CRONACAPRIMO PIANO

Follia a Castelvolturno, aggrediti i calciatori isolani

I fatti sono accaduti ieri pomeriggio quando la Virtus Libera, impegnata al Paladomitia, è giunta a destinazione per giocare la gara di serie B di calcio a 5. Già all’arrivo pullman circondato da uomini incappucciati che hanno colpito alcuni componenti dello staff con calci e pugni intimando di perdere la partita

Un pomeriggio di ordinaria follia, una pagina che definirla di sport è oltremodo impossibile e che macchia in maniera indelebile un campionato come quello nazionale di serie B di calcio a cinque. Le vittime di oltre tre ore di “passione” sono stati calciatori e dirigenti della Virtus Libera Isola d’Ischia, che ieri era impegnata nella trasferta contro la Junior Domitia, in programma a Castelvolturno presso il Paladomitia. Una gara che non lasciava presagire nessun funesto presagio, anche perché all’andata non erano accaduti episodi tali da far pensare a ritorsioni di chissà quale natura. I problemi iniziano alle 13.40, quando all’arrivo in via Occidentale il pullman della squadra isolana viene accerchiato da oltre una decina di persona incappucciate e munite di occhiali da sole. Un gruppo di facinorosi che – con fare tutt’altro che pacifico – chiede di poter parlare con il capitano, il presidente, un mister ed un dirigente. I suddetti scendono dal pullman e secondo quanto riferito da fondi della Virtus si sentono intimare la richiesta di perdere la partita altrimenti avrebbero passato un brutto quarto d’ora, e il nostro è soltanto un eufemismo. La richiesta, manco a dirlo, viene accompagnata da spintoni, pugni e schiaffi in una preoccupante escalation di violenza. E tutto questo senza che nessuno della società ospitante si adoperasse per evitare il peggio.

Le violenze sono continuate anche negli spogliatoi, nel sottopassaggio e durante la gara, poi vinta dagli isolani. Sul posto a vigilare sul match, iniziato con 40 minuti di ritardo, sono arrivate le forze dell’ordine. E adesso si passerà inevitabilmente alle denunce…

La comitiva della Virtus riesce ad accedere sia pure a fatica all’impianto sportivo, la squadra si reca nello spogliatoio per prepararsi per il riscaldamento e l’avvicinamento alla gara quando un uomo con passamontagna e occhiali da sole fa irruzione chiedendo di consegnare le scarpette di alcuni giocatori con il chiaro intento di non farli scendere in campo. Al rifiuto netto che viene opposto si allontana reiterando le medesime minacce. Allertati carabinieri, polizia di stato e vigili urbani sul posto sono costretti a convergere sul campo volanti e personale delle forze dell’ordine. Con tutto ciò all’uscita dal sottopassaggio ancora aggressioni verbali e altre baruffe varie. La partita comincia con 40 minuti di ritardo e siamo davvero curiosi di sapere se gli arbitri nel loro referto riporteranno nulla di tutto lo schifo perpetrato a danno degli isolani. Anche perché durante la partita continuano episodi poco edificanti come schiaffetti ai calciatori ed altro, quasi che i locali fossero certi della loro impunità. Poi si passa alle minacce alla dirigenza, rea di aver chiamato le forze dell’ordine. Ma il campo – almeno – fa giustizia: la Virtus Libera rifila sei pappine alla Junior Domitia e si aggiudica la contesa mostrandosi più forte di tutti e di tutto. Ma la questione non si fermerà qui perché si passerà alla carta bollata stavolta. Sperando che anche la giustizia sportiva non si giri dall’altra parte.

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