POLITICAPRIMO PIANO

Di Vaia lancia la sfida: «al voto con grandi “numeri”»

L’ingresso di Trani in maggioranza, il momento delicato col passaggio dalla giunta tecnica a quella politica, i malumori (possibili) di Antonio Mazzella e la decisione di candidarsi con gli “Sciarappa”: il vicesindaco d’Ischia ripercorre cinque anni di attività amministrativa e suona la carica in vista delle elezioni

In tarda primavera, salvo complicazioni, si andrà alle urne. Con quale spirito l’amministrazione uscente si approssima a questo importante appuntamento?

«Ci avviciniamo all’appuntamento elettorale principalmente con un sentimento di grande fiducia. A prescindere dai ragionamenti in fatto di numeri e di coalizioni, tale fiducia è basata sul fatto che dopo cinque anni di amministrazione possiamo presentare ai cittadini un bilancio più che positivo, grazie alla realizzazione di una serie di eventi e di opere che a mio parere segnanouna vera e propria inversione di rotta e di tendenza per il nostro Comune, non soltanto dal punto di vista di una migliore fruibilità del territorio: penso agli importanti interventi che stiamo realizzando presso le strutture scolastiche, al parcheggio ex Jolly, a quello di Fondo Bosso, all’ex parcheggio Guerra dove stanno per iniziarei lavori. Soprattutto, c’è stato un cambio di rotta sotto il profilo culturale: abbiamo cercato di lavorare nell’ottica di disincentivare l’utilizzo delle automobili, soprattutto nelle zone centrali per salvaguardare la nostra vocazione di isola, proprio perché il traffico è uno dei problemi più annosi che maggiormente ci danneggia sotto il profilo turistico. Parallelamente abbiamo puntato molto sulle strutture scolastiche: crediamo fermamente nell’importanza primaria dell’istruzione scolastica, sforzandoci di mettere a disposizione degli studenti delle strutture moderne e confortevoli. Sono già iniziati i lavori alla scuola Rodari, al termine dei quali vedremo un edificio completamente nuovo: stesso discorso per la scuola media Scotti, presso cui inizieranno tra poco i lavori di rifacimento, ma ricordo anche i lavori al plesso Marconi. Abbiamo inoltre reperito i finanziamenti e ottenuto tutte le autorizzazioni per mettere in cantiere il profondo rinnovamento della Riva destra, un progetto che cambierà il volto dell’area risolvendo il problema atavico dell’allagamento della riva, che per decenni nessuno aveva affrontato, con l’ulteriore importante novità del collegamento con la zona di San Pietro. Ci auguriamo che ciò possa incrementare l’indotto dell’area, visto il prevedibile aumento degli avventori che frequenteranno le due zone».

«Ci avviciniamo all’appuntamento elettorale con grande fiducia, basata sul fatto che dopo cinque anni di amministrazione possiamo presentare ai cittadini un bilancio più che positivo, grazie alla realizzazione di eventi e di opere che segnano un’inversione di tendenza, dal punto di vista di una migliore fruibilità del territorio, come il progetto della nuova Riva destra oltre che della grande attenzione verso le scuole»

Ormai è pressoché certo, sarai candidato nella lista cosiddetta degli “Sciarappa’s”. Posso chiederle da cosa nasce questo connubio con lo schieramento di cui fa peraltro parte il consigliere Luca Montagna?

«L’idea di candidarmi in tale lista nasce dal fatto che ho avuto la fortuna di avere ottimi rapporti con tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza, dunque anche con coloro che in prima battuta non avevano fatto parte della lista con la quale sono stato poi eletto. Tra questi, senza dubbio con Luca Montagna si è sviluppato un rapporto che ci ha sempre visti affini sotto il profilo politico, amministrativo, culturale. Nel corso degli anni poi ho imparato a conoscere il promotore della lista, Antonio Buono, col quale da subito c’è stata grande sintonia: ho imparato ad apprezzarne la franchezza e la lealtà, valori non comuni. In accordo con il sindaco Enzo Ferrandino, nel “gioco” della formazione delle liste, la possibilità della candidatura in tale lista è diventata sempre più concreta col passare dei mesi».

Ads

A distanza di tempo, come giudica l’ingresso in maggioranza di Gianluca Trani? Siamo sinceri: è stata anche una mossa utile al sindaco per evitare che gli alleati a turno potessero “tirarlo per la giacca”?

