CRONACAPRIMO PIANO

CI VOLEVA IL QUIRINO

Dopo il video choc della nave della Medmar che ha rischiato di affondare a Ponza, il ministro Nello Musumeci in conferenza stampa annuncia un bando con lo stanziamento di 100 milioni per le isole minori. I fondi sono da destinare a infrastrutture strategiche ma anche per ridurre il rischio sismico. Un treno da non perdere, ma i problemi sono anche altri (e atavici)

Un antico adagio recita che non tutti i mali vengono per nuocere e bisogna riconoscere che spesso questa massima davvero ci “prende”. Il video diventato virale grazie al web e grazie ai social, che mostra il traghetto Quirino della compagnia di navigazione Medmar in balia delle onde (nel garage diverse le vetture distrutte a causa della furia delle onde, fortunatamente tanto spavento ma nessun ferito tra i 37 passeggeri a bordo, che però questa esperienza se la ricorderanno a lungo) ha imperversato un po’ ovunque ed evidentemente è giunto anche dove conta ossia nei palazzi della politica romana. La prima avvisaglia è arrivata nella serata di domenica quando le agenzie di stampa hanno battuto una nota del ministro per la Protezione Civile e per il Mare on. Nello Musumeci che così annunciava un nuovo bando per le isole minori dopo il caso Ponza che aveva visto protagonista la nave della flotta ischitana: “I limiti dell’approdo emersi nelle scorse ore a Ponza e quelli di altre isole minori, troveranno una prima risposta nel bando che presenteremo lunedi in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.”Ormai appare fin troppo chiaro che le isole minori, per la loro natura, sono le più esposte ai rischi. Non è più possibile voltarsi dall’altra parte”.

Questo il primo atto, il secondo si è consumato ieri mattina a Palazzo Chigi quando di fronte ai giornalisti Musumeci ha dichiarato: «Quello che presentiamo questa mattina (ieri per chi legge, ndr) è il più robusto progetto dal punto di vista finanziario di prevenzione mai realizzato in Italia sulle isole minori, che hanno 220mila abitanti, con 36 comuni in 7 regioni italiane. Oggi mettiamo a disposizione con questa iniziativa, portata avanti con Casa Italia e Protezione civile, un bando per i sindaci per 100 milioni di euro, destinati a mettere in sicurezza le infrastrutture strategiche pubbliche». Le isole, ha aggiunto il ministro, «sono dislocate tra Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Lazio, Toscana e Liguria. La pubblicazione del bando – curata del dipartimento Casa Italia in collaborazione con quello della Protezione civile – costituisce anche una prima efficace risposta al richiamo dell’articolo 119 della Costituzione che impone allo Stato di adoperarsi per ridurre i gravi e permanenti svantaggi naturali della insularità. Siamo ormai abituati a guardare alle Isole marine soprattutto dal punto di vista paesaggistico e naturalistico e ce ne ricordiamo quasi sempre nei mesi estivi. Si tratta invece – ha detto ancora Musumeci – di territori fragili e vulnerabili, dal punto di vista della protezione civile, che hanno bisogno di una concreta messa in sicurezza. Ovviamente stiamo analizzando analoghi interventi di prevenzione antisismica anche sul territorio della Penisola». Sul fronte terremoti, Musumeci ha dichiarato: «Il nostro obiettivo e lanciare un piano serio, concreto, finalizzato in tutta Italia per i territori maggiormente esposti dal punto di vista sismico».

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Prima di abbandonarci a qualche ulteriore considerazione, è il caso di dire che adesso la palla passa nelle mani delle sei amministrazioni comunali isolane, che dovranno essere pronte e preparate a cogliere al volo una straordinaria opportunità per vedersi finanziate opere che potrebbero rivestire importanza strategica in termini di sviluppo e non solo. Il bando per la presentazione di progetti per l’adeguamento sismico (o realizzazione laddove non ve ne siano) di infrastrutture antisismiche da utilizzare in caso di emergenza ma anche per rifare il look e rendere al passo coi tempi porti ed elisuperfici è on linea da stasera e ci vuole poco a capire che la nostra isola ne avrebbe di che attingere: non bisogna fare i conti soltanto con il terremoto del 21 agosto 2017 e con l’alluvione del 26 novembre 2022, ma ci sono anche tre porti e l’eliporto che soprattutto in termini di sanità svolge una funzione fondamentale per garantire il diritto alla salute. Insomma, dal momento che si tratta di risorse destinate esclusivamente alle isole minori, sarebbe una follia non approfittarne e redigere progetti in grado di consentire di passare all’incasso e risolvere un po’ di ataviche carenze presenti sul territorio.

Insomma, quella che poteva rivelarsi una tragedia del mare si è tramutata in una opportunità, ma è chiaro che – pur riconoscendo a Musumeci la sensibilità avuta nel mettere a disposizione fondi per località da sempre disagiate e da sempre bistrattate (perché questo non va dimenticato) – quando si parla di vie del mare, visto che poi un traghetto in navigazione ha messo in moto questo meccanismo virtuoso, le cose che andrebbero adeguatamente affrontate per difendere le comunità isolane sarebbero anche altre. Dalle nostre parti, a meno che tutto il mondo non sia paese, rimane il problema di collegamenti che troppo spesso nel periodo invernale viaggiano a singhiozzo con la scusa delle avverse condizioni meteo marine che spesso lasciano fermo ai box un aliscafo con i pendolari che salgono poi su un traghetto che fa la traversata in assoluta tranquillità. Questa pessima abitudine negli ultimi anni ha preso una piega davvero non più tollerabile, diventando un qualcosa di eticamente e legalmente scorretto ma che ormai pare essere diventata una tacita consuetudine. Ecco, se cominciassimo a usare il pugno di ferro anche nei confronti di chi prende per il c… decine di migliaia di cittadini forse avremmo davvero messo un mattoncino di civiltà su comportamenti ormai non più accettabili.

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Rossy

Secondo me nemmeno il Quirino ci voleva. Per risolvere i problemi ci vuole serietà, professionalità ed onestà. Purtroppo tutto questo manca. Ne abbiamo la dimostrazione con la NON venuta ad Ischia della Meloni. È passata la tragedia ma nessuno di potere ha fatto niente. E così sarà per sempre. Succede una tragedia, se ne parla per un po’ ma poi chi si è visto si è visto.

margherita contr

Quello di sabato a ponza e’solo l’ultimo di tanti episodi che sopratutto d’inverno
succedono.ponza e”da anni servita da mezzi vecchi e inadeguati ad affrontarle condizioni del mare.Ogni isola ma in particolare ponza hanno una complessita’ di problemi

Ciccone Vittorio

Agli armatori recidivi nel non fare le corse bisogno tagliere le linee

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