CRONACA

Furto di carburante a Ischia Ambiente, l’udienza slitta ancora

Assente uno dei giudici: i testimoni saranno ascoltati in primavera

Continua a procrastinarsi nel tempo la ripresa del dibattimento nell’ambito del processo per il presunto furto di carburante ai mezzi della società Ischia Ambiente. Giovedì scorso l’assenza per malattia di uno dei magistrati componenti del collegio giudicante ha provocato il quarto rinvio consecutivo. I quattro imputati, Mazzella, Sorice, Ungaro e Cenatiempo sono accusati di furto, abuso d’ufficio, ricettazione e incauto acquisto, ipotesi di reato legate alla presunta illecita sottrazione di carburante ai danni di Ischia Ambiente, società che gestisce il servizio di nettezza urbana sul territorio dell’ente di via Iasolino, partecipata al 100% dal Comune, rappresentato dall’avvocato Michele Calise. Saranno dunque ascoltati ad aprile i due testimoni indicati dal pubblico ministero, i signori Trani e Russo, per fatti risalenti a circa un lustro fa. Secondo l’accusa il furto di benzina sarebbe stato perpetrato tramite un accordo tra l’allora direttore di Ischia Ambiente, e il magazziniere della stessa società. Nel dettaglio, Mazzella è accusato di furto. Altra ipotesi di reato è quella di abuso d’ufficio, in concorso, per Mazzella e Cenatiempo. Nei confronti di Sorice, l’accusa è di ricettazione. Infine, a Ungaro viene contestato l’incauto acquisto di cose di sospetta provenienza «perché, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquistava dal Mazzella e dal Sorice il carburante provento del furto».

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