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G7, isola assediata e cresce la paura di disordini: autorizzato un corteo

Contarli sarà davvero molto difficile, ed alla fine – contrariamente alle prime stime –  saranno decisamente molti di più. Potrebbero salire addirittura a circa 1.800 gli uomini delle forze dell’ordine che saranno presenti ad Ischia in occasione del G7 dei Ministri degli Interni. Numeri da far accapponare la pelle (e tenete presente che c’è chi li sta facendo crescere, almeno come stima, ogni ora che passa), considerando la popolazione dell’isola verde è come se in proporzione ci fosse un poliziotto, carabiniere, o finanziere ogni tre abitanti. Che l’isola sia militarizzata come non lo è mai stata in passato e come presumibilmente lo sarà ancora in futuro è un dato di fatto. Lo scenario che si registrava ieri, in una giornata già cupa e più degna di Pianura Padana a causa della forte nebbia che ha fatto capolino su Ischia per l’intera giornata, era davvero di natura bellica. L’area di Fondobosso è ormai off limits e riservata esclusivamente alle forze dell’ordine, mentre la zona di Piazzetta San Girolamo e del Lido di Ischia sono praticamente un insieme di mezzi e uomini di carabinieri, polizia e finanza. Non solo, l’area attigua all’Hotel Punta Molino – dove si svolgerà l’attesa riunione dei ministri, è talmente presidiata da terra, mare e cielo che nemmeno uno spillo riuscirebbe a entrare e uscire dalla struttura ricettiva senza essere notato. Sui tetti di alcuni edifici ci sono agenti specializzati, in azione anche le unità cinofile. Insomma, non manca proprio nulla all’appello. Presidiatissima anche l’area interna ed attigua all’Hotel Continental Terme, dove tra l’altro si trovano sala stampa e sala operativa.

E così, quando ormai ci si avvicina all’imminenza dell’evento, la gente comincia anche ad essere stranita se non addirittura impaurita. E, in ogni caso, dovrà rinunciare alla normalità della vita quotidiana per le prossime 48 ore, su questo proprio non ci piove. Non è un caso che diversi locali di intrattenimento si troveranno fortemente limitati nelle serate spettacolo in programma giovedì e venerdì a Ischia. Non c’è dubbio che, a fronte di un ritorno di immagine, l’economia del Comune capofila dell’isola verde subirà una battuta d’arresto di almeno due giorni, atteso che i divieti di sosta e fermata che saranno attivi oggi praticamente sull’intera superficie territoriale renderanno impossibile la circolazione all’interno delle “mura ischitane”. Per prendere una sana boccata d’aria, consigliabile una gita fuori porta nell’altro versante dell’isola. Dove, intanto, sono sbarcati e sono stati subito messi in funzione anche i droni, utilizzati dalla polizia come unità “ausiliarie” (oltre agli elicotteri) per monitorare la situazione dall’alto. L’impressione, per quanto evidentemente non si possa fare diversamente, è quella di vivere in una sorta di stato d’assedio. Non il massimo della vita, ma è qui che ci si divide: è un sacrificio che va fatto, dirà qualcuno. Non serve a nulla se non a creare disagio, il pensiero di qualcun altro. Vada come vada, la preoccupazione più grande è quella che serpeggia nelle ultime ore, e che è diventata oggetto di un tam tam non soltanto per le strade ma anche sui social. C’è chi ipotizza che qualche malintenzionato sia riuscito a sbarcare sull’isola e si prepari a “guadagnarsi” qualche prima pagina. A noi sembra difficile, considerato il lavoro di intelligence svolto con abbondante anticipo dai responsabili delle forze dell’ordine che operano sul territorio, ma non possiamo non riportare e trasmettere questo senso di strisciante preoccupazione. Alimentato tra l’altro da una decisione che definire “discutibile” è a dir poco un eufemismo. La Questura di Napoli ha infatti autorizzato un corteo di protesta che si svolgerà, udite udite, proprio ad Ischia. La “sfilata” muoverà alle 11.30 dal porto di Ischia, i manifestanti giungeranno dalla terraferma con una nave partita alle 10. Per la cronaca, i partecipanti dovranno fermarsi a distanza di sicurezza da Piazza degli Eroi ma è chiaro che la presenza di malintenzionati potrebbe causare danni ingenti visto che gli stessi attraverseranno il pieno centro ed una zona dove insistono decine e decine di attività commerciali. Gli organizzatori, sui loro canali social, hanno giustificato così la loro adesione alla protesta: “Le leggi targate “Minniti” hanno rappresentato l’ultimo passo di questo governo per mettere al centro del dibattito pubblico le retoriche della sicurezza e invisibilizzare le grandi questioni sociali irrisolte dietro un regime di costante eccezionalità del diritto: dal “daspo urbano” all’arresto “differito”, dai tribunali speciali per i rifugiati alle direttive sugli sgomberi degli spazi autogestiti e delle occupazioni dei senzatetto”.

La notizia ha lasciato di sasso tutti, primo tra tutti il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino che si è immediatamente attivato provando a convincere le autorità competenti a farle recedere da un proposito che non possiamo non definire “nefasto”, con tutto il rispetto per coloro che avranno avuto i loro buoni motivi per prendere una decisione del genere. Insomma, diciamocelo in tutta franchezza: oggi è appena mercoledì ma in fondo vorremmo fosse già sabato mattina. Quando la vita ricomincerà e con essa anche l’ottobre ischitano, magari più lontano dai riflettori ma anche decisamente più “pacato”. Per adesso, fiat voluntas G7.

Gaetano Ferrandino

Foto Franco Trani

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