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Bracconaggio, abbattuto un altro sparviero

Dalla Redazione

ISCHIA. Non accenna a placarsi in questo autunno la scia di episodi di inutile e crudele bracconaggio sulla nostra isola. Un’ennesima testimonianza della diffusione del fenomeno è quella raccolta da Davide Iacono, che ieri come molti isolani aveva colto l’occasione della splendida giornata per effettuare un’escursione con la propria famiglia. In zona Cannavale, Davide si è imbattuto in un esemplare di sparviero, specie in pericolo di estinzione e quindi protetta dalla legge che ne vieta la caccia. L’uccello era ormai morto, e presentava numerosi fori di arma da fuoco sul dorso. Un’altra prova del grado (infimo) di civiltà che regna tra coloro che si reputano “amanti della natura” e che vanno in giro con un fucile a uccidere, anche in dispregio di ogni normativa venatoria, che vieta loro di ammazzare determinate specie, ormai ridotte a pochissimi esemplari dalla loro furia da piombo. Tra l’altro, la zona del ritrovamento è spesso frequentata da diversi escursionisti, anche con bambini al seguito: prevedibili quindi i grossi rischi che anche le persone  corrono, soprattutto nella malaugurata ipotesi di trovarsi a pochi metri da bracconieri pronti a sparare a qualsiasi cosa si muova e che non distinguono (o non vogliono?) gli sfortunati destinatari delle loro mortali cartucce. La sezione locale dell’Enpa nell’ultimo mese ha già dovuto segnalare molteplici episodi del genere, che hanno avuto come vittime diversi uccelli di specie protette. Alcuni esemplari feriti sono stati soccorsi, ma diversi altri non ce l’hanno fatta. E intanto, come la stessa Enpa ha documentato nei giorni scorsi, l’attività dei bracconieri nei giorni di silenzio venatorio continua senza sosta: un ragazzo, con ogni probabilità minorenne, è stato infatti sorpreso armato di fucile, ma è riuscito a sfuggire alle guardie zoofile che lo avevano intercettato. Segno che il traguardo di una corretta educazione nei confronti della natura e della fauna locale è spaventosamente lontano anche nelle generazioni più giovani.

Foto di Davide Iacono

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