CRONACA

Da dove arrivano i colori di oggi delle case di Procida Capitale della Cultura?

Fervono i preparativi per abbellire la terra dove nel Settecento nobili e armatori costruivano le proprie magioni, a pochi passi dal mare

Sfumature di rosso, arancio e rosa, ecco i colori che saltano all’occhio ad un primo sguardo dell’isola. Per arrivare alla bellezza dei colori di oggi, però, qualche anno fa, è stato necessario elaborare un Piano del Colore curato dagli architetti Giulia Muro, Vincenzo Muro e Leonardo Ridda, con la consulenza del professor Salvatore Di Liello, docente di Storia dell’architettura all’Università di Napoli Federico II. Alla tutela del paesaggio insulare e dei caratteri e dei cromatismi della sua architettura storica, argomenti ispiratori del piano, ha contribuito Sto Italia, il cui Gruppo opera attivamente dal 1954 nel settore dell’efficienza energetica degli edifici.

ANTONIO ROMANO, STODESIGN
ANTONIO ROMANO, STODESIGN

Piccola isola nel Golfo di Napoli caratterizzata da casette color pastello e da piccole baie con un mare cristallino, è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura 2022. Ma da dove arriva la valorizzazione dei colori di oggi, tanto caratteristici dell’isola? Merito anche di Sto Italia – il cui Gruppo opera attivamente dal 1954 nel settore dell’efficienza energetica degli edifici – che proprio qualche anno fa ha lavorato, insieme all’Amministrazione locale, ad un vero e proprio Piano Colore volto a tutelare l’architettura e il paesaggio locale, valorizzando la cromaticità tipica del luogo. L’architettura di Procida ha radici antiche, maturate in una sedimentata geografia di scambi e culture: case allineate sul mare o che si fronteggiano quasi a toccarsi su strade strette come feritoie, singolari forme di volte e cupole, archi che disegnano sorprendenti giochi d’ombra. E poi le scale: rampanti sui corpi edilizi a configurarne le facciate o interne, a scavare inaspettati percorsi nella massa tufacea. Un’architettura che fa del volume plastico e smussato la propria regola dove la forma arrotondata delle volte estradossate ritorna nel disegno dei profondi archi e persino dei pilastri, arrotondati fino a essere più simili a grossolane colonne, o nelle scale rampanti a collo d’oca come alla Corricella o nei casali. Volumi continuamente rimaneggiati nel corso dei secoli con aggiunte mai realizzate con finalità formali, eppure sempre in equilibrio con quella razionale idea compositiva che li aveva ispirati.

SALVATORE DI LIELLO
SALVATORE DI LIELLO

Tutelare l’architettura e il paesaggio, ma soprattutto impedire interventi che snaturassero bellezza e continuità delle facciate. E’ stato proprio questo il compito del Piano Colore studiato per due anni e realizzato con il supporto di StoDesign studio di concept cromatici e materici per facciate e interni del Gruppo Sto Italia. “Il nostro Piano Colore è stato studiato con l’intento di tutelare la qualità cromatica e decorativa (colore, materiali, impianti, insegne, strutture mobili etc.) dei fronti degli edifici civili di interesse storico, artistico e ambientale – spiega Antonio Romano, Responsabile del Design Strategico di Sto Italia – Obiettivo del piano è stato quello di disciplinare gli interventi per il restauro, il decoro e la tinteggiatura dei fronti degli edifici, al fine di porre freno all’incontrollata e indiscriminata attività di ricolorazione delle facciate, tipica degli ultimi decenni”.

StoDesign ha suddiviso i colori proposti nel piano in due raggruppamenti principali: “cartella colori architettura colta” e “cartella colori architettura spontanea”. Per ogni cartella, Sto ha indicato i colori per gli intonaci cioè i fondi e gli abbinamenti per i decori nel caso di architettura colta (lesene, fasce, etc.) e gli accessori (serramenti esterni, opere in ferro come grate o ringhiere etc). StoDesign ha quindi scelto materiali che tenessero conto delle peculiari condizioni di esposizione a sollecitazioni atmosferiche che caratterizzano l’isola di Procida, prediligendo soluzioni che assicurassero durabilità e resistenza. “Per una serie di positive combinazioni, Procida oggi ritorna ai fasti del passato. Fervono i preparativi per abbellire la terra dove nel Settecento nobili e armatori costruivano le proprie magioni, a pochi passi dal mare. Tanti concittadini si danno da fare per rigenerare gli intonaci e ravvivare i colori pastello – afferma Dino Ambrosino, Sindaco di Procida – Ogni anno di più si diffonde la consapevolezza della grande ricchezza del nostro costruito storico, memoria e identità dell’isola. Anche questa pubblicazione darà il suo contributo per proporre interventi adeguati e rispettosi della storia antica di Procida”. Il Piano Colore di Sto Italia ha contribuito ad un ritorno alle origini dell’isola, valorizzando i colori e le sfumature tipiche, permettendo a Procida di riscoprire la propria autenticità e consentendo agli abitanti e a tutti i visitatori che vi si recheranno nel 2022 per i progetti inerenti a “Capitale della Cultura 2022” di trovare l’isola così come è sempre stata: un meraviglioso turbinio di colori.

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