CRONACA

IL COMMENTO Tribunale di Ischia, Napoli c’è

DI LUIGI DELLA MONICA

Una delle date storiche per la stabilizzazione del Tribunale di Ischia è la giornata di ieri. Alle ore 10.00, il Presidente Assoforense isola d’Ischia Avv. Giampaolo Buono, il Segretario Avv. Francesco Cellammare, Delegato al Congresso Nazionale di Lecce 2022, i Membri del Direttivo, Avv.ti Alessandra Castellano, Alberto Morelli e Lello Pesce, hanno incontrato il Presidente del COA Napoli, Avv. Immacolata Troianiello ed i Consiglieri, vice Presidente Avv. Carmine Foreste, Tesoriere Avv. Natalhie Mensitieri, Avv. Sergio Longhi, Avv. Giuseppe Landolfo, Avv. Alessandro Numis ed Avv. Federica Mariottino nella sede istituzionale di Piazza Coperta, Centro Direzionale Napoli. L’avv. Buono ha esordito chiedendo l’aiuto dell’Alta Istituzione napoletana, che ha risposto affermativamente e con entusiasmo alla chiamata alle armi. Una meravigliosa stretta di mano fra Giampaolo Buono e Francesco Cellammare, in mezzo a Sergio Longhi come amici, al di là delle precedenti “presunte” divergenze svoltesi nelle scorse settimane è stata palesata innanzi alle sedi del COA, per l’interesse dell’isola, per il bene di un presidio di Giustizia permanente e per gli scopi istituzionali dell’Assoforense Ischia. Il Presidente isolano ha avuto quasi tutta la scena, ribadendo che il giorno 06 aprile 2023, in concomitanza che le elezioni comunali di Casamicciola Terme e Forio, il Sottosegretario alla Giustizia, Avvocato Del Mastro Dalle Vedove, ha confermato la pervicacia del Governo neo insediato di voler stabilizzare i presidi di Giustizia nelle piccole isole e di avere in calendario l’applicazione definitiva degli organici amministrativi e giudiziari per Ischia, Lipari e Elba, con ciò chiedendo l’apporto fattivo degli Organi gerarchici locali, fra cui il COA Napoli appunto. Tanto è avvenuto proprio il 20 aprile.

Il Presidente COA Napoli Avv. Immacolata Troianiello ha significato un energico sostegno alla comunità isolana ed ha recepito che forse non tutte le Istituzioni Pubbliche, una piccolissima parte naturalmente, sono alleate a questo progetto di stabilizzazione. Pur tuttavia, ella ha condiviso, all’unanimità dei Consiglieri con Lei presenti, l’urlo disperato degli avvocati ischitani, affinchè sia scongiurata la paventata chiusura, ricordando il di lei contributo fattivo per l’omologo caso del Tribunale di Cassino, conclusosi positivamente. Ha precisato l’Avv. Buono “oggi la Sezione Distaccata vive un momento molto critico…inoltre…vi è uno scoramento della utenza isolana sulla durata dei processi civili e penali…dobbiamo accogliere l’interessamento del Sottosegretario Del Mastro Dalle Vedove… Effettivamente l’utenza ha perso fiducia nelle istituzioni giudiziarie, ma il primo terminale di scarico delle sue delusioni sono gli avvocati, per gli esiti fallimentari dei processi difformi talvolta dalla realtà sostanziale, dettati da un’ansia da prestazione che talvolta affanna i magistrati pur essi stessi vittime di un carico di lavoro macroscopico e delle statistiche ministeriali; ovvero dalla durata esasperante di alcuni processi che svuota di significato il tanto atteso provvedimento. L’intera isola d’Ischia vive nell’incertezza del diritto e nel caos istituzionale a causa di una ambigua politica degli ultimi dieci anni ed ancor prima in ordine al distaccamento della sede centrale del Tribunale di Napoli.

