CRONACA

IL CASO Rifiuti travasati sul porto, l’ira del PCIML

Un auto compattatore che stritola di continuo i rifiuti che vengono catapultati al suo interno dai camioncini della nettezza urbana, il fracasso prodotto dalle operazioni di travaso e la puzza nauseabonda che ammorbante si diffonde in tutto il circondario. La cosa triste della  descrizione appena fatta, è che non siamo in un’area di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani o in una semplice discarica, così come invece dovrebbe accadere in un paese degno di poter essere definito civile, ma siamo in uno dei luoghi più incantevoli di Forio, stupendo comune dell’isola d’Ischia. Infatti ci troviamo nella straordinaria cornice ambientale, paesaggistica e architettonica del porto. In un’area resa unica al mondo dalla conformazione dello scalo foriano, dai pescherecci attraccati al molo borbonico, dalla verdeggiante montagna che fa da spalliera a cotanta bellezza e, dulcis in fundo, dai gioielli architettonici rappresentati dal Torrione  e dalla Cupola di San Gaetano. Un patrimonio unico al mondo, insomma, rovinato nelle ore del mattino, dalla presenza di auto compattatori e mezzi delle nettezza urbana: da non credere! Ma com’è possibile ideare di trasformare uno dei luoghi più amati da residenti e turisti, in un’area di travaso dei rifiuti? Qualcuno ipotizzava che la pandemia da coronavirus e le conseguenti restrizioni, il lockdown e l’impossibilità di uscire e socializzare, avrebbe reso tutti più buoni e coscienziosi, amministratori comunali compreso. Macché.

Almeno a Forio la musica non è assolutamente cambiata e come si amministrava prima dell’avvento della pandemia, così si amministra oggi. Senza, cioè, avere un minimo di rispetto per il paese, ne tanto meno per i residenti e i turisti. Pensate che sono anni che il travaso avviene per strada a causa dell’assoluta mancanza di volontà, da parte dell’attuale e delle passate amministrazioni comunali, di trovare un’area idonea. Tanto è vero che, oltre all’esterno del campo sortivo della Frazione di Panza, nei pressi di una fermata dell’Eav Bus, il travaso per anni è stato effettuato sulla via Borbonica e sul parcheggio delle Pietre Rosse, nella stupenda Baia di Citara: assurdo! Il PCIM-L fondato dal compianto Domenico Savio, consigliere comunale di opposizione per ben tre legislature, oltre a condannare con forza la scelta politica dell’amministrazione comunale di Francesco Del Deo, chiede con forza la sospensione, ad horas, delle operazione di travaso di rifiuti sul porto.  Ora basta mortificare il paese. Forio e i foriani meritano rispetto.

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