Ads

«È inutile negare che quanto più un sindaco può contare su grandi “numeri” in consiglio, maggiore è la forza e la capacità che egli e la sua amministrazione hanno di incidere nella quotidiana azione amministrativa sul territorio. L’ingresso di Gianluca Trani in maggioranza, non dimentichiamolo, è avvenuto in un momento particolare per il nostro paese, che vive di turismo, e la pandemia di fatto aveva “congelato” quasi l’intero settore, le cui imprese stanno soffrendo una crisi che probabilmente è la peggiore dal dopoguerra ad oggi. Una contrapposizione politica in un momento del genere sarebbe risultata poco comprensibile da parte dei cittadini. Gianluca viene da una storia politica comune a quella del sindaco: le dinamiche politiche li avevano allontanati, ma penso che Gianluca faccia parte di una classe dirigente ancora giovane, con tanto entusiasmo, qualità che può mettere a disposizione della squadra e che tra l’altro lo integrano bene in questa maggioranza. Quindi, visto l’attuale contesto, ho salutato con favore il suo ingresso in maggioranza».

«Enzo Ferrandino ha confermato e consolidato nel ruolo di sindaco le sue già note doti amministrative e la sua capacità di saper fare sintesi in seno al gruppo che compone la compagine. Uno dei tratti distintivi del carattere di Enzo, è quello di sapersi mettere in discussione e soprattutto cercare di migliorare sempre, cosa che ne fa un esempio per tutti»

La situazione della società Ischia Ambiente, sottratta al controllo di “Bambeniello”, non è stata ben digerita da Salvatore e Antonio Mazzella. Era davvero una mossa inevitabile?

«Antonio Mazzella ha dimostrato di essere serio e affidabile sotto il profilo amministrativo, mentre dal punto di vista umano si è rivelato come una persona di grande statura morale. Gli assestamenti che hanno riguardato la società partecipata, che gestisce il ciclo dei rifiuti, sono serviti innanzitutto per mettere a punto alcune criticità che nel corso degli anni si erano venute a creare nello svolgimento del servizio. Le dinamiche politiche spesso impongono scelte a volte dolorose, ma nel complesso non credo che Antonio e il suo gruppo siano stati mortificati, viste le agibilità di cui gode – cosa che vale per tutti i componenti dell’amministrazione – quindi credo che il bilancio che Antonio può fare al termine di questa esperienza amministrativa è sicuramente positivo. Del resto quando Gianluca Trani, Ciro Cenatiempo e Giustina Mattera entrarono in maggioranza, lo stesso ruolo di vice-sindaco fu oggetto di valutazionee di un possibile avvicendamento: questa eventualità non sarebbe stata una mortificazione per il sottoscritto, perché a volte è necessario fare un passo indietro per mettersi a disposizione della squadra e del suo progetto».

«Ho salutato con favore l’ingresso di Gianluca Trani in maggioranza, in un momento storico difficile per il paese: le sue qualità e la sua storia politica lo integrano bene nella compagine amministrativa»

Ischia, così come Barano, altro Comune nel quale si vota, fatica a trovare una solida minoranza. Ad Ischia, in particolare, per adesso nemmeno si intravede: non potrebbe forse essere una controindicazione dal punto di vista del confronto e della dialettica democratica?

«Credo che sia positiva l’esistenza in consiglio comunale di un sano confronto, con un’adeguata rappresentanza d’opposizione. Naturalmente in questa fase siamo concentrati sull’ultimo scorcio di consiliatura, per cercare di portarlo a termine al meglio, e quindi siamo molto impegnati a guardare nel nostro campo che non nell’area avversaria. Mi auguro che il prossimo consiglio comunale possa essere formato da persone motivate, in grado di dare un valido apporto, ciascuno nei rispettivi ruoli».

Prima di assestarsi, questa maggioranza ha più volte vissuto momenti di estrema turbolenza. Qual è stato a suo avviso il più difficile e quello magari nel quale davvero ha rischiato di barcollare?

«Sicuramente quando c’è stato l’ingresso in maggioranza di Antonio Mazzella e di Antonello Sorrentino: quello è stato il momento di maggior fibrillazione. Ricordo che il sindaco Enzo Ferrandino rassegnò le sue dimissioni nel tentativo, riuscito, di ripartire con un progetto amministrativo che godesse di nuova linfa, nuove motivazioni e risorse. Nell’ottica della economia generale del quinquennio d’amministrazione, direi che non sono stati corsi pericoli enormi, ma quello citato è stato il momento più turbolento: non dimentichiamo che esso fu innescato dal passaggio dalla giunta tecnica a quella politica, cosa che ha portato a qualche frizione in seno alla maggioranza. Il buonsenso alla fine ha prevalso, consentendoci di superare bene quel momento, e ora ci accingiamo a portare a termine la consiliatura».

