DI SILVIO CARCATERRA
Rieccomi, cari lettori, sempre alle prese con il solito e inquietante interrogativo indirizzato alla classe politica tutta. Noi pazienti oncologici attendiamo sempre l’installazione sull’isola del macchinario tomografico per le pet tac e le altrettanto importantissime radioterapia. Basta negare l’evidenza, approvando progetti inutili o di secondaria importanza come ad esempio quello del drone, con l’elicottero che anche in fase di trasporto di farmaci resta in ogni caso un mezzo più sicuro e affidabile. E adesso mi consentirete un passo indietro a quando sono sbarcati insieme sull’isola il governatore Vincenzo De Luca e l’ormai ex direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, per – tra l’altro – la posa della prima pietra per l’ampliamento dell’ospedale Rizzoli a Lacco Ameno.
Bene, allora mi chiedo: ma questi benedetti lavori hanno avuto inizio. Ad oggi, a onor del vero, non se ne sa nulla e non a caso anche il mondo mediatico ha poco da raccontare. Dover completare l’opera in sedici mesi quando ne è passato uno e forse ancora nulla si muove non credo possa essere definito un buon inizio. Non vorrei che dietro ci fosse la volontà di organizzare un’altra passerella sull’isola stavolta magari alla presenza del successore di D’Amore, il dott. Iervolino, al cui riguardo mi auguro che abbia la stessa voglia di aiutarci manifestata dal nuovo sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che ha installato un gazebo per i pazienti oncologici sul porto flegreo in pochissimo tempo. Magari il tempo che passa servirà ad ottenere ulteriori fondi e magari finalmente ci si attrezzerà a dotare la sanità isolana di queste apparecchiature davvero di vitale importanza. Lo dico e lo ripeto da tempo e continuerò a farlo fino alla noia, il numero di pazienti oncologici sull’isola è cresciuto e certo non è più quello del passato (purtroppo, aggiungo). E questi numeri non possono continuare ad essere ignorati. Non più.
* VICEPRESIDENTE A.P.O.
