POLITICA

Contributi alle imprese bloccate dal sisma, Schilardi rassicura: «Arriveranno a breve»

Nelle settimane scorse si erano diffusi alcuni timori tra coloro che sono stati più duramente colpiti dal sisma del 21 agosto 2017. Si era infatti cominciato a credere che i milioni promessi dalla struttura commissariale alle aziende rimaste senza possibilità di riavviare l’attività non sarebbero più arrivati. Come si ricorderà, nella riunione tenutasi nella sala consiliare del municipio di Lacco Ameno tra gli uomini del Commissario Schilardi, i componenti delle amministrazioni comunali e i tecnici chiamati a fronteggiare le fasi della ricostruzione, era emerso l’allarme circa l’ipotesi che le aziende rese totalmente inagibili dal sisma non avrebbero avuto diritto ad alcun contributo, nonostante le rassicurazioni che il commissario aveva dato in quella sede, ribadendo che non esisteva un problema di tipo finanziario: i primi cinque milioni furono previsti per l’intera isola dal decreto legge, a causa del danno, anche d’immagine, riverberatosi su tutto il territorio; l’ex prefetto sottolineò inoltre che i successivi dieci milioni sarebbero stati destinati soltanto ed esclusivamente ai comuni del Cratere.

Ciononostante, da allora i dubbi si sono amplificati, ma il Commissario adesso ribadisce: «Non c’è alcun problema, stiamo risolvendo quell’ambiguità che aveva ingenerato i legittimi timori dei titolari delle aziende danneggiate. Abbiamo da tempo preparato una bozza di provvedimento che è già stata inviata al Ministero dell’Economia e al Ministero dello Sviluppo economico. Certo, anche noi vorremmo maggior celerità negli iter burocratici, ma su questo siamo obbligati ad attendere le tempistiche imposte. Appena riceveremo gli assensi da parte dei due ministeri, predisporremo un intervento apposito per le aziende. Accade lo stesso per l’ordinanza relativa alle scuole, che doveva essere dapprima sottoposta all’attenzione del Ministero della Pubblica Istruzione: dovevamo attendere l’assenso che finalmente è arrivato qualche giorno fa, dopo un’attesa di un mese e mezzo. Ci hanno rivolto qualche piccola osservazione e prescrizione, che abbiamo prontamente adempiuto. D’altronde per ogni cosa lo schema è questo: bisogna procedere sempre d’intesa con Roma. Grazie a Dio, ci vogliono soltanto mesi e non anni; del resto noi facciamo continuamente pressioni allo scopo di accelerare i vari iter. Per le aziende è necessario il doppio avallo del Mef e del Mise, per questo l’attesa è un po’ più lunga, ma il risultato comunque arriverà». Il Commissario ha anche spiegato di confidare in una serie di miglioramenti normativi affinché si possano evitare qualche passaggio burocratico e accelerare così le procedure.

Il Commissario nella seduta di Lacco Ameno aveva fra l’altro spiegato che, rispetto ad altri provvedimenti analoghi, riteneva il decreto-Ischia un provvedimento “flessibile” al punto che il suo raggio d’azione avrebbe potuto essere ampliabile o comunque modificabile. «Stiamo assistendo migliaia di persone – conclude Schilardi – nelle case e negli alberghi, facciamo lo stesso con oltre ottanta aziende che hanno fatto richiesta di contributo, istanze di cui la gran parte sono già state evase, quindi non faremo certo mancare il nostro supporto per quelle aziende più sfortunate delle altre».

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