CULTURA & SOCIETA'

Al via Sanremo,Amadeus: «spero sia l’ultimo con le mascherine»

Questa sera si parte con la 72esima edizione del sempre atteso Festival della Canzone Italiana, il conduttore e direttore artistico si è confessato ieri in conferenza stampa

Il conto alla rovescia è cominciato e questa sera prenderà il via il 72° Festival di Sanremo. Chi sperava in un’edizione lontana dall’incubo della pandemia purtroppo ha dovuto ricredersi: mascherine e tamponi la fanno ancora da padroni in osservanza di un protocollo anti Covid messo in piedi per evitare in ogni modo di incappare nel virus. Qualcosa, però, è cambiato: l’Ariston vedrà tornare a riempirsi le sue poltrone al 100% e nella cittadina ligure, assicura il sindaco Alberto Biancheri, “è tornata l’atmosfera festivaliera. Gli alberghi sono sold out, bar e ristoranti sono aperto così come il Casinò”. Tutto sembrerebbe, inoltre, iniziare sotto i migliori auspici: Amadeus, in qualità di direttore artistico, ha scelto brani che, per il direttore di Raiuno Stefano Coletta, “segneranno questo tempo difficile in cui si cerca disimpegno pur nella consapevolezza. Il lavoro della selezione musicale che Amadeus ha portato avanti in questi tre anni ha raggiunto una maturità significativa: nei testi e nelle musiche penso ci sia l’espressione massima del Festival di Sanremo. Stavolta davvero è un Festival per tutti. Se l’anno scorso, anche cogliendo l’occasione della pagina drammatica che stavamo vivendo, siamo andati in una direzione diversa nella musica, quest’anno le canzoni rincorrono la voglia di innamorarci, di leggerezza, di danzare, di liberarci, di incontrarsi, di dirsi”.

Grazie alle canzoni, ma anche a Fiorello (“un amico che trasuda talento e generosità” e alle cinque presenze femminili scelte da Amadeus, per Coletta “sarà un Festival di leggerezza e profondità” ma, nonostante questo, da guardare con benevolenza: “Non si tratta di captatio benevolentiae, ma ci deve essere una quota di indulgenza verso l’idea di costruire uno show con tutto quello che stiamo vivendo”. Il vicedirettore di Raiuno conferma: “Costruire questo Festival è stata un’avventura, con lo slalom tra tamponi, tracciamenti dei positivi, ma è stata anche una grande soddisfazione”. Per più di un attimo c’è stato anche il rischio che il Festival si sovrapponesse alle elezioni del Presidente della Repubblica, con tutto quello che avrebbe comportato in termini di rimodulazione del palinsesto: “Ero un po’ preoccupato, non perché volessi attribuire maggiore importanza al Festival ma perché sappiamo quanto il lavoro sulla rete ammiraglia sia illuminante per quello che arriverà”. E lunghe dirette dai Palazzi non avrebbero certo offerto un buon traino alla kermesse. Tutto, però, si è concluso in tempo: “Sono molto felice della soluzione che è stata trovata. Saluto il presidente Mattarella perché è un segnale importante per il nostro Paese. Bene che sia andata così” dice Coletta, trovando d’accordo Amadeus: “Credo sia stata la scelta migliore. In Mattarella riscontro il fatto di non arrendersi alla prima difficoltà benché grossa e sono d’accordo perché nella vita se c’è un ostacolo va superato. Io, però, non ero preoccupato perché ero abbastanza sicuro che tutto sarebbe finito entro il week end. Anche se sarebbe stato piacevole dare la notizia dell’elezione in diretta”. Il conduttore ha approfittato della conferenza stampa per dare notizie e conferme. Tra queste, l’esistenza del cosiddetto “lodo Irama”. Visto che l’anno scorso il cantante non ha potuto partecipare al Festival a causa della positività al Covid di un suo collaboratore e, come esibizione, è stato mandato il video delle prove, “ai cantanti ho detto, un po’ scherzando un po’ no, di presentarsi alle prove pettinati!”.

Dai cantanti agli ospiti, Amadeus ha confermato di non sapere ancora se sul palco vedremo uno sportivo come lo scorso anno. Ci saranno invece, oltre agli ospiti già noti, alcuni volti delle fiction di Raiuno da Luca Argentero (“Doc”) a Raoul Bova (“Don Matteo”), da Anna Valle (“Lea”) a Claudio Gioè (“Màkari) e a Gaia Girace e Margherita Mazzucco (L’amica geniale): “È un potenziale Rai, li ringrazio di essere con me a Sanremo”). Niente di nuovo ancora, invece, sul fronte degli ospiti internazionali: “Se non ci saranno è a causa della pandemia. È stato il capitolo più difficile negli ultimi due anni. Ci sono state trattative ma la paura di muoversi ha vinto. A chi non piacerebbe la presenza internazionale sul palco? Purtroppo è difficile portarla a casa”. Qualche parola anche per le sue “compagne di avventura”: Drusilla Foer “la conoscevo, ho letto il suo libro e sono affascinato dal suo modo di essere elegante. Può essere una grande sorpresa per chi non la conosce”; Ornella Muti “con i suoi 90 film è una donna iconica per il cinema, uno dei settori che ha maggiormente sofferto per la pandemia”, Lorena Cesarini “è una giovane promessa, come per la musica mi piace puntare sui giovani”, Maria Chiara Giannetta “è venuta a giocare ai ‘Soliti ignoti’ e si è rivelata una ragazza semplice, diretta e spontanea, mi è piaciuta a pelle” e Sabrina Ferilli: “È tanta roba. Una donna fantastica, ironia, divertente che piace a tutti. La maniera migliore per chiudere il Festival”.

A proposito di chiusure, anche quest’anno il Festival andrà avanti fino a tarda ora: “Posso dirlo fin d’ora, non finiremo prima dell’una e mezza. Prenderemo, come di consueto, lo spazio del Dopofestival. A quell’ora, durante Sanremo, c’è una presenza di pubblico importante davanti alla tv, per Sanremo è piena prima serata”. Quello che cercherà di fare è accorpare i cantanti e lasciare gli ospiti nella seconda parte della sera per evitare che chi è in gara canti all’una di notte.

In conclusione, una battuta sull’Eurovision Song Contest (“Non posso condurlo perché da giovane non ho imparato bene le lingue”), una su Sanremo al tempo del Covid (“Non è ancora un Festival della normalità, spero sia l’ultimo anno che lo vediamo con le mascherine”), e una sulla sua fede: “Sono credente e ogni anno a Sanremo vado a Messa. Domenica scorsa sono andato a Messa e ho ritrovato Fabrizio Gatta, un amico che avevo lasciato conduttore e ho ritrovato sull’altare. L’ho visto felice, con la gioia negli occhi. L’ho invitato al Festival, dal suo posto in platea magari potrà dire qualcosa”.

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Alla conferenza stampa erano presenti anche il presidente del Casinò di Sanremo che ha anticipato, da domani, l’esposizione del trofeo del Giro d’Italia (“Pesa 12 chili ed è laminato in oro”) e l’assessore alla cultura del Comune di Sanremo Silvana Ormea che, invece ha commentato l’esposizione al Casinò di alcuni abiti appartenuti a Milva: “Abiti e accessori sono stati donati dalla figlia Martina Corgnati per iniziare un percorso di cura tramite l’arte e la cultura dedicato a Milva. Gli abiti saranno venduti all’asta da Christie’s il prossimo 5 aprile al teatro Franco Parenti di Milano”.

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