CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Francesco Milizia, il critico e storico neoclassico

DI ENZO RUJU

Milizia nato a Oria -Brindisi 1725 deceduto a Roma 1798 il critico e storico dell’arte del Neo-Classicismo italiano. Ricordato come il poligrafo del primo Neo classicismo, il passaggio dal Barocco scenografico al simmetrico del nuovo corso classico. La visione di Francesco per l’arte greca ri-letta nel periodo rinascimentale, il mondo classico modello di ricerca al raggiungimento della perfezione terrestre. Certo il monumentale dal Tempio greco in poi, alle fabbriche orizzontali del periodo classico citato. I principi dell’architettura civile, l’architettura secondo Milizia non deve essere fonte di moda ma il rapporto luogo natura nell’idea di una bellezza dove i soggetti ognuno la loro parte. Architettura saggia nella pulizia di componenti, architettura, pittura, scultura. la sobrietà indice di un costume funzionale per cui esalta l’architettura gotica che Francesco considera originale e indipendente da quella greca o romana. Opinioni personali di un critico talvolta fiscale nelle sue teorie di lettore e fruitore. Portavoce di una critica architettonica influenzata dal funzionalismo del francescano Carlo Lodoli definito il Socrate (filosofia, società, urbe) il rinnovo di società civile e confronto di cambiamenti strutturali e etnie. Esempi di ragionevoli opere tipo la Sagrestia della Basilica di San Pietro che fu commissionata a Carlo Marchionni nel 1776  e che Milizia definì la più suntuosa e la più irragionevole  del globo.Vari campi di studio tra i quali astronomia,scienze naturali,e tra l’altro cita il giovane Giacomo Leopardi la storia dell’astronomia 1813.

La storia è immensa da Vasari a Milizia periodi diversi raccontati con il desiderio di lasciare ai posteri la storia scritta dagli uomini e tramandata alle nuove generazioni. L’idea di bellezza continua senza intoppi il viaggio nel bello,nell’universale alla ricerca di gusti innovativi,nel rapporto uomo natura, nell’esigenza di dimore nel merito ville aristocratiche dove si compie il compendio delle tre arti ufficiali,architettura, pittura e scultura. Francesco Milizia nella sua militanza gli artisti Antonio Canova, Jacks Louis David, Francisco Goya e tanti altri nel suo cammino di critico lascia ai posteri lo studio,la fruizione di modelli di storia dell’arte italiana nel cambiamento del paese Italia nel finire il Neo Classicismo con alle porte il Romanticismo. Certo il linguaggio convenzionale induce a scandire i periodi storici frutto di uomini e donne nel costruire il paese delle meraviglie attraverso l’operato di artisti nel bene e nel male.I mortali che rendono immortali il frutto del loro lavoro.

* CRITICO D’ARTE

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