CRONACA

Ischia e la linea dura contro chi abbandona gli animali

Il randagismo e l’abbandono sono annose problematiche della nostra isola e nella stagione estiva si verifica un incremento di questi fenomeni: un “viaggio” dentro una pessima abitudine purtroppo radicata anche dalle nostre parti

Abbandonare un cane, un gatto o un qualsiasi altro animale domestico è un gesto di inaudita crudeltà. Ce ne siamo sempre occupati in passato e ancora oggi vogliamo lanciare un appello affinché le persone si comportino in maniera civile decidendo di tenere con se il proprio amico a quattro zampe o, in caso di impossibilità, di affidarlo a qualcun altro. Abbandonare per strada o in montagna gli animali non è mai una scelta ragionevole, anzi. In questo periodo di alta stagione, poi, sono purtroppo tanti i casi di abbandono che di conseguenza vanno ad accrescere e ad alimentare il randagismo.

Per avere un quadro più preciso e per sapere quale è il termometro sull’isola d’Ischia per quanto concerne la salute degli animali, abbiamo deciso di ascoltare Nunzia Di Iorio, educatrice cinofila e volontaria della LAAI – Lega animali&ambiente delle isole del Golfo: «Il fenomeno dell’abbandono è sempre stato molto presente a Ischia e negli ultimi due anni la situazione è peggiorata. Durante il lockdown, infatti, in molti hanno adottato un cane o un gatto per avere compagnia durante quei giorni difficili. Oggi, invece, tante persone ci contattano perché non vogliono più quello stesso animale o, nella peggiore delle ipotesi, lo abbandonano in strada laddove non sia microchippato. Vedo che in giro c’è un distacco verso gli animali e le persone, a mio modo di vedere, si stanno dimostrando sempre più insensibili verso certe tematiche come l’abbandono e i randagismo. Dal fronte delle istituzioni nulla di nuovo perché gli ‘aiuti’ sono sempre gli stessi, ovvero magri e insufficienti. Si continua a fare i conti con un numero troppo basso di sterilizzazioni a settimana, mentre il numero dei randagi aumenta sempre di più».

Ha proseguito toccando anche altre tematiche: «Si parla da tempo di fare un rifugio sulla nostra isola, ma credo che questa non sia la soluzione perrisolvere i problemi. Certo, potrebbe aiutare non poco, ma allo stato attuale delle cose un rifugio si riempirebbe subito e saremmo al punto di partenza. Piuttosto, credo che sia necessario creare una cultura collettiva grazie alla quale le persone portino rispetto agli animali. È un lavoro da fare fin dalle scuole, coinvolgendo i bambini. Non parlo di campagne di sensibilizzazioni che si tengono una o due volte all’anno, ma di lezioni vere e proprie in cui far capire ai più piccoli come trattare i nostri amici a quattro zampe, magari avendo un contatto diretto con gli animali. Non bisogna avere paura di loro, si deve solo capire come trattarli, come amarli e rispettarli onde evitare, appunto, fenomeni di abbandono e di mancanza di sensibilità». Dopo Nunzia Di Iorio, abbiamo voluto ascoltare anche Giovanni Esposito, vicepresidente dell’Associazione PasPronatura Ischia:«I problemi collegati all’abbandono e al randagismo, a mio modo di vedere, sono leggermente migliorati rispetto ad altri anni. Questo perché c’è stato un efficace lavoro delle varie associazioni che operano sul territorio e perché le nuove generazioni sembrano essere più sensibili a queste tematiche. La situazione comunque resta allarmante e guai ad abbassare la guardia. La causa fondamentale dell’abbandono e del randagismo è che molti privati affrontano in maniera superficiale la questione delle nascite.

Nunzia Di Iorio, educatrice cinofila e volontaria LAAI

È necessario tenere sotto controllo le cucciolate perché molto spessol’abbandono è solo la fase finale di alcune scelte sbagliate. Ci tengo a precisare che è obbligatorio registrare i cuccioli al primo mese dalla nascita e che è un reato venderli o regalarli in sede privata. Soltanto dopo 60 giorni dalla nascita si possono dare ad altre persone mettendo per iscritto il cambio di proprietà. Non registrare i cani e darli senza alcun tracciamento equivale all’abbandono ed è un reato grave. Noi della PasPronatura Ischia, insieme all’ASL e alle forze dell’ordine, sappiamo chi ha dei cuccioli e in maniera preventiva esortiamo le persone a microchipparli per non incorrere in atti di abbandono». Giovanni Esposito ha continuato affrontando un altro aspetto: «Spesso si tende a dire che dopo il lockdown molte persone non abbiano più voglia di tenere l’animale domestico che avevano preso durante quel tremendo periodo. Sicuramente una parte di queste persone ha preferito liberarsene, ma non credo che sia questa la causa del randagismo che combattiamo quotidianamente. Può rappresentare una piccola percentuale, ma le cause dell’abbandono sono molto più profonde e, come ho detto pocanzi, sono da collegarsi a una cattiva gestione delle nascite».Ha poi concluso lanciando un appello alle persone a non abbandonare il proprio animale domestico: «Credo che abbandonare un animale sia un’azione davvero crudele che denota un malcostume presente, ahimè, anche nella nostra comunità isolana. Chi compie un gesto simile ha una mancanza totale di sensibilità e, secondo me, è portato a fare anche reati peggiori. La nostra speranza sono le nuove generazioni che dimostrano di avere a cuore le tematiche legate agli animali e di avere, per fortuna, una cultura diversa. I ragazzi di oggi hanno una grande sensibilità e spero davvero che questo loro attaccamento a certe battaglie continui». Per dovere di cronaca vi diciamo che il numero di sterilizzazioni settimanali su tutto il territorio isolano è aumentato da quattro a venti e che per sterilizzare gli animali presso i veterinari convenzionati con l’ASL è necessario registrare la colonia felina che si ha in cura al comando vigili del comune di appartenenza. Ad ogni modo, per maggiori informazioni è possibile consultare le pagine Facebook della varie associazione animaliste dell’isola d’Ischia che vengono costantemente aggiornate. Per qualsiasi emergenza stradale che vede coinvolti animali randagi è possibile contattare il numero di pronto intervento animali della Regione Campania che fa affidamento a medici e veterinari dell’isola: 800 178400.

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