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Tanti cappelli per Ischia nella guida ai migliori ristoranti d’Italia per l’Espresso

di Isabella Puca

ISCHIA – Ischia c’è nella guida dell’Espresso sui migliori ristoranti d’Italia. Ischia c’è e ci sono i suoi chef, a partire da Nino DI Costanzo che, con il suo Danì Maison da due stelle Michelin,  riconferma i quattro cappelli sinonimo di cucina ottima.  «È una riconferma – ha commentato lo chef –  ci sono stati dati anche lo scorso anno. Siamo sempre più orgogliosi di portare la nostra ristorazione ai vertici del palcoscenico italiano ed internazionale, lo siamo soprattutto per il nome di Ischia».  Due cappelli, e una cucina di qualità e di ricerca per lo chef dell’Indaco, Pasquale Palamaro; una stella Michelin per il ristorante del Grande Albergo della Regina Isabella in classifica anche quest’anno. Ottimo lavoro anche per lo chef ischitano Crescenzo Scotti che nel suo ristorante d Villa Cimbrone (Ravello), Il flauto di Pan conquista i due cappelli. «È vero che il duro lavoro viene premiato, – scrive sui social commentando la notizia – oggi ci godiamo i due cappelli». Presentata a Firenze dall’Espresso, la Guida ai ristoranti con la sua edizione 2019 rappresenta la quarantunesima pubblicazione della storia di questa guida dove tornano a essere consigliati i migliori locali d’Italia, contrassegnati dall’oramai famosa legenda dei cappelli. Da cinque a uno, con le menzioni esterne alla classica dei senza voto – semplicemente dei locali consigliati dagli ispettori -, ogni posizione ha un suo specifico significato. 1 cappelli significa una buona cucina, 2 cappelli una Cucina di qualità e di ricerca, mentre i 3 cappelli simboleggiano una cucina ottima. Salendo nell’empireo, i 4 cappelli una cucina eccellente, e i 5 cappelli, com’è ovvio, il meglio in assoluto. «Il risultato di ogni singolo giorno di lavoro, di ogni singolo particolare, la cura, le attenzioni, la passione, la tenacia, lo stress, l’amore per questo luogo ci ha portati a questo! Confermato il cappello!», a scriverlo è lo chef Michelangelo Iacono del ristorante “Il Monastero”. E nella guida, anche quest’anno, si riconferma la pizzeria da Ciccio e la pizza di  Ivano Veccia. Dallo scorso anno, sono stati inoltre introdotti i Cappelli d’oro, ovvero i Nuovi classici della cucina italiana. Tra le novità di questa edizione la guida dei vini diventa un inserto di quella dei ristoranti. Quest’anno Ischia fa incetta di “cappelli” e non possiamo che gioire dinanzi all’eccellenza presentata dai nostri chef, orgoglio dell’isola.

 

 

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