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Abolizione tassa di soggiorno, Franco Di Costanzo:«L’imposta serve per i debiti dei Comuni, tanto varrebbe abolirla»

«Vista la situazione finanziaria dei Comuni, credo che la tassa non potranno mai abolirla. I Comuni stanno sguazzando nel gettito di questa imposta: stanno sistemando tutti i loro debiti. Proprio per questo non riesco a figurarmi un’abolizione. A dirla tutta, quest’ultima sarebbe positiva, perché non condivido il modo con cui vengono utilizzati i soldi provenienti dall’imposta, che in sostanza vengono inghiottiti dai debiti senza essere impiegati per il paese. Comunque al momento si tratta solo di vaghe intenzioni, vedremo: inoltre pare che essa sarebbe sostituita da un altro tipo di imposta sul turismo, quindi non cambierebbe molto. È comunque una testimonianza del fatto che il turismo viene visto come un limone da spremere, quando di fatto non è rimasto quasi nulla da spremere, vista la politica del low cost che si riverbera poi nell’indotto. In ogni caso, qualunque sia la tassa, sarebbe opportuno che almeno una parte di essa la si impiegasse realmente per migliorare il paese, altrimenti tanto vale davvero abolirla. Fra l’altro, in questo modo, i clienti pian piano diminuiranno, quindi anche i comuni incasseranno progressivamente sempre meno. Diversi turisti mugugnano di fronte all’obbligo della tassa, ma ciò prima o poi disaffeziona il cliente».

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