LE OPINIONI

IL COMMENTO A scuola, anzi no: questo è il dilemma

DI DANIELA SCOTTI

Tra i vari argomenti che hanno suscitato maggior interesse in questi due anni di pandemia da Covid : uno è sicuramente i Vaccini , e l’altro è la Scuola . Sul primo abbiamo ampiamente discusso e forse anche troppo , al punto da diventare l’argomento pregnante di accesi dibattimenti durante le nostre cene della vigilia e del veglione . Del secondo invece si va un pò ad intermittenza o meglio ad ondate .

Ma ecco che dopo aver sparecchiato la tavola del primo dell’anno riemergere il grande dilemma : scuola in presenza o meglio la dad ? A tal proposito si iniziano a rispolverare i commenti di illustri virologi, gli andamenti epidemiologici delle precedenti ondate, i calcoli delle percentuali per raggiungere il numero massimo dei vaccinati , il parere di eminenti psicologi e pediatri, e si comincia ad ipotizzare la possibilità di installare caselli per tamponi direttamente fuori agli ingressi delle scuole , insomma il tam tam è ufficialmente iniziato e su whatsapp a seconda del grado di ordinamento scolastico la problematica si amplifica fino a raggiungere l’apoteosi : sottoscrivere una petizione indirizzata direttamente al premier Draghi ( si perché per noi genitori oramai nè i Sindaci, nè i Presidenti di Regione , nè il Prefetto, nè il Capo dello Stato, nè tanto meno il Ministro hanno competenza adeguata in materia scolastica). E quando giunge la sera, dopo lunghe consultazioni, la decisione è presa ! Si scarta definitivamente la soluzione dei tamponi a tutti entro la mezzanotte del 9 poi tutti in bolla e dritti in classe, e si proclama la vittoria indiscutibile e incontrovertibile del : Chiudiamo tutto , Tutti in Dad altrimenti occupiamo tutto e blocchiamo tutto.

Se fino a poco fa la DAD era una perdita di tempo, un terrificante e frustante dramma dai danni irreversibili imposto ai nostri ragazzi ora la DAD diventa improvvisamente l’unica soluzione plausibile e terapeuticamente accettabile. Insomma come riuscire ad avere un pensiero coerente in un periodo così controverso e imprevedibile? La mia vena ironica é dettata dal provare a concedermi un pò di leggerezza in momento così delicato e difficile . Complicato per tutti ma realmente assurdo ed incomprensibile per i nostri ragazzi che si vedono strappar via gli anni più belli, quelli della scuola, dei “filoni” con i compagni, delle feste e delle cotte , quelli della giustificata e scommisurata spensieratezza che non potrà più essere vissuta e recuperata. Ed è proprio abbandonandosi alla ricerca di questa leggerezza che oggi la situazione dei contagi ha subito un’impennata spaventosamente preoccupante. Sebbene non sempre le decisioni prese in questi due anni dai nostri politici ed amministratori abbiano soddisfatto le mie aspettative, forse in questo particolare momento e con la velocità di trasmissione di questa nuova variante , mi trovo a considerare ragionevole la richiesta del governatore De Luca di procrastinare il rientro a scuola. Questo slittamento consentirebbe , a mio avviso, di riprendere tra una ventina di giorni con maggiore serenità e continuità in quanto l’obiettivo deve essere quello di avere una scuola che rappresenti una delle poche certezze in questo continuo ,caotico ed altalenante periodo , la scuola deve essere considerata un porto sicuro in cui ogni viaggiatore possa sempre sentirsi a casa.

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