Forio, al centro spunta l’ennesimo bar: quando l’impresa è “monocorde”
FORIO – Il territorio di Forio è in pieno fermento. Il centro del Comune, nonostante possa apparire avvolto dal più profondo letargo – dato che buona parte degli esercizi commerciali ha deciso di chiudere i battenti – è già proiettato verso la primavera. Prova ne sono, ad esempio, i lavori che il bar “La Lucciola” ha iniziato e effettuare all’esterno del locale per adeguarsi al nuovo regolamento comunale per quanto riguarda il decoro urbano. Un regolamento che vieta espressamente l’utilizzo di pedane in cemento e di strutture esterne non in linea con le disposizioni cromatiche, inadeguate alle disposizioni che riguardano l’estetica cittadina.
Al di là delle ristrutturazioni e degli adeguamenti al regolamento comunale ha suscitato un certo clamore la notizia dell’imminente apertura di un altro bar a Forio, l’ennesimo nel cuore pulsante di Forio. Un territorio che nel suo nucleo ospiterà un altro esercizio commerciale specializzato nella somministrazione di caffè, aperitivi e piccoli spuntini. Niente che vada contro le normative vigenti, sia chiaro. La liberalizzazione delle licenze consente di aprire esercizi fotocopia anche uno confinante all’altro. Ed è proprio ciò che capiterà di vedere a partire dalla primavera, quando a fianco allo storico bar “La Lucciola” dovremmo assistere all’inaugurazione di un altro locale che servirà caffè, bevande fresche e aperitivi.
Due esercizi commerciali che serviranno, pressappoco, lo stesso tipo di prodotti, uno di fianco all’altro. A chi gioverà?
Aggiungendo gli altri numerosi locali che servono cornetti e ginseng posizionati nel cuore di Forio, non si può fare a meno di pensare che il cuore del comune turrito stia diventando il paradiso dei bar. Un luogo dove – qualcuno potrebbe pensare – ogni imprenditore che decide di attrezzarsi di macchine da caffè, banco dolci e un frigo ricco di bevande, possa fare fortuna senza problemi.
Eppure non è così. La preoccupazione di coloro che hanno già un’attività nel campo della ristorazione, diventa ogni giorno più stringente. Per quanto sia sempre un bene constatare che lo spirito imprenditoriale porti a Ischia ad aprire nuovi locali, il timore che una concorrenza così incalzante, in un settore giunto ormai al limite del collasso, possa non dare alcun beneficio all’economia di Forio e dell’intera isola, ma semmai causare più danni che benefici, è di stringente attualità.
Possibile che un territorio che offre un numero spropositato di spunti e opportunità per provare a far breccia nell’interesse dei turisti non possa puntare su qualcosa di diverso? L’economia dell’isola è davvero destinata a evolversi solo per emulazione? Non c’è alcuna intenzione di puntare a nuovi orizzonti imprenditoriali e puntare sulle eccellenze isolane che vanno dall’artigianato all’enogastronomia? Queste le domande che attanagliano non solo i commercianti dell’isola, ma anche buona parte della popolazione, divorata dal timore che scommesse imprenditoriali del genere, non certo ricche di fantasia, possano soltanto danneggiare un’economia già stagnante.
Antonello De Rosa