CRONACAPRIMO PIANO

E’ STRETTA SUI TAXI

Parte l’attività della guardia di finanza sull’isola: nel mirino licenze, tassametri e uso del pos. Le Fiamme Gialle hanno investigato su orari di lavoro, turni di operatività e avvicendamenti nei posteggi e nella giornata di ieri hanno concentrato la loro attenzione particolarmente nei Comuni di Ischia e Forio

La Guardia di Finanza ha avviato una capillare e certosina attività di monitoraggio sui Taxi operativi nel territorio dell’isola d’Ischia. Nel mirino, licenze, uso dei tassametri e di pos. In particolari gli uomini del capitano Antonio Giglio comandante della Guardia di Finanza di Ischia in questi giorni sono impegnati in una intensa attività di verifica e controllo. Ieri in particolare hanno accertato  orari e turnistica di stazionamento dei Tassisti nei comuni ischitani. Come è noto la norma prevede specifici orari di lavori, turni di operatività, avvicendamento nel posteggio. In particolare  la norma vieta assolutamente di rimanere stazionanti h24 e/o lasciare il veicolo incustodito – di operare con  tariffe non esposte –evitare l’uso dei pos per pagamenti on line (che dovrebbe rilasciare la doc. Cooperativa di iscrizione). I controlli in tutti comuni del’Isola d’Ischia ed in particolare, come ci è dato apprendere, nei comuni di Casamicciola Terme e Forio. Sull’inchiesta vige il massimo riserbo. Fonti interne fanno sapere che l’attività è ancora in corso unitamente ad altre operazioni e che a breve ne saranno ufficializzati gli esiti. Intanto la Gdf è già passata al tappeto sulle principale postazioni isolane.

Intanto il “caos taxi” è una realtà su cui, non solo ad Ischia, ma anche e soprattutto nelle  città come Napoli è finito nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti avviato un’attività di verifica nel settore dei taxi sulla base delle numerose criticità più volte segnalate, dai tempi di attesa infiniti alle irregolarità nell’utilizzo del tassametro passando per l’accettazione dei pagamenti elettronici, la corretta funzionalità dei Pos e la mancanza stessa di auto bianche in luoghi considerati fondamentali.  Tutte realtà su cui le fiamme gialle ischitane stanno indagando.

LE RICHIESTE DI CHIARIMENTI A COMUNI E COOPERATIVE

In particolare il nucleo speciale Antitrust della guardia di finanza ha già rivolto numerose richieste di informazioni non solo ai comuni, ma anche alle principali società di radiotaxi attive (quasi inesistenti ad Ischia) e alle Coop operanti nei vari territorio ed a cui sono iscritti anche i tassisti ischitani. Come si apprende la stessa autorità  di Roberto Rustichelli ha formulato direttamente richieste di informazioni ai Comuni e alle principali piattaforme per la prenotazione dei taxi. L’obiettivo, spiega l’Agcm, è quello di far luce sul sistema delle licenze “a numero chiuso” che “ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio”. 

L’obbiettivo di Rustichelli è capire quanto l’annosa questione licenze e quale impatto ha sul  servizio, perché non si fanno turni adeguati. Un obbiettivo che si tenta di raggiungere  chiedendo:“ informazioni sul numero di vetture in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, sulle assenze, sul tempo di attesa, sulle richieste inevase, e anche sui dati inviati alle amministrazioni comunali o da queste richiesti per adempiere gli obblighi di verifica della qualità del servizio reso”. Contestualmente AGCOM è decisa a capire il ruolo giocato dalle cooperative e delle società che gestiscono i taxi e radiotaxi ove esistenti “nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio”. Come? Per farlo, apprendiamo,  si indaga sulle modalità con cui le cooperative stesse verificano il modo in cui viene erogato il servizio dei taxi da parte dei loro iscritti , ovvero dei tassisti aderenti alle diverse Coop. Tutto va in relazione, ovviamente, alle indicazioni previste nei rispettivi statuti delle cooperative in particolare si legge nella informativa “con riferimento all’uso del tassametro, alla corretta funzionalità dei pos e all’accettazione dei pagamenti elettronici, al rispetto dei turni, all’attività di monitoraggio e agli interventi di verifica svolti dalle cooperative stesse”. Della questione ovviamente sono interessati anche i comuni che devono, nel merito del pubblico servizio, operare in  coordinamento anche con l’agenzia, ove previsto. 

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