«Antonio Mazzella si è dimostrato persona seria e affidabile sia dal punto di vista amministrativo che da quello umano. Le dinamiche politiche impongono scelte a volte dolorose, ma Antonio e il suo gruppo continuano a godere di notevole agibilità e credo che il bilancio di questa esperienza sia positivo»

Cinque anni da sindaco in che misura hanno maturato e migliorato Enzo Ferrandino?

«Enzo Ferrandino ha confermato ciò che tutti noi pensavamo e che lui aveva dimostrato nel corso della sua attività politica, con una lunga militanza che gli ha consentito di acquisire un’esperienza tale da poter affrontare il peso e la responsabilità che comportano il ruolo di sindaco in un comune importante come Ischia. Anche la sua esperienza da vicesindaco aveva messo in luce le sue doti amministrative e la sua capacità di saper fare sintesi in seno al gruppo di amici che compongono la compagine. Certamente i cinque anni da sindaco gli hanno consentito di acquisire una nuova e maggiore esperienza in campo amministrativo, ma quello che a me fa particolarmente piacere è uno dei tratti distintivi del carattere di Enzo, una caratteristica che appartiene prima all’uomo oltre che al politico, è quello di sapersi mettere in discussione e soprattutto cercare di migliorare sempre, correggendo quei particolari che possono portare tutti noi a compiere qualche errore. Credo che in tal senso, Enzo sia un esempio per tutti».

Si parla di pace fatta anche con Giosi Ferrandino, che ha promosso l’operato dell’amministrazione uscente. insomma, in questo momento si fa fatica a trovare qualcuno che è “contro”

«Giosi Ferrandino si è detto soddisfatto di una ritrovata unione in seno al Partito democratico in consiglio comunale, sancita dall’ingresso in maggioranza di Gianluca Trani, partito nel quale Giosi milita da parlamentare europeo. Detto questo, Giosi Ferrandino è stato sindaco per tanti anni, è quindi un politico navigato di comprovata esperienza: anche lui ha notato quanto di buono questa amministrazione è riuscita a fare nel corso di questi cinque anni».

«Il momento di maggior “fibrillazione” per la maggioranza fu durante l’ingresso in maggioranza di Antonio Mazzella e di Antonello Sorrentino: non dimentichiamo che esso fu innescato dal passaggio dalla giunta tecnica a quella politica, cosa che produsse qualche frizione in seno alla maggioranza. Il buonsenso alla fine ha prevalso, consentendoci di superare bene quel momento»

Sei liste, forse sette. Diciamocela tutta, sicuramente le prossime amministrative rischiano di lasciar fuori qualche pezzo grosso

«Delle liste si sta ancora parlando, nulla è ancora definitivo. Naturalmente è una competizione elettorale, e come tale va interpretata, vale a dire con un agonismo che, interpretato con i sentimenti di amicizia e lealtà che uniscono questa compagine amministrativa, può essere soltanto un valore. Fermo restando che, così come è stato in questo quinquennio, anche chi dovesse rimanere un passo indietro sarà sicuramente coinvolto nell’azione amministrativa perché da sempre crediamo che ogni contributo sia utile: gli spazi di manovra sono talmente ampi in una pubblica amministrazione e in un comune grande e importante come quello di Ischia, che ci sarà sicuramente occasione per avvalersi dell’apporto di tutti».

Veniamo da due anni difficili: quanto sono mancati eventi come la Festa di Sant’Anna e il Capodanno in piazza?

«Sono mancati molto, in particolar modo la Festa di Sant’Anna, che è un evento strettamente legato alla nostra tradizione e alla nostra cultura, dunque non è mancato soltanto sotto il profilo turistico, ma si tratta di eventi – aggiungo anche la Festa del Porto – il cui annullamento ci ha colpito anche sotto il profilo morale, privandoci, come è successo in tutto il mondo, della nostra normalità. Ci auguriamo dunque che la crisi pandemica sia in via di risoluzione, e che presto potremo tornare a celebrare gli eventi a cui siamo più affezionati».

È soddisfatto dalle risposte date dall’amministrazione in tempi di pandemia, o si poteva o doveva fare qualcosa di più?

