A volte mi vengono seri dubbi sulla razionalità della gente che mi circonda; poi altre volte questi dubbi mi vengono sulla “mia” capacità razionale. il caso è questo. Qualche giorno fa, mi telefona padre Giovanni della Pietà a Sènt’Cò allarmato che il giornale locale “Procida oggi” portava in prima pagina un articolo a firma L.P, in cui si ventila la possibilità che la suddetta chiesa, causa la penuria di sacerdoti, venga declassata da parrocchia a “Rettoria”. Amici che mi leggete dovete credermi: ero completamente all’oscuro della faccenda! Difatti non avevo letto il giornale. Ho fatto quello che ho ritenuto giusto fare, anche alla luce dello stato di preoccupazione di don Giovanni. Io non ho mai preteso di essere uno storico e l’ho sempre ribadito. Se altri mi possono considerare tale è bontà loro. Posso anche non essere molto addentro ai fatti del Pio Monte. questa conoscenza approfondita, come la conoscenza degli eventi storici, religiosi e marinari di Procida la lascio volentieri all’articolista del giornale procidano. Però una cosa sola so: la chiesa della Pietà è stata costruita dagli armatori e dai marittimi procidani e questo la rende diversa da tutte le altre.
La proposta dell’articolista, come lui stesso ammette tra le righe, nasce da una discussione approfondita sull’argomento e non è il frutto di un sogno di una notte di inizio estate. Mi si invita a fare marcia indietro, a ricredermi alla luce di un’altra ipotetica verità. Io, e vi giuro che sono sincero al cento per cento, mi sono solo preoccupato di salvare la dignità e ed il valore della chiesa della Pietà. Ho fatto, in perfetta buona fede, un appello a tutti i Procidani degni di questo nome, per salvare questa chiesa. La risposta della gente è stata oltremodo positiva. tutti hanno gridato: “LA CHIESA DELLA PIETA’ NON SI TOCCA!”. Mi sono limitato a dar voce al sentimento popolare. Non ritengo di aver fatto una “chiassata” perché ho solo cercato di capire i fatti come stanno. Caro amico articolista non intendevo (e non l’ho fatto! offenderti né metterti in cattiva luce. A me piuttosto, la tua risposta piccata al post schietto, sentito di chi, come me, ama profondamente Procida, sembra una “excusatio non petita”. Intelligenti pauca! E ripeto ancora con più forza: “Giù le mani dalla Chiesa della Pietà a Sent cò”.
