CULTURA & SOCIETA'

Ci prendiamo cura di te, fino a domenica in piazza per lo screening oncologico

Dalle 9:30 alle 18:00 un programma di offerta attiva di pap test, visita senologica e consegna dei kit per lo screening del tumore del colon retto

E’ partita ieri mattina dal Comune di Ischia la quattro giorni della campagna di screening “Ci prendiamo cura di te” che toccherà alcune delle località del distretto ASL Na2 Nord, la campagna di prevenzione dei tumori di mammella, cervice uterina, del colon retto e la novità di quest’anno anche della prevenzione del tumore della pelle, indetta dall’ASL Na2 Nord.

La prossima tappa toccherà oggi Piazza San Gaetano a Forio dalle 9:30 alle 18:00 mentre Sabato 16 e domenica 17 novembre l’ appuntamento è a Casamicciola Terme presso il Piazzale dell’Ancora. E’ il secondo anno consecutivo che torna a Ischia questa splendida iniziativa dell’Asl Napoli2Nord che mette in contatto la cittadinanza con medici e personale dedicato. Organizzatore come lo scorso anno il dr. Mimmo Loffredo, chirurgo del Rizzoli di un elevato livello che quest’anno oltre ad essere presente, farà parte dello staff dei medici della prevenzione. In cosa consiste la campagna di screening? Si tratta di un programma di offerta attiva di pap test, visita senologica e consegna dei kit per lo screening del tumore del colon retto che si effettuerà “piazza per piazza”.

Il tour si avvale, infatti, di una “clinica mobile” che ospita due ambulatori viaggianti e uno stand di 40 metri quadri in cui si effettuano gratuitamente pap test e visite senologiche. Inoltre, in uno spazio antistante è stato allestito una “hospitality” presso cui si distribuiscono kit per lo screening del colon retto e si prenotano mammografie presso le sedi dell’ASL. . Presso l’ASL Napoli 2 Nord il solo screening del tumore del colon retto partito solo 1 anno e mezzo fa ha già coinvolto 46630 cittadini e salvato la vita di 94 persone, che hanno potuto sottoporsi precocemente alle terapie. I medici dell’AslNa2Nord scendono in piazza con un tour di prevenzione gratuita. Sono considerate le ‘sentinelle’ della salute familiare, ma forse le donne non si prendono abbastanza cura di sé stesse almeno stando agli ultimi dati del rapporto ‘I numeri del cancro 2018’ presentato al Ministero della Salute. Infatti, il tumore più frequente in Italia – in tutte le fasce di età – è diventato quello della mammella: nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51.000 nel 2017).

Non solo: continua ad aumentare tra le donne anche il tumore del polmone per la sempre maggiore diffusione dell’abitudine al fumo nella popolazione femminile, specie nelle regioni del Sud. Complessivamente, quest’anno nel nostro Paese sono stimati 373.300 nuovi casi di tumore (194.800 uomini e 178.500 donne), con un aumento, in termini assoluti, di 4.300 diagnosi rispetto al 2017. Il tumore rappresenta ancora la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari con 178. 232 decessi nel 2015. Ma la buona notizia è che la sopravvivenza continua a migliorare: quasi 3 milioni e quattrocentomila cittadini vivono dopo la scoperta della malattia. Purtroppo, le percentuali sulla sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi continuano a fotografare un Paese spaccato in due con dati nettamente migliori nelle regioni del Nord. Il tumore più frequente in Italia è diventato quello della mammella: nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51.000 nel 2017). Seguono il cancro del colon-retto (51.300, erano 53.000 nel 2017), che lo scorso anno era il più diagnosticato e del polmone (41.500, erano 41.800 nel 2017).

“Nel nostro Paese ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi – afferma Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore dipartimento oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar. Negli uomini, continua il calo dei tumori del polmone e della prostata e nelle donne dell’utero e dell’ovaio. Nella popolazione generale, diminuiscono le neoplasie dello stomaco e del colon-retto. Crescono, però, quelle del pancreas, della tiroide e il melanoma, e, nelle donne, i tumori della mammella e del polmone, quest’ultimo per la sempre maggiore diffusione dell’abitudine al fumo nella popolazione femminile”. L’ampliamento della popolazione target dello screening mammografico in alcune Regioni (tra cui Emilia-Romagna e Piemonte) spiega l’aumento significativo dell’incidenza del carcinoma della mammella nelle 45-49enni, dove peraltro la mortalità si abbassa dell’1%.

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