Al riguardo è intervenuto l’Avv. Antonio Trani del Foro isolano, il quale ha ricordato ai presenti che l’organico delle Forze dell’Ordine stanziate sui comuni isolani è fortemente pregiudicato in termini di prevenzione e vigilanza sul territorio di assegnazione, per dover essere coscritto a trasferte in terraferma, laddove una testimonianza sull’isola medesima limita disagi al personale, ai Giudici Monocratici ed all’utenza. Il quesito unanime è stato, a parte la certezza che gli edifici giudiziari, sia in Ischia che nelle altre due isole cugine (Lipari ed Elba), sono privi di costi locativi e perfino, nel caso di via Michele Mazzella, ristrutturati con fondi dell’Ente Provincia, quali incentivi si possano proporre al Ministero e\o al Consiglio Superiore della Magistratura, per invogliare gli stessi a rimanere stanziali sulle isole, senza doversi prestare al pendolarismo, che talvolta blocca l’erogazione del servizio per avverse condizioni meteo-marine.

L’Avv. Giampaolo Buono ha sancito che la riforma costituzionale del luglio 2022 dell’art. 119 Cost. fortemente voluta, sostenuta e promossa dal Presidente ANCIM Francesco Del Deo libera ogni proposta di legge da condizionamenti psicologici e vincoli contabili ostativi alla stabilizzazione degli uffici pubblici, sulla base del c.d. disagio abitativo insulare. Ho ardito segnalare al COA, come già feci il 04 gennaio u.s. al cospetto del Sen. Gianluca Cantalamessa, nella sua visita ai territori alluvionati, nella mia qualità di Presidente della Associazione Nazionale Marinai d’Italia Sez. “Attilio Messina” Ischia che il Presidio Militare, ospitato nella ex Reggia Borbonica e residenza del Presidente della Repubblica, appartiene al Demanio Militare ed in esso vi sono diversi alloggi vuoti, destinabili alla permanenza del personale di cancelleria e dei magistrati.

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L’incontro si è concluso con la promessa certa ed indefettibile della prossima visita del Presidente COA Napoli, Avv. Immacolata Troianiello ed una delegazione di Consiglieri, per verificare con i propri occhi la situazione drammatica della sede distaccata del Tribunale in Ischia.

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Cari isolani come vedete i problemi che scarnificano lo spirito delle vostre vite si risolvono anche in terra ferma con una associazione di riferimento forte e coesa. Non possono più condividersi i discorsi da bar, uditi anche dallo scrivente, “no Avvocà, quel posto a Via Michele Mazzella si deve chiudere”, quasi come se fosse un sito carente di imparzialità. I problemi si risolvono ad Ischia, con menti ischitane, ma si prospettano alle sedi della terraferma con serietà, coerenza ed unione, di modo che gli interlocutori non potranno che condividere, accogliere e supportare le nostre istanze, siano essi il Sottosegretario o il vertice del Consiglio dell’Ordine competente. Il caso giustizia è emblematico, ma presenta omologia con il comparto sanità e scuola, come di altri settori amministrativi, disagiati dal pendolarismo degli addetti ai lavori. Forse lo stipendio di un Magistrato è congruo per consentirgli di locare un immobile senza patire particolare disagi sull’isola, ma quello di insegnante, ad esempio, non riesce a superare la soglia dei mille euro per un affitto.

Ebbene soltanto con la compattezza degli isolani, lo schieramento a coorte, riesce ad “intimorire” le istituzioni rivierasche per disporre i provvedimenti migliorativi consequenziali, non le polemiche, non le barzellette, non le chiacchere da bar. Mi dispiace peccare di orgoglio di appartenenza all’Ordine degli Avvocati di Napoli, ma il caso Ischia sarà maglia rosa nazionale, dopo le cronache del dolore per l’alluvione, per dimostrare come una battaglia di civiltà si vince! Esorto la cittadinanza, come ha fatto mirabilmente l’ANMI “Attilio Messina” di Ischia, a stare vicino all’Assoforense Ischia per credere fermamente nelle convinzioni ideologiche di questa diaspora per la stabilizzazione del Tribunale.

AVVOCATO

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