando contro insieme ai componenti superstiti della minoranza (Arnaldo aveva già abbandonato l’aula). L’assestamento è comunque passato con lo scontato voto della maggioranza.

MUNICIPIO AL BELLAVISTA

L’ultimo punto riguardava il residuo caso di lavori di somma urgenza per interventi di ripristino e messa in sicurezza degli immobili siti in via Principessa Margherita ed utilizzati quale sede comunale e museo. Il solito Mennella ha espresso dubbi sulla qualità di “somma urgenza” dei lavori presso la sede comunale, visto che tali lavori sono bloccati da quasi un anno, e ha chiesto lumi sulla situazione; si è aggiunta analoga richiesta da parte di Frallicciardi, che ha voluto spiegazioni sulla cifra di 380mila euro quando il limite avrebbe dovuto essere di 200mila.

Il sindaco, ha dapprima precisato che il limite delle somme urgenze era stato spostato a 400mila euro dall’ordinanza del Commissario, e ha poi risposto sottolineando la necessità di tornare ad avere una sede comunale efficiente vista l’attuale precaria e scomoda sistemazione all’ex Capricho. Il primo cittadino ha specificato che con tale intervento l’edificio dell’ex Napoleon tornerà allo stato pre-sisma, affinché entro pochi mesi l’amministrazione possa ritornare nella sua sede originaria, non per pura comodità ma per riguadagnare la normale efficienza dell’azione amministrativa. L’immobile è fra l’altro destinatario di altre misure migliorative, tra cui l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico.

Mennella ha sottolineato l’opportunità di unire i vari interventi allo scopo di non perdere tempo e non spendere soldi inutilmente, ma il sindaco ha risposto indicando la differente tempistica tra i diversi progetti con i relativi finanziamenti. Mennella ha tenuto duro suggerendo di proporre alla Protezione civile di unificare le tempistiche e la realizzazione dei progetti, ma poi ha accusato l’amministrazione di voler scialacquare quei soldi, perché l’adeguamento sismico avrebbe la priorità.

Veemente e fragorosa la reazione di Castagna: «Abbiamo cercato soluzioni alternative, soprattutto per le scuole, nonostante i continui rifiuti del Miur, ma non ho mai visto le opposizioni fare proposte costruttive, mentre invece in questi uffici tanti miei detrattori si sono aggirati per mesi a curare i propri interessi. Troppo facile criticarmi e far notare i miei sbagli. Stamane sono stato a Napoli dalla dottoressa Franzese per chiedere risorse aggiuntive per le scuole. L’opposizione sa soltanto criticare. Vorrei sapere dal consigliere Frallicciardi dove avrebbe trasferito la sede comunale».

Frallicciardi ha risposto: «Sindaco, tu e la tua amministrazione vi siete rinchiusi nel Capricho senza volere apporti dalla minoranza», frase che ha nuovamente scatenato Castagna: «Non abbiamo mai chiuso la porta né cacciato nessuno da qui». D’Ambrosio ha avuto il suo daffare per calmare gli animi: «Cerchiamo di chiudere degnamente questo consiglio. Cerchiamo di preparare per il 21 agosto un’iniziativa comune, con i contributi di tutta la cittadinanza e di tutte le anime politiche qui rappresentate». Ma Mennella ha ribadito: «Castagna vuole fare il despota, non ci ha mai chiesto un parere, e se non sa sostenere l’onere amministrativo, allora deve andare a casa. L’investimento sul Napoleon saranno soldi sprecati». La votazione finale si è chiusa sul sette a tre.

Frallicciardi ha sostenuto l’opportunità di coinvolgere tutti i consigli comunali isolani nell’iniziativa del 21 agosto nell’anniversario del sisma, quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte potrebbe sbarcare in visita sull’isola. Lunga discussione sull’efficacia delle “passerelle” dei politici. Nunzia Piro ha lanciato l’allarme sulla possibile perdita d’identità dei cittadini sfollati lasciati a vagare in giro per l’isola. Quando ormai erano passate le 21, il consiglio è stato dichiarato concluso, dopo una distruttiva “sauna” di circa sei ore.

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