CRONACA

Forio, la giunta dice “no” al 5G sul territorio comunale

L’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Del Deo ha espresso parere negativo riguardo all’estensione sul suolo foriano della nuova tecnologia, almeno fino a quando non ne sarà provata la completa sicurezza per la salute umana

No alla tecnologia 5G. La giunta municipale capitanata dal sindaco Francesco Del Deo ha approvato una delibera con cui viene dato parere negativo riguardo all’estensione sul territorio comunale di Forio di tale nuova tecnologia. Almeno, come si legge nel provvedimento, fino a quando non ne sarà garantita la completa sicurezza. Dunque, per l’immediato futuro la giunta ha deciso di astenersi dall’autorizzare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove tecnologie che possano condurre a pericoli per la salubrità ambientale.

L’esecutivo di via Genovino ha inoltre deciso dare la propria adesione alla partecipazione a un eventuale tavolo tecnico sanità-ambiente, con esperti indipendenti nel campo della scienza e della medicina e con il coinvolgimento delle associazioni dei malati e di cittadinanza attiva, per il monitoraggio delle ripercussioni dei campi elettromagnetici sulla popolazione e sull’ecosistema. I componenti della giunta fanno riferimento alla necessità di dover garantire la tutela e la salvaguardia della salute umana e ambientale, come valori di rilievo costituzionale. La delibera sarà inoltrata al Ministro dell’Ambiente, del territorio e della tutela del mare, al Ministro della Salute, e al Ministro dello Sviluppo Economico, affinché tengano conto nelle loro determinazioni e decisioni di quanto deciso dal Comune, anche sulla base di numerose preoccupazioni espresse dalla cittadinanza. D’altronde sull’isola c’è un movimento d’opinione fortemente contrario ai sistemi di comunicazione elettronica di quinta generazione (appunto 5G), proprio per la potenziale nocività per la salute umana delle onde elettromagnetiche, con rischi per il sistema neurologico, immunitario, endocrinologici ma anche rischi genotossici-tumorali. Intanto i piani del Governo prevedono una copertura del 5G sul 98% del territorio nazionale, non solo nelle cosiddette smart city, ma pure parchi, aree naturali, zone di campagna, in quanto le radiofrequenze sono assorbite dai tessuti umani, ma meno dalle strutture solide: ecco quindi la necessità di un maggior numero di ripetitori per garantire il servizio. Insomma, una serie di rischi ancora tutti da esplorare, ma in parte con i timori già suffragati da diversi studi su cavie, usando animali sottoposti a tali onde, sui quali si è riscontrato un aumento di tumori pericolosi.

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