CRONACAPRIMO PIANO

Caserta “milionaria” per Ivano Balestriere

La Isola Verde Ecologia, secondo indiscrezioni che arrivano da Terra di Lavoro, pronta ad aggiudicarsi l’appalto per un anno per la gestione del servizio di igiene urbana per la somma di 12 milioni di euro. In terra casertana i media raccontano in maniera anche maliziosa l’ascesa dell’imprenditore nostro concittadino

La notizia è rimbalzata nella giornata di ieri in Terra di Lavoro ed è una notizia clamorosa, anche perché nel casertano pone fine ad una vera e propria telenovela che si trascinava da tempo immemore. Ma parliamo di un fatto di cronaca che interessa da vicino anche la nostra isola e un imprenditore e la sua azienda che parlano ischitano. Fonti bene informate (Casertace, per la cronaca, noto portale) riferiscono infatti che sarebbe ormai finalmente giunta alla definizione la gara per la raccolta dei rifiuti nel territorio del Comune di Caserta per il periodo di un anno. E attenzione, si tratta di un appalto di poco meno di 12 milioni di euro che sarà appannaggio – salvo colpi di scena che però ormai sarebbero da escludere – della ISVEC di Ivano Balestriere. ISVEC, per la cronaca, è l’acronimo di Isola Verde Ecologia e non va confusa con la Tekra il cui patron si chiama Balestrieri e la cui ditta in passato ha operato in quel di Procida, come ricorderanno i nostri più attenti lettori.

Le notizie che arrivano da Caserta riferiscono per l’appunto che “L’Isola Verde Ecologia, infatti, ha presentato, secondo quanto verificato dalla commissione giudicatrice composta dal presidente Giuseppe Pellegrino e dai commissari Ulderico Izzo e Notaro Giacomo, una proposta migliore rispetto alle altre due società concorrenti, la catanese Dusty, arrivata seconda, e il raggruppamento Igiene Urbana Evolution, ultima della tris, sia per quanto riguarda l’offerta tecnica che quella economica”. Nel contempo si rammenta anche che si è di fronte ad un appalto decisamente bollente perché quando si parla di rifiuti a caserta, di commissioni giudicanti e di Asmel, la stazione appaltante che si è occupata di nominare i soggetti che fanno parte del nucleo che sta valutando le offerte di gara, è impossibile che non venga in mente ciò che è successo per quanto riguarda la mega gara relativa all’appalto dei rifiuti di quella che ha visto finire in manette Marcello Iovino, ex dirigente del comune di Caserta, l’attuale funzionario cittadino Pippo D’Auria e l’imprenditore Carlo Savoia e che vede anche il primo cittadino Carlo Marino pesantemente indagato. Insomma, da quelle parti la monnezza scotta almeno quanto la sabbia delle Fumarole, giusto per voler rimanere in metafore che sanno di ischitano.

Sempre il portale Casertace spiega che “Questo perché quando si è trattato di dover nominare i membri della commissione per aggiudicare l’appalto 116 milioni di euro, Iovino era riuscito, attraverso un meccanismo truffaldino, a far emergere dal sorteggio i numeri legati ai papabili commissari preferiti dal gruppo, affinché fossero loro a far parte della giuria che avrebbe poi affidato il servizio da centinaia di milioni di euro alla Energeticambiente e alla Esi, di Carlo Savoia. Ci può venire in mente questa situazione anche perché la Dda, nella sua informativa relativa all’inchiesta sugli appalti truccati e il giro economico-politico del faccendiere di Sant’Arpino, regala una citazione anche di due dirigenti che attualmente sono in servizio al comune di Caserta, cioè Francesco Biondi e Giovanni Natale. Secondo i magistrati dell’Antimafia, infatti, i due avrebbero tenuto un comportamento non propriamente corretto le fasi di gara, riscontrando per loro degli indizi di colpevolezza.

Ritornando al nostro concittadino Ivano Balestriere ed alla sua ISVEC, il nome dell’imprenditore isolano circolava anche mediaticamente nei giorni scorsi. E lo stesso portale casertano ne traccia un profilo che presumibilmente non sappiamo quanto sarà gradito al diretto interessato: “Per quanto riguarda Ivano Balestriere e l’Isvec, invece, ne avevamo parlato qualche giorno fa. Avevamo scritto di come imprenditore dei rifiuti, che ha costruito la sua economia dal mondo dell’attività casearia, era riuscito ad entrare e la raccolta della monnezza in alcuni comuni della provincia di Caserta, cioè San Marcellino, Santa Maria a Vico, Trentola Ducenta e San Cipriano d’Aversa, attraverso l’acquisto di un pezzo dell’azienda che si era aggiudicata la gara, al tempo in cui era stata messa in piedi la procedura dalle amministrazioni cittadine. In realtà, Balestriere era diventato un protagonista i nostri articoli già nel 2018, quando raccontavamo come il non propriamente sobrio businessman si trovava in giro per le vie di Caserta a bordo di una fiammante Porsche, con l’obiettivo di sondare il terreno per la gara d’appalto al comune di Caserta. Ma lì si era trovato dinanzi lo scoglio Carlo Savoia, condizione che lo aveva portato a più miti obiettivi, puntando alla raccolta dei rifiuti nei comuni di medie dimensioni della provincia”.

Insomma, l’impressione è che il buon Ivano non sia proprio gettonatissimo da quelle parti, ma in fondo se ci pensate è il destino di ogni imprenditore di successo. Ma in una ricostruzione dei fatti tanto articolata (e in parte anche a tinte fosche, se possiamo permettercelo), non manca una citazione anche per la ECOCAR, che detto per inciso è una società che opera nel settore dell’igiene urbana e che non ha partecipato alla gara, dopo aver gestito il servizio a Caserta negli ultimi dieci anni. Attenzione, però, perché potrebbe non essere finita qui e il buon Ivano potrebbe dover attendere prima di far saltare i tappi di spumante. Sempre i bene informati colleghi casertani scrivono che “Ma considerazione del fatto che per l’aggiudicazione definitiva e la firma del contratto con la Isvec dovrebbero passare diversi mesi e che possiamo dare per certo che la Tekra, seconda classificata dietro alla società di Savoia nel 2018, impugnerà l’aggiudicazione alla Isvec dinanzi al Tar, come ha già fatto per gli altri documenti della gara dei rifiuti di quest’anno, per richiedere l’aggiudicazione a suo favore del mega appalto da 116 milioni di euro, non è detto che, nel febbraio 2023 possa essere già iniziato il rapporto tra l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino e la nuova società. Si rischia, quindi, l’undicesimo anno di contratto con la società Ecocar, nonostante la ditta lavori nel capoluogo dal 2012, per via di un diritto acquisito tramite una procedura di gara che aveva come durata massima 5 anni, un servizio prorogato per lasso di tempo maggiore rispetto alla sua natura originaria. Se non si tratta di un record storico, poco ci manca”. Uno scenario, questo, che Balestriere ovviamente vorrebbe scongiurare. Che dire, in bocca al lupo.

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