CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Gian Lorenzo Bernini, lo scenografo

DI ENZO RUJU

Il Bernini nato a Napoli il 1598 il decesso a Roma 1680,lo scenografo Barocco è stato scultore, urbanista, architetto, pittore, scenografo e commediografo italiano. Certo non una nomenclatura per stabilire il poliedrico uomo di multiforme ingegno, ma la funzione di Gian Lorenzo nella vita culturale del contestato Barocco. Il Papa Urbano III scrive ” Huomo raro, ingegno sublime, e nato per disposizione divina ,e per gloria di Roma a portar luce al secolo”.

Primo figlio di Pietro Bernini e madre napoletana Angelica Galante, padre e figlio insieme per le basi artistiche del periodo, Gian Lorenzo mostra fervida creatività ,non consueta, abile scultore dando vita  e corpo alla materia, dalla polvere al concetto di umanità, movimento sinuoso delle sue creature e i personaggi vivono una stagione artistica frivola nel rapporto uomo-natura. Chiamato a Roma dal Papa Paolo V per la Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore per ospitare il monumento funebre del Papa. Coordinato dall’architetto Flaminio Porzio, Gian Lorenzo seguì i suggerimenti appunto di Porzio dando prova di forte maestria,segue le orme di Caravaggio, illumina Barocco con le sue scenografie, la fontana di Trevi, la Barcaccia,la scultura in movimento,quasi una immagine fotografica delle sue opere. Gian Lorenzo nel suo di opere realizza il San Lorenzo sulla Graticola (1614 circa) e il San Sebastiano (1617) con motivi classici e una presa visione della manualità del maturo Bernini. Il Barocco, stravagante, eccesso di zelo, libertà manuale, la tenacia espressione tra storia e contemporaneo in riferimento al periodo Barocco. Giorgio Vasari commenta nel diario “le Vitae” le imprese artistiche dei giovani talentuosi tra Rinascimento e Barocco, dalla geometria alla libertà sinuosa di strutture architettoniche, pittoriche e scultoree .Arricchimento dei Palazzi, aristocrazie e la fabbrica Città del Vaticano. Non dimentichiamo il Baldacchino in San Pietro, l’opera famosa di Bernini realizzata nel !624-1633) con l’ausilio di Francesco Borromini suo eterno rivale.Luogo di sepoltura Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Ro

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