«Sono molto soddisfatto, perché amministrare il paese in queste condizioni non è stata una cosa semplice. Siamo stati in grado di tenere in ordine i conti del bilancio comunale nonostante la fortissima contrazione delle entrate per l’ente. Abbiamo garantito i livelli occupazionali nell’intera macchina amministrativa e nelle società partecipate. Questo non ci ha impedito di porre in essere anche alcuni provvedimenti diretti ad alleviare il peso contributivo gravante sulla cittadinanza in un momento particolarmente difficile. Se avessi potuto scegliere, avrei preferito amministrare il paese in periodi differenti, ma se è vero che l’abilità dei marinai si vede durante le tempeste, sono orgoglioso del fatto che abbiamo tenuto la barra dritta. Certo, si poteva fare di più ma questo vale sempre e in ogni situazione, ma visto il momento molto delicato siamo soddisfatti del bilancio».

«Giosi Ferrandino si è detto soddisfatto della ritrovata unione in seno al PD in consiglio comunale, sancita dall’ingresso in maggioranza di Gianluca Trani. Giosi, politico navigato di comprovata esperienza, ha notato quanto di buono questa amministrazione è riuscita a fare nel corso di questi cinque anni»

Un bel tirocinio da vicesindaco: nel dopo-Enzo Ferrandino si sentirebbe pronto a indossare la fascia tricolore?

«Innanzitutto va premesso che è prematuro parlare già ora delle prossime elezioni, figuriamoci parlare di quelle che si svolgeranno tra cinque anni. L’obiettivo adesso è quello di mettere Enzo Ferrandino nelle condizioni di svolgere serenamente un secondo mandato in maniera incisiva. Io ho avuto l’onore di poter rivestire il ruolo di vicesindaco alla mia seconda candidatura: quindi nonostante il dato anagrafico mi considero un “giovane” della politica. Ho intenzione di continuare a lavorare con umiltà e dedizione, e soprattutto a continuare a fare esperienze imparando dai miei errori: quello che succederà in futuro è difficile da prevedere. Mi aspettano anni in cui il mio compito e il mio dovere di amministratore resta quello di imparare e cercare di crescere sempre. Vengo da una militanza e da una scuola di partito che mi ha insegnato il rispetto dei ruoli e delle persone che svolgono tali ruoli: su queste basi cerco di muovermi nella mia attività amministrativa, e proprio l’esperienza fin qui accumulata mi insegna che è sicuramente presto per pensare a una futura candidatura come quella da Lei ipotizzata».

Procida capitale della Cultura è anche uninsegnamento a noi ischitani, che ormai forse da troppo tempo siamo inerti e ci culliamo sugli allori?

«Procida capitale italiana della Cultura è senza dubbio un punto d’orgoglio per tutti noi isolani, oltre che un’opportunità che dovremo essere bravi a cogliere: Ischia può giocare un ruolo di primo piano nell’indotto che si sta generando intorno all’iniziativa. Probabilmente, l’infinita bellezza della nostra isola, da sempre in grado di attirare turisti da ogni parte del mondo ci ha illuso sul fatto che tale bellezza potesse essere sufficiente per superare anche i momenti più difficili della crisi economica che ha investito il pianeta, già in essere prima dell’arrivo della pandemia. Quindi quello di Procida va considerato un segnale, anzi uno stimolo, per noi ischitani: la bellezza dei nostri luoghi non basta se non ci rimbocchiamo tutti le maniche sforzandoci di maturare una reale e concreta cultura dell’accoglienza turistica, in grado di riportarci al centro di importanti flussi di visitatori come succedeva anni fa. Una cultura che riguarda sì la qualità dell’offerta in termini di strutture ricettive, balneari, di offerte termali, enogastronomiche, paesaggistiche, ma che soprattutto riguarda il concetto dell’interazione coi turisti. Dovremmo imparare a rinunciare, anche solo per qualche mese all’anno, a quelle consuetudini e a quelle piccole comodità, in favore di una maggiore vivibilità e soddisfazione dei visitatori, i quali possano sentirsi completamente a loro agio e riscoprire la vera essenza di un’isola che sull’accoglienza ha costruito la sua fortuna».

Articoli Correlati

5 1 vota
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

1 Comment
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
claudio

Bravo il NOSTRO Vicesindaco, parole che infondono fiducia (e c’è ne tanto bisogno). Sicuramente avremo ad Ischia una inversione della tendenza all’astensionismo che ha contagiato tutto il Paese; andare a votare sarà… piacevole… Sapendo di poter contare sulla continuità amministrativa di una compagine che andrebbe rimaneggiata il meno possibile, nell’interesse della nostra collettività. In bocca al lupo Di Vaia!!!

Pulsante per tornare all'inizio
1
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex