LE OPINIONI

IL COMMENTO Il bilancio del Napoli passa anche per la “Champions”

DI GIORGIO DI DIO

Anche la migliore squadra di calcio ha necessariamente risorse limiate rispetto agli obiettivi che si pone, che spesso vanno al di là di queste. Anche la migliore strategia ha i suoi errori, i suoi limiti, che devono essere corretti alla luce dell’esperienza. Il Napoli calcio ha prodotto una squadra raffinata e di ottime qualità. Ma è comprensibile il timore che nuovi cambiamenti, o, forse, sconvolgimenti, possano far regredire i risultati così faticosamente raggiunti. Per garantire la funzionalità anche in futuro occorre creare un modello duraturoiniziato benissimo, ma ancora incompiuto. Ora più che mai, dopo lo scudetto vinto, deve maturare la consapevolezza dei risultati che si possono ottenere anche in competizioni al di fuori del territorio nazionale. Il Napoli è una società per azioni il cui presidente è Aurelio De Laurentiis. È una squadra di proprietà italiana, mentre nel mondo del calcio, non solo italiano, si verifica sempre più spesso che la proprietà sia straniera. L’Inter è cinese, il Milan è americano, il Manchester City è degli emirati.

Il Napoli, oggi, è una squadra che potrebbe fare gola a investitori stranieri, perché è una squadra solida e competitiva sia nel campionato italiano che in Champions League. Non solo. Il parco giocatori del Napoliha avuto un incremento di valore incredibile. Un esempio ne è Kvaratskhelia acquistato a 10 milioni e che ora vale 85. Tutta la rosa del Napoli che ilvaleva445 milioni di euro ora vale 630 con un incremento di 185 milioni.

Ora occorre solo una gestione oculata, ma senza stravolgimenti, dei costi e dei ricavi perché una squadra di calcio, deve si vincere in campo, ma deve avere i conti a posto e una situazione finanziaria solida altrimenti non va da nessuna parte. Il Napoli ha chiuso il bilancio 2020/2021 con una perdita di 58,9 milionidi euro. Nel 2021/2022 c’è stato un miglioramento e la perdita da 58,9 milioni è scesa a 51,9 milioni. Nell’ultimo esercizio il Napoli ha fatto un balzo di qualitàincredibile con una strepitosaoperazione di acquisti e vendite che porteranno forse a un utile e a una squadra che è addirittura migliorata.

Una squadra che ha portato il Napoli allo scudetto. I ricavi del Napoli vengino da varie fonti (ricavi dalla vendita di abbonamenti e biglietti, ricavi da sponsor, ricavi commerciali, ricavi da diritti tv, ricavi cessionecalciatori. Una parte di ricavi da non sottovalutare è quella che viene dalla Champions. L’essere arrivato ai quarti di finali ha comportato per il Napoli notevoli ricavi aggiuntivi. E se avesse poiproseguito con la semifinale e magari con la finale?

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Guardiamo cosa hanno fatto il Milan e l’Inter. Con l’accesso alla semifinale della Champion i ricavi del Milan hanno subito un incremento che. probabilmente, porterà il bilancio di quest’anno a un utile. Sono cresciuti i ricavi commerciali, e iproventi per la partecipazione alla Champions. Anche per l’Inter il fatturato è da record. Il deficit accumulato negli anni precedenti avrà una corposariduzione. Difficilearrivare a un utile, ma comunque già l’azzeramento quasi delle perdite è un grande risultato. L’Inter poi andrà il 10 giugno a Istanbul per giocarsi la finale e, comunque vada, porterà casa un risultato eccezionale. E il Napoli? Certo che per il Napoli realizzare le enormi plusvalenze ottenute con le cessioni e gli acquisti fatti, e ripartire ancora una vota alla ricerca di talenti a poco prezzo è una tentazione forte. Come pure è forte la tentazione di cedere alle richieste di acquisto dell’intera società. Ma nessuna delle due funzionerebbe.

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La prima perché non è facile trovare giocatori all’altezza dei vari Kvaratskhelia,Osimhen, Kim, Di Lorenzo, Lobotka, e tutti gli altri, che sianoancora sconosciuti e che costino poco. Quello che è riuscito una volta non è detto che si possa ripetere, La seconda perché, proprio ora che il vento è cambiato, proprio ora che il Napoli vince è può continuare a vincere, sarebbe veramente clamoroso cedere a magnati pieni di soldi che vogliono farsi belli comprando quello che per loro sarebbe solo un giocattolo,senza avere le competenze per affrontare un campionato europeo Lo scudetto vinto, con il lavoro e con il sudore, rappresenta un equilibrio perfetto raggiunto dalla squadra. Equilibrio che non si deverompere, si deve solo, se è possibile, rafforzare. Il Napoli ha vinto la partita con l’Inter, che, comunque, rappresenta una temibile rivale insieme a Juventus, Lazio, Milan. In Champions League si troverà di fronte squadre come Manchester City, Liverpool, Bayern Monaco, PSG, Real Madrid, Chelsea, Tottenham. Queste squadre non sono solo forti in campo. Sono tutte modelli di business, con una loro struttura di bilancio molto forte, con capacità di gestione notevoli.

Il Napoli deve poter competere con queste squadre non solo con i giocatori e le strategie

dell’allenatore ma anche con il bilancio, con la solidità dei conti. A fronte di un club di ottima fattura e di elevata raffinatezza tecnica c’è il comprensibile timore che una politica di acquisti e cessioni troppa aggressiva possa segnare una regressione sol cammino faticosamente fatto. Il Napoli non deve realizzare plusvalenze, non deve vendere né giocatori né società Deva, anzi, solo rafforzare la squadra. I ricavi verranno dal campionato con una tifoseria sempre più folta. E verranno dallaChampions League che piùvai avanti in classifica e più porta soldi Perchéil bilancio del Napoli passa anche per la Champions League.

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