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Caso Naiade, nuova vertenza in Regione

Lo avevamo anticipato già diverse settimane fa, quando avevamo scritto che la questione sarebbe potuta essere presto oggetto di ulteriori vertenze da parte della comunità isolana. Parole queste che, ora, sembrano rivelarsi quanto mai profetiche. Come i nostri lettori ricorderanno, lo scorso mese, avevamo parlato, sulle colonne di questo giornale,  della  Naiade, la nave della compagnia di navigazione marittima della Caremar che, lo scorso Marzo, dopo un lungo periodo di restyling – consistente in migliorie ai motori, accorgimenti per la sicurezza di bordo e rinnovo dei locali igienici – era stata finalmente rimessa in mare. Il restyling in questione era stata accolto positivamente da parte degli utenti delle vie del mare, soprattutto da parte di quelli di Capri. La nave, infatti, inspiegabilmente, era stata destinata esclusivamente, dagli armatori proprietari della compagnia di navigazione in questione, alla tratta di collegamento tra Napoli e Capri, lasciando così Ischia a mani vuote. Un enorme delusione questa, per la nostra isola, dal momento che, prima degli interventi di ristrutturazione, la Naiade era stata a lungo e frequentemente utilizzata per collegare Ischia con Napoli e viceversa. All’indomani dell’annuncio di questa decisione, sulla intricata vicenda, era anche intervenuto il Coordinamento Mobilità che aveva indirizzato una nota vertici della Regione Campania chiedendo che la Naiade fosse immessa, come in precedenza, a rotazione,  anche  sulla tratta di collegamento tra Ischia e la terraferma.

Oggi sulla questione, si riapre nuovamente il sipario con nuove vertenze, inoltrate,  nei giorni scorsi, ai vertici regionali, colpevoli di non aver ottemperato alle promesse, fatte nei mesi scorsi, di ripristinare la Naide su Ischia. Ad indirizzare, infatti, una nuova nota sulla vicenda, alla Regione Campania, ancora una volta il Coordinamento Mobilità che, insieme a Raffaele Brischetto, referente della UILDM di Ischia e Procida ha reclamato nuovamente  la nave in questione, facendo leva sull’aver privato l’isola di un mezzo di collegamento marittimo adeguatamente attrezzato per i disabili. La Naiade, infatti, era uno dei due soli mezzi di navigazione, in funzione sulle tratte Ischia-Napoli ad essere fornita di un ascensore. Rendendo il mezzo di esclusivo appannaggio per l’isola di Capri,  Ischia è così rimasta priva di una delle poche navi  attrezzate per coloro con difficoltà motorie. Un ulteriore disagio, quindi, per la nostra isola che già non può vantare mezzi di collegamento sufficientemente adeguati ed efficienti e che oggi si ritrova, così, a dover fronteggiare l’ennesima problematiche scaturita da scelte inspiegabili e a danno della  nostra comunità. Se non vi sarà il ripristino della Naiade anche per le rotte di collegamento con Ischia, i tanti disabili isolani e turisti o persone con  semplici difficoltà motorie continueranno a dover fare i salti mortali per riuscire a reperire un mezzo di imbarco adeguato alle proprie necessità.  Sarà ora,quindi, compito dei vertici della Regione Campania, dare le dovute risposte sulla intricata vicenda all’utenza di Ischia. Risposte che si auspica arrivino celermente  e con  le adeguate azioni concrete.

Sara Mattera

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