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Giosi e gli “Sciarappa”, amici mai

Ci sono delle situazioni, degli eventi, degli incroci, in cui il confine tra la verità e la fantasia è davvero difficile. E, in alcuni casi, succede anche che ci possa stare sia l’una che l’altra cosa. In una situazione come quella in cui “galleggia” la politica ischitana, costretta a fluttuare in attesa del responso del Consiglio di Stato sul caso legato alla diatriba tra Valeria De Siano e Maurizio De Luise (ma la data campale sarà quella del 15 marzo, quando in Prefettura saranno ricontate le schede della sezione 14 ed il quadro sarà chiaro, a prescindere dal fatto che l’organo giudicante sentenzierà nel merito soltanto il 17 maggio), bisogna affidarsi soltanto a qualche “spiffero” di palazzo per poter raccontare al cittadino di qualche succulenta novità, che per ovvi motivi manca proprio in virtù della fase di stagnazione che si sta vivendo. Negli ultimi giorni si era rincorsa una voce che per la verità sembrava avere davvero del clamoroso. Messa in giro, pare, da fonti anche abbastanza attendibili perché decisamente vicine al gruppo Sciarappa. Pare che la “band” guidata dall’ideologo Antonio Buono avesse trovato il sistema per chiudere questo braccio di ferro con l’ex sindaco Giosi Ferrandino, che alla lunga rischia di diventare a dir poco sanguinoso. Il progetto sarebbe stato quello di spedire Luca Montagna in giunta – nel momento in cui la stessa da tecnica sarebbe diventata politica – in modo tale da consentire tanto a Valeria quanto a Maurizio di rimanere in consiglio comunale a prescindere dall’esito del contenzioso giudiziario. Un’ipotesi suggestiva e sulla quale abbiamo voluto fare gli approfondimenti del caso, ma che come credevamo si è rivelata una simpatica “boutade” carnevalesca (visto il periodo ci sta pure…). Secondo quanto si apprende da fonti vicine a Giosi Ferrandino, infatti, l’ormai europarlamentare ha ancora un diavolo per capello nei confronti degli sciarappini, ai quali nemmeno rivolge la parola e dai quali si è sentito avversato ed osteggiato oltre misura, con i contrasti per il ruolo da consigliere comunale sfociati anche in una denuncia penale. Insomma, l’ingegnere proprio non vuol sentir parlare di una “riappacificazione” con gli ex compagni d’avventura ed anzi l’impressione è che aspetti il momento giusto per poterli “impallinare”.

Intanto attenzione al sindaco Enzo Ferrandino, che fiuta aria di “maltempo” e cerca di correre ai ripari. L’impressione però è che il primo cittadino adotti sempre dei metodi discutibili e che in politica possono portare a dei risultati ma anche a clamorosi rovesci. Una cosa è certa, Enzo ha deciso che la maggioranza va allargata – ovviamente qualora la cosa sia possibile – per evitare di presentarsi all’appuntamento con il redde rationem giudiziario col rischio di lasciare il coltello dalla parte del manico a Giosi Ferrandino, che ormai considerare alleato è come voler dire che cane e gatto sono fatti l’uno per l’altro. In questo contesto il sindaco, nell’ambito della sua “campagna acquisti”, ha deciso di puntare tutte le sue fiches su due elementi individuati in Antonello Sorrentino e, udite udite, anche su Ciro Cenatiempo, quest’ultimo fedelissimo di Gianluca Trani. Con l’architetto, tra l’altro, Ferrandino può far leva su Ischia Ambiente con tutti gli annessi e i connessi e non è da escludere che il buon Ciro possa rimanere ammaliato dal “canto delle sirene”. Il problema, però, in questo caso è di ben altra natura. Enzo Ferrandino non ha inteso dialogare con i “capi banda” e cioè lo stesso Gianluca Trani e Domenico De Siano e dunque se l’operazione non dovesse andare a buon fine potrebbero essere davvero cavoli amari, e crediamo di essere stati chiari.

Gaetano Ferrandino

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