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Bus pericolosi, nuovo affondo del Comitato

Secondo il comitato “La strada del Buonsenso” le responsabilità delle situazioni di pericolo non sono degli autisti dei pullman turistici, ma del sistema che non fa rispettare le regole

Hanno fatto discutere le note diffuse dal Comitato “La strada del buonsenso” circa le situazioni pericolose create su alcune arterie stradali isolane dai grossi bus turistici. Proprio la categoria degli autisti di questi ultimi mezzi è insorta in quanto non intende essere additata come responsabile delle situazioni provocate dalle soste dei bus.

E così dopo qualche giorno è arrivata la risposta del Comitato, che ha inteso circostanziare i termini della questione: «Non siamo contro gli autisti dei bus turistici, ma contro quelle situazioni in cui prima si fanno le regole e poi non le si fanno rispettare», scrivono i componenti del Comitato in una nota, nel quale poi si spiega: «Ci spiace che alcuni autisti di bus turistici si siano risentiti per quello che abbiamo postato a proposito dell’invivibilità del territorio causata dal proliferare dei bus turistici. Naturalmente la nostra protesta non è contro gli autisti, ma contro un sistema che prima statuisce delle regole, ma che poi non le fa rispettare. Perciò se è stato stabilito: – che a Casamicciola quella corsia al porto è destinata ai veicoli in transito per Forio, ma la stessa è occupata dai bus turistici; – che a Lacco Ameno non è prevista l’area di sosta per i bus nei pressi dell’hotel don Pepe, ma ciononostante i bus fanno scendere i passeggeri letteralmente in mezzo al traffico di via Circumvallazione; – che a Forio non è prevista l’area di sosta, ma i bus fanno scendere i passeggeri in mezzo al trafficatissimo incrocio dopo aver fatto pericolosamente retromarcia e sostando sullo stallo riservato ai taxi, ecco che si sta tollerando indiscutibilmente l’illegalità, si sta rendendo invivibile territorio, e ci si sta girando dall’altra parte di fronte alla elevata possibilità di incidente».

E poi, rivolgendosi direttamente ai conducenti dei bus: «Amici autisti, ne siete le prime vittime, sicuramente vostro malgrado, costrette a lavorare con la responsabilità che qualcuno si faccia male pur di portare il pane a casa. Ma oltre a Voi chi è che subisce le conseguenze di detta illegalità? Ovviamente gli altri fruitori della strada pubblica, compresa la generalità lavoratori cui viene deteriorato il proprio diritto ad una sana mobilità. Siete Voi lavoratori e lo sono pure gli altri. Comprendeteci. Quest’isola sta morendo di traffico. Non si capisce più niente. Tra poco non ci sarà più spazio. Qualcuno di voi ci ha suggerito di incontrare le Amministrazioni che non riescono a trovare soluzioni al problema dei transfer porto-hotel. Proveremo a farlo. Appena possibile. Non ci tiriamo indietro!». Il problema quindi potrebbe presto spostarsi sui tavoli della politica locale: il ripensamento e la riorganizzazione della viabilità locale passa anche per la risoluzione di tale questione, foriera di non pochi disagi e rischi sulla congestionata rete stradale isolana, e il Comitato finora si è costantemente impegnato proprio per far convergere l’azione amministrativa su tali problematiche.

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maria

E gli autisti dei bus turistici che con una mano mantengono il microfono e fanno da guide turistiche nessuno li vede????? Grave danno di immagine ma grave pericolo per la sicurezza stradale…Ovvio…nessuno vede mai nulla…..se poi ci scappa il morto….facciamo lutto cittadino e piangiamo………

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