CULTURA & SOCIETA'GALLERIA

Attraverso le difficoltà verso le Stelle: San Michele Arcangelo

Le avverse condizioni meteo hanno più volte stravolto e modificato il programma della festa che chiude l’estate e si svolge a Sant’Angelo, senza però modificarne il fascino e la suggestione

DI EMANUELE DI MAIO

Quando l’estate volge al termine la località di Ischia si prepara a celebrare una delle feste più belle e suggestive della liturgia ecclesiastica. La festa di San Michele Arcangelo che si celebra il 29 e il 30 settembre è uno degli eventi più importanti e famosi dell’isola di Ischia a cui vale sicuramente la pena di assistere almeno una volta nella vita. Il programma della festa varia di pochissimo di anno in anno, ma è in grado di regalare emozioni e sensazioni uniche e indimenticabili. Il culto di San Michele è molto sentito sull’isola e i residenti si adoperano affinché tutto sia curato nei minimi particolari e per offrire uno spettacolo unico e ineguagliabile agli abitanti stessi, ma anche a chi si trova in vacanza a Ischia in quei giorni.

Questa volta, così come per l’Ischia Safari, niente e nessuno poteva fermare la festa di San Michele a Sant’Angelo: dopo due anni non ci poteva riuscire di nuovo il Covid, ne poteva riuscirci l maltempo. Il messaggio che è passato è di quelli più romantici possibili, “La festa si farà senza se e senza ma” e non perché si era ottusamente convinti di doverla fare per questioni economiche, ne perché si avevano i paraocchi, ma perché Sant’Angelo prima ed Ischia dopo avevano la necessità di riconoscersi come una comunità in grado di poter superare le difficoltà assieme. Sant’Angelo ha sempre espresso una fortissima identità, forse tra le più forti che abbiamo a Ischia, è per questo che ai primi sentori di pioggia molti se non tutti avevano già pronosticato che neanche un uragano avesse potuto fermare del tutto i festeggiamenti. Rallentare sì, fermare no! Sant’Angelo ha festeggiato il ritorno alla vita, ha festeggiato quel San Michele che schiaccia il diavolo una immagine emblematica: Sant’Angelo che schiaccia il Covid, e in questo caso anche il Maltempo.

E’ vero le condizioni meteorologiche hanno costretto a più rinvii, alla rivisitazione quasi “in tempo reale” del programma, ma per come sono andate le cose si può parlare di mezzo miracolo. Molti hanno lamentato di una eventuale “approssimazione” ma l’alternativa ai rinvii era far saltare direttamente la festa intera, e per i motivi espressi sopra sarebbe stata questa la vera sconfitta. Spostare la manifestazione era più difficile che cancellarla o modificarla perché in gioco entravano le date degli artisti invitati, che non era possibile modificare più di tanto: c’è da ricordare che musicisti del calibro proposto sono “aziende viventi” che hanno i calendari già programmati in ogni minimo dettaglio, oltre a ciò il detto “passato il santo passata la festa” non poteva che essere più azzeccato, perché oltre alla se pur formale considerazione che si festeggerebbe a festività passata, c’è tutto il discorso legato all’ambito turistico che poi è il vero argomento della discussione in atto. Non perché ci sia il discorso economico: capirete che Sant’Angelo essendo la punta di diamante dell’isola, problemi economici e di investimento non ne ha e se ne ha sono sicuramente pochi, ma l’idea che non ci fossero i turisti a godere della festa è il pensiero che ogni santangiolese si è portato come peso sul cuore. Se cammini tra i vicoli l’unica preoccupazione era questa, parlando con i commercianti l’unico rammarico è questo: “dopo due anni di Covid avremmo solo voluto che i turisti vedessero quanto affetto riserviamo alla nostra terra e al nostro protettore spirituale”.

L’organizzazione della festa di San Michele a Sant’Angelo è stata impeccabile, a partire dall’inizio, dalla stesura del programma: Avitabile, Jovine, Eddy Napoli, Gragnaniello, per non parlare delle serate dedicate a Neruda e al Mare. Giu Divina come al solito regala sempre colpi ad effetto, come solo lui ci ha abituato, e se anche quest’anno Sant’Angelo è stata presa d’assalto il merito è il suo. Il Maltempo ha costretto al primo rinvio importante spostando la festa nel fine settimana, in un primo tempo contraendola cercando di inserire il programma di una settimana in 3/4 giorni. Purtroppo con l’avanzare delle ore e delle nuvole i rinvii sono diventate in alcuni casi cancellazioni, quella più sofferta è stata la processione successiva alla messa del 29 settembre, quella principale del pomeriggio diciamo. Nonostante ciò la statua è stata comunque portata in processione la mattina con la banda musicale al seguito, prendendo anche qualche goccia ma riuscendo a recuperare almeno in parte la mancanza del pomeriggio. La processione per mare, altro evento clou della manifestazione, è stata fissata per sabato già dai primi giorni della settimana, successivamente è slittata a Domenica rendendo in effetti l’ultimo giorno il più ricco di eventi e quindi il più attrattivo. Processione via mare, concerto di Avitabile gremitissimo tanto che già dall’istmo non si riusciva a procedere verso il palco, e fuochi finali con un leggero ritardo, dovuto sempre alle condizioni meteorologiche pessime: in questo caso il mare agitato; ma che hanno chiuso in bellezza la manifestazione. Lo spettacolo piro-musicale è stato un vero e proprio sogno, non solo per la proposta musicale perfettamente a tempo con i fuochi d’artificio ma soprattutto per la selezione musicale. C’era molto vento, in tutta sincerità era molto difficile godersi un ottimo spettacolo, questo però non ha fermato il pubblico dall’attendere lo show.

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FOTO FRANCO TRANI

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