CULTURA & SOCIETA'

IFF, Giampaolo Morelli: «Bene i film online, ma in sala è un’altra cosa»

L’attore e regista ha presentato “7 ore per farti innamorare”: «Nelle crisi, il mondo dello spettacolo è il primo a soffrire e l’ultimo a ripartire». Oggi serata finale con Marco D’Amore e la premiazione delle opere vincitrici

“Il mondo dello spettacolo è sempre il primo a soffrire quando c’è una crisi e l’ultimo a ripartire, quando la crisi è finita. Mi auguro ci si riprenda quanto prima e, soprattutto, che si tenga in considerazione che questo segmento abbraccia migliaia di persone che orbitano intorno alla macchina produttiva di un film e genera circuiti economici virtuosi sui territori. Ho solo timore che il rispetto dei protocolli anti-Covid incida sui budget, rendendo più complessa la ripartenza”.

Così il regista e attore Giampaolo Morelli, ospite della diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival, dove ha presentato il suo “7 ore per farti innamorare”, assistendo per la prima volta a una proiezione dal vivo insieme a cento persone, debitamente distanziate.

Il film, una commedia sentimentale ambientata a Napoli, era stato distribuito “on demand” online, aderendo alla campagna #iorestoacasa, a partire dallo scorso 20 aprile. “Quando mi era stata prospettata questa soluzione – ha sottolineato Morelli – sono rimasto interdetto. Poi, insieme con la produttrice Federica Lucisano e Vision Distribution, abbiamo deciso di fare questo passo. Abbiamo pensato che poteva aiutare il pubblico ad evadere, durante il lockdown, e che fosse il momento giusto per regalare leggerezza alla gente. E’ stato un successo inaspettato nei modi, con un boom di spettatori virtuali, ma non posso negare che mi sia mancato il piacere di vedere il film nelle sale, con le contagiose risate degli spettatori, prerogativa solo delle proiezioni nei cinema”.

Morelli ha poi spiegato la scelta di ambientare a Napoli la sua storia, che gira intorno al rapporto tra il suo personaggio e Valeria, esperta nell’arte del rimorchio (interpretata da Serena Rossi): “Una città bellissima, che il cinema può raccontare scostandosi dagli stereotipi che la vogliono ora sfondo di storie dark alla Gomorra, ora luogo-cartolina da pizza e mandolino: per me, come New York per il cinema hollywoodiano, Napoli può invece essere lo sfondo impareggiabile, e in un certo senso neutro, di ogni tipo di storie”.

Con la direzione di Michelangelo Messina, l’Ischia Film Festival – da sempre incentrato sul legame tra cinema e territorio – prosegue in versione ibrida fino alla giornata di oggi. Al Castello Aragonese, stasera ieri sera alle 20.45  erano in programma le proiezioni di “Si muore solo da vivi” di Alberto Rizzi (presenti il regista e l’attore Alessandro Roia) e del film “Il Regno” di Francesco Fanuele (presenti il regista e l’attrice Silvia D’Amico). Questa sera l’attore e regista Marco D’Amore introdurrà il film “L’immortale” (spettacolo gratuito previa prenotazione sul portale www.ischiafilmfestivalonlineit). A seguire, la premiazione delle opere vincitrici del concorso cinematografico, scelte dalla giuria tra 55 pellicole giunte da 31 Paesi differenti e disponibili, nel corso della settimana, sul portale www.ischiafilmfestivalonline.it.

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