CRONACA

Controlli Arpac, stop alla balneazione a Sant’Angelo

Il Commissario prefettizio ha firmato un’ordinanza che vieta i tuffi nell’area. La decisione è stata presa in seguito alle rilevazioni dell’Agenzia regionale eseguite il 14 giugno

Divieto temporaneo di balneazione nell’area di Sant’Angelo. Lo ha stabilito il Commissario prefettizio di Serrara Fontana con apposita ordinanza, specificando che il divieto sarà in vigore fino a nuova comunicazione dell’Arpac, l’Agenzia regionale per l’ambiente della Campania. Nel marzo scorso, la giunta regionale della Campania aveva individuato le zone idonee e non idonee alla balneazione per l’anno 2021, e le zone di Serrara Fontana, cioè le Fumarole, Sant’Angelo e Succhivo, erano state classificate “eccellenti” proprio dall’Arpac.

Contemporaneamente con la stessa delibera erano state individuate le acque destinate all’uso balneare e i relativi punti di campionamento per la stagione balneare ormai avviata., con specifica della classe di qualità attribuita sulla base degli esiti analitici dell’ultimo quadriennio di monitoraggio Arpac, identificando tra l’altro le acque non idonee alla balneazione in quanto aree portuali o marino-protette, collettori, servitù militare, foci di fiumi o canali non risanabili. Tuttavia il 16 giugno è giunta la nota della stessa agenzia regionale in cui è stato comunicato che i risultati delle analisi eseguite sul campione di acqua marina prelevato nel punto di monitoraggio del litorale il 14 giugno ha dato esito sfavorevole. Di qui la dichiarazione di divieto di balneazione nel tratto di Sant’Angelo.

Dunque, si dovrà attendere una nuova comunicazione dell’Arpac per rimuovere il divieto: nel frattempo, il Commissario ha disposto l’apposizione nelle immediate vicinanze della zona di balneazione di segnaletica che indichi il divieto, oltre a comunicare la disposizione ai vari enti istituzionali coinvolti, dal ministero della salute e dell’ambiente alla Capitaneria e all’Asl, ma anche al collegio dei curatori fallimentari della società “La Torre”, attuale concessionario del tratto di arenile che attuerà le direttive impartite dal Commissario oltre a curare la sistemazione dei cartelli sugli arenili posti sotto la loro diretta gestione. Un analogo provvedimento riguardò l’area di Sant’Angelo già due anni fa, tra giugno e luglio del 2019.

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