Nuovo, tragicomico siparietto sul porto di Lacco Ameno. È scontro anche sulla fornitura di acqua ai pontili dello scalo diportistico tramite autobotti. Nel pomeriggio di domenica 13 agosto, nel mentre alcuni mezzi privati rifornivano di acqua la Marina di Capitello Scarl,è intervenuto presso lo scalo il consigliere Giovanni De Siano, accompagnato dal congiunto di un altro esponete di governo, nel tentativo di stigmatizzare l’attività in corso. Secondo quanto ci è dato apprendere, De Siano ha provato ad impedire la fornitura, imponendo la sua linea sulla gestione del porto, ritenendo lo scalo non in concessione e la Scarl di Giuseppe Perrella non autorizzata alla conduzione dello scalo. Ben nota è la vicenda EVI e le forniture idriche allo scalo ritenute non legittime da una sentenza del tribunaledi Ischia firmata dal giudice Pastore Alinante.
Tra il Comune di Lacco Ameno e la Marina del Capitello è davvero una guerra senza fine né limiti di palcoscenico. Il giudice, Pastore Alinante del tribunale di Ischia, chiarendo che la Marina del Capitello non ha alcuna titolarità alla gestione delle aree nel porto di Lacco Ameno, ha ritenuto che, pertanto, doveva rigettarsi l’istanza cautelare presentata dalla stessa nei confronti della EVI spa. La Marina del Capitello, pertanto, non può ottenere un contratto di fornitura idrica per un’area che allo stato non ha alcun titolo a detenere. Evidentemente il consigliere di maggioranza con “delega” al Porto aveva inteso rimarcare la questione. Dal Canto suo, il Perrella, è intervenuto accompagnati dall’Avvocato Enrico Angeloneche ha fermato il tentativo comunale di intralciare le forniture con autobotti, o quanto meno di contestarle, in punta di norma e riportando la questione nelle sedi competenti e non sulla contesta da pontile. Lo scontro prosegue.
