Le coste dell’isola rappresentano una ricchezza per il nostro territorio. La Regione Campania ha trasferito ai Comuni i poteri gestionali sugli arenili e sulla costa. Lo Stato nel trasferimento del demanio marittimo alle Regioni riservò a se alcune zone ed alcuni cespiti per ragioni di sicurezza e vari altri motivi. Ad Ischia quello che noi chiamiamo Palazzo Reale fu affidato all’esercito che lo ha sempre utilizzato come stabilimento balneo militare.
A questo cespite è aggregato anche lo stabilimento balneare al Lido nelle adiacenze del Moresco e del ristorante Zi Nannina a mare.
Questo stabilimento non funziona da alcuni anni ed è diventato un ricettacolo di immondizia. L’esercito ha tentato di fittarlo ad uno degli alberghi di lusso del Lido (senza concorso pubblico?) ma ad una cifra elevatissima e per solo due anni. Il fitto non era di convenienza per l’albergatore che ha rinunciato.
A questo punto mi chiedo: può una amministrazione pubblica, come il nostro Comune, non intervenire in uno scempio come quello che si sta perpetrando nello stabilimento balneare militare? Luca Spignese, consigliere comunale, che mi sto prendendo la briga di osservare e monitorare per poterne valutare l’operato, è l’unico consigliere comunale che a fine consiliatura potrà dire di aver fatto il suo dovere.
Ha sistemato alcuni sconci sulle spiagge, è riuscito a far pulire le spiagge libere, ha eliminato lo sconcio della baracca nella foce del porto ed esercita all’Evi/Cisi quel controllo che ogni amministrazione esercita sull’Ente isolano. Anche se ne è dipendente. E’ a lui che voglio chiedere di affrontare il problema dello stabilimento a mare del Palazzo Reale. Come dovrebbe anche interessarsi delle discese a mare dagli stabilimenti che sono quasi tutte precluse a chi d’inverno vuol passeggiare sulla battigia del mare.
Un altro problema , questa volta di sola pertinenza comunale, è quello di sgomberare dalle strutture stagionali gli arenili. Sistemiamo un po’ il territorio? Da un po’ di anni ad Ischia si è deciso di non fare una battaglia per l’acquisizione del Palazzo Reale dal momento che chi amministra le proprietà pubbliche al Comune ha dimostrato di non capire che questi beni immobili vanno valorizzati con un progetto a lungo termine e che possono essere – qualora utilizzate nella maniera più giusta e redditizia – una fonte di introito per il Comune in modo da abbassare le tasse ai cittadini e dare più servizi utili a far funzionare il paese.
Sarebbe una vera iattura se il Comune chiedesse al Governo nazionale di acquisire il Palazzo Reale con un progetto ad ampio spettro? Voi cosa ne pensate? Io con la maggior parte del materiale umano che ci amministra di questi tempi me ne guarderò bene dal fare una battaglia.
