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Frana, da aprile stop all’assistenza alberghiera

Parte anche l’avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse relative a strutture adibite a residence o case vacanza e appartamenti ubicati sul territorio dell’isola di ischia, per il reperimento di sistemazioni da destinare all’accoglienza delle persone interessate dalle ordinanze di sgombero a seguito degli eventi del 26 novembre 2022

Arriva l’ennesima ordinanza del Commissario straordinario Giovanni Legnini. Tra sisma e alluvione, sono state previste nuove revisioni per l’assistenza alla popolazione che prevedono una limitazione delle misure legate all’assistenza alloggiativa. Infatti, dal prossimo 30 aprile non sarà più garantita l’assistenza e la conseguente permanenza negli hotel. per gli sfollati della frana. Ora si cercano anche residence e strutture da destinare ad appartamenti da destinare ad alloggi temporanei. In caso contrario si può sempre provare a prendere una casa in fitto sull’isola d’Ischia. Ma con 1408 sfollati, su un’isola dal perimetro limitato e senza valide politiche social housing, l’emergenza alloggiativa è un dato di fatto. Nel contempo vengono riaperti e definitivamente fissati al 30 aprile i termini per la presentazione delle richieste di contributo da parte dei privati (fino a 5mila euro) e delle imprese (fino a 20mila euro) che hanno subìto danni a seguito della frana a Ischia. E sempre entro la stessa data i cittadini potranno chiedere il ristoro sia dei danni lievi che dei danni gravi conseguenti alla frana. I provvedimenti firmati da Legnini sono due e si inseriscono sul medesimo filone dell’assistenza e del sostegno materiale alle popolazioni. Uno riguarda il terremoto del 2017 e l’altro l’alluvione del 2022. Si tratta dell’ l’ordinanza 26 “Cas Sisma” e l’ordinanza 17 “Cas Frana”  e si susseguono l’una a pochi giorni dall’altra.

STOP ASSISTENZA ALBERGHIERA

Come era ovvio che accadesse, così come è accaduto per il sisma anche per l’alluvione gli sfollati della tragedia del 26 novembre 2022, non potranno più stare in hotel. Le risorse affidate al commissario in tal senso cominciano a scarseggiare ed i costi dell’assistenza alberghiera sono esorbitanti rispetto alle case da prendere in fitto anche grazie all’istituto del Contributo di Autonoma Sistemazione. A partire dal 30 aprile prossimo l’assistenza alberghiera per le famiglie che alloggiano presso gli hotel di Ischia a seguito della violenta alluvione del 2022 cesserà, tuttavia, sarà data loro la possibilità di accedere al Contributo di autonoma sistemazione (Cas) o, in alternativa, di essere trasferite in immobili privati, individuati tramite Avviso pubblico. Cambia, poi, la gestione del CAS a Casamicciola Terme, dove l’Unità Tecnica Amministrativa (UTA) della Presidenza del Consiglio dei ministri subentrerà al Comune nel ruolo di Soggetto attuatore, facendo seguito alla richiesta del Sindaco, per alleviare gli oneri attuativi a carico dell’amministrazione.

46 FAMIGLIE E 106 PERSONE SFOLLATE DALL’ALLUVIONE

Sono queste, in sintesi, le principali novità in arrivo per la popolazione di Ischia colpita dal sisma e dalla frana, contenute in due distinte ordinanze, firmate dal Commissario Straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, con l’obiettivo principale di armonizzare il più possibile i termini e i criteri di accesso alle misure agevolative in favore dei cittadini colpiti dai due eventi calamitosi. Ha spiegato Legnini. Con l’ordinanza n.17, varata dal Commissario, si dispone la conclusione dell’assistenza alberghiera e i cittadini danneggiati dalla frana, che non possono ancora fare rientro nelle proprie abitazioni e che permangono presso le strutture ricettive dell’isola (attualmente 46 famiglie e 106 persone), dal 30 aprile 2024 potranno accedere al Cas oppure essere ospitate in alloggi temporanei fino alla cessazione dello stato di emergenza. A tal fine, è stato pubblicato, in allegato al provvedimento, un Avviso di manifestazione di interesse per acquisire le disponibilità da parte dei proprietari di residence, appartamenti privati o case vacanze sull’isola, affinché questi possano essere messi a disposizione del Comune con oneri a carico della Struttura Commissariale.

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CAS SISMA, IL COMUNE PASSA LA PALLA E LEGNINI PROVA A RIMEDIARE A QUALCHE TORTO

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Cambio significativo anche nella gestione del “Cas sisma” per il Comune di Casamicciola Terme. Come vi abbino anticipato dalle pagine del nostro giornale, con l’ordinanza n.26, la prima emanata su questa materia nell’ambito della ricostruzione a Ischia, sono aggiornati i criteri, le procedure e le modalità di assegnazione del contributo. Sono, inoltre, affidate all’UTA, l’Unità tecnica di cui si avvale per legge la Struttura Commissariale, le funzioni di Soggetto attuatore in sostituzione del Comune di Casamicciola che, in tal modo, viene sgravato da oneri molto impegnativi. L’UTA, le cui funzioni sono state regolate da una convenzione specifica approvata mediante decreto commissariale, subentra così al Comune di Casamicciola Terme, che ne aveva fatto richiesta. Il Comune continuerà a fornire il proprio supporto per l’adozione dei provvedimenti amministrativi di sua competenza. Dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, viene assegnata all’UTA la liquidazione dei contributi sulla base dell’istruttoria condotta dal Comune, ma già dal mese successivo assumerà anche tutte le altre attività amministrative legate alla gestione del Cas. Con la stessa ordinanza, inoltre, il commissario Giovanni Legnini per i terremotati prova a rimediare a qualche torto del passato e si stabilisce che i nudi proprietari, residenti al momento del terremoto del 2017 nell’immobile danneggiato e che avevano già presentato domanda, saranno considerati equivalenti ai proprietari e potranno tornare a beneficiare del contributo. Prima era stata disposta la cessazione del contributo non considerando gli stessi nudi proletari aventi diritto pe runa non meglio specificata ragione di Stato.

L’OBBLIGO PER GLI SFOLLATI DI CENSIRSI OGNI ANNO

Le risorse destinate al Cas, provenienti dalla contabilità speciale assegnata al Commissario straordinario, per il sisma sono state integrate con ulteriori 4,5 milioni di euro, per l’anno in corso, come previsto dall’ultima Legge di Bilancio. Ma per continuare a beneficiarne, i cittadini colpiti dal sisma aventi diritto dovranno trasmettere entro il 30 giugno di ogni anno ai Soggetti attuatori una dichiarazione che certifichi la sussistenza dei requisiti. Mentre, per i cittadini che percepiscono il Cas frana i termini di presentazione delle dichiarazioni di sussistenza sono fissati al 31 maggio prossimo.

470 FAMIGLIE TERREMOTATE E 1302 PERSONE SFOLLATE DAL SISMA

Ad oggi, sono poco più di 470 le famiglie (1.302 persone) che ricevono il ‘Cas sisma’, mentre risultano ben 76 le famiglie che percepiscono il Cas frana (206 persone). Il criterio di assegnazione del sostegno finanziario per entrambe le calamità resta invariato: il Cas cresce all’aumentare del numero dei componenti di ciascun nucleo famigliare. Si parte da un minimo di 400 euro per i nuclei monofamiliari fino a un massimo di 900 euro mensili per le famiglie più numerose.

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