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Gianni Vuoso: «E adesso andiamo a protestare sotto la Regione»

ISCHIA – «Una manifestazione meravigliosa con la partecipazione di oltre cinquemila persone, gruppi musicali, culturali, sportivi, associazioni di volontari, il vescovo, i sindaci, rappresentanti sindacali e tanta, tanta gente, giovani e meno giovani che hanno sfidato il caldo e il sole che ha picchiato giù duro». Lo ha affermato il referente del Pmli, il professor Gianni Vuoso. «Tutta l’isola bloccata. È ora di andare a protestare a domicilio. La stessa forza e lo stesso entusiasmo mostrati oggi ad Ischia, trasferiamoli a Napoli, sotto il balcone dei personaggetti di Santa Lucia: due, tre traghetti insieme ai procidani e andiamo a far sentire la nostra voce a Napoli. Giù le mani dalla sanità per essere isolani ma non isolati e disagiati. Infatti, solo se ci dichiareranno sede disagiata potremmo superare le difficoltà che ci tengono in un continuo stato di emergenza. Il 28 luglio 2016 è una data memorabile come il 28 luglio 1883, il giorno del terremoto di Casamicciola. Come allora in forma tragica, oggi abbiamo dato una scossa potente al potere politico che non si è mosso per rivendicare il nostro diritto alla salute; dovremmo darne delle altre. Oggi abbiamo solo mosso il primo passo – chiosa il professor Vuoso – e come diceva Mao la lunga marcia è fatta di passi. Avanti fino alla vittoria finale!».

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