CRONACAPRIMO PIANO

Covid-19, attesa per i tamponi: ma sull’isola cresce la psicosi

Sono tanti gli esami effettuati su cittadini isolani di cui si attende l’esito: e il timore è che il numero dei contagiati possa crescere ancora. Le fake news sul negozio di alimentari chiusi e il nuovo ricovero al Rizzoli

La cosa era già più o meno nota ma l’hanno ribadita i sindaci isolani nella lettera indirizzata al direttore della ASL NA 2 Nord Antonio D’Amore, al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca e al prefetto di Napoli Marco Valentini. Sull’isola ci sono ancora 40 tamponi che sono in attesa di essere processati, le operazioni avvengono a rilento e nel frattempo se ne cumulano altri: esiti ritardati, tra l’altro, impediscono anche ad una serie di soggetti di attivare determinati protocolli di sicurezza. E’ chiaro che con questi chiari di luna ogni bollettino che arriva dall’ospedale Cotugno di Napoli può rappresentare un potenziale “tsunami” per la nostra isola, anche se questa è ovviamente la peggiore delle ipotesi e oltretutto quella che nessuno si augura. E così anche ieri l’attesa per le notizie dalla terraferma era tanta. Nel momento in cui andiamo in macchina non sono giunte segnalazioni, al solito vi raccomandiamo di consultare il nostro portale internet (ilgolfo24.it) per essere sempre aggiornati in tempo reale.

Nel frattempo non possiamo fare a meno di sottolineare come la psicosi da Covid-19 continui a imperversare sulla nostra isola. Ieri a un certo punto voci, illazioni e ipotesi più o meno fantasiose ed apocalittiche si sono scatenate per la mancata apertura al pubblico di un’attività commerciale di alimentari e gastronomia. In tanti hanno iniziato a paventare chissà quali scenari sebbene i titolari dell’esercizio avessero postato sulla pagina aziendale facebook un messaggio che non lasciava adito a dubbio alcuno: “Il nostro locale oggi resterà chiuso per sanificazione, ci scusiamo per il disagio”. In realtà si tratta di una precauzione che è stata presa semplicemente perché uno dei dipendenti dell’attività ha perso una congiunta alcuni giorni fa. Sulla salma è stato effettuato il tampone post mortem, nell’attesa di è deciso di procedere comunque a sanificare il luogo di lavoro per garantire la massima sicurezza del personale e della clientela: ma è chiaro che ci troviamo dinanzi a una precauzione che non giustifica nemmeno lontanamente le fantasiose fake news circolate con insistenza per l’intera giornata di ieri. Per farla breve, nessun caso di coronavirus e non è giusto che un responsabile gesto di zelo finisca poi per ritorcersi contro chi lo ha messo in atto.

Intanto c’è da segnalare una situazione poco rassicurante anche in quel di Casamicciola. Il cittadino baranese che si era spostato in un’abitazione della cittadina termale dopo essere risultato negativo a un tampone nonostante la presenza di un famiglia di moglie e figlio positivi al coronavirus, si è improvvisamente ammalato una volta trasferitosi. Da sabato pomeriggio si trova ricoverato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno ed è stato sottoposto a un tampone. I sintomi sembrano proprio quelli da Covid-19 ed il sospetto è che l’uomo potrebbe aver contagiato anche persone che sono state più o meno marginalmente a contatto con lui all’interno della casa dove aveva trovato sistemazione. Una vicenda, questa, che al netto dell’epilogo che dovremo registrare ha tutti i crismi di una gestione che definire approssimativa è usare un eufemismo. Speriamo solo che non causi danni, ma – lo ripetiamo – dai presupposti c’è ben poco da stare allegri.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex