DI ENZO RUJU
La meta di ogni cittadino, l’obiettivo, il raggiungimento di un tetto, per formare la famiglia e adempiere ai propri doveri da cittadino esemplare. Dalla caverna alla Domus aurea un salto di millenni per la dimora, in cui affetti, abitudini, amori, sono le caratteristiche di una coppia uomo donna, o diversità sociale, per formare un nucleo familiare con prole o senza per la Repubblica di appartenenza. La storia nella storia dell’arte, attraverso l’archeologia parla di Domus Aurea (la casa d’oro) riservate ai divini, un nome Nerone fatta costruire, dopo l’incendio di Roma nel 64, come residenza imperiale dagli architetti Severo e Celere. Dimore con affreschi, dipinti murali, convivi, frutta e ogni genere di bene per la grandezza di Roma città eterna. Si prosegue con i fasti delle case, casato dimora di Signoria con stemma e visione della famiglia stellata.
Lo stivale rinascimentale dal Nord al Sud lussuose ville, decori, artisti impegnati con committenza per definire il potere dei casati, aristocrazie alla ricerca dei migliori talenti per incorniciare e dare a lucido, stanze, corridoi, atri, ingressi nella lungimiranza di opere d’arte per il piacere degli occhi e amici pronti a visita. Pranzi, atti conviviale per il piacere dei palati bagnati da vini pregiati per un brindisi finale augurio per un casato di alto profilo aristocratico. Oggi la casa un appartamento di una famiglia sociale, il tempo scandito dal lavoro quotidiano e il meritato riposo in poltrona. Dalla Polis (città Stato) all’abitazione personale nella grande metropoli. Urbanizzazione, persone in cammino, negozi per le compere, la città ha un altro volto. La globalizzazione gruppi etnici diversi invitano a un’altra civiltà socio culturale, per il prosieguo continuo di uomini e donne in cerca di fortuna. La bellezza non ha limiti e continua, senza sosta, l’attività dall’alba al tramonto. Quante albe, quanti tramonti il pianeta non si ferma con la civiltà in continua espansione.
* CRITICO D’ARTE
