LE OPINIONI

IL COMMENTO Una storia di indifferenza

DI LUIGI DELLA MONICA

Non faccio nomi e riferimenti a persone e circostanze, ma posso assicurare che questa storia reale appartiene intimamente al tessuto sociale isolano. Mi è stata raccontata dal protagonista, per suo sfogo personale libero ed incondizionato e non per appagare una mia curiosità morbosa. Il passaparola di paese sa e magari molti indifferenti conoscono il caso, ma è indispensabile dare risalto mediatico alla brutta esperienza di Vincenzo, 80 anni, nome di fantasia o di realtà poco importa. La scure inesorabile della legge, dura legge ma legge, la legge è legge, nel corso del mese di ottobre del 2022 decreta l’abbattimento coattivo di una struttura abusiva adibita ad abitazione principale di questo nostro concittadino. Fin qui nulla di trascendentale, dagli all’abusivista, all’untore della peste, al mostro ischitano della vergogna di un’isola di abusivisti. Quell’art. 3 comma II Costituzione tanto caro a tutti noi, che affiderebbe alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono ai cittadini di essere uguali innanzi alla Legge, nel caso di Vincenzo ha fallito su tutta la linea.

Nella vicina Francia, che sta subendo uno degli attacchi più vili degli ultimi cinquant’anni alle istituzioni democratiche, una madre nubile se non ha mezzi di sostentamento ed un alloggio viene sistemata in ostelli pubblici, puliti, organizzati e gestiti dallo Stato, indipendentemente dalla nazionalità della persona affetta dallo stato di bisogno. Vincenzo dovrà pagare 50 mila euro alla ditta che gli ha abbattuto casa, ma non riesce a trovare nemmeno una sistemazione dignitosa, i suoi mobili sono marciti all’aperto, perché non aveva dove depositarli, ha cambiato cinque alberghi ed una persona generosa lo ha rassicurato che mai sarebbe rimasto senza tetto, in estrema necessità lo avrebbe ospitato in barca. Un’isola che vomita in ogni suo angolo “bed and bed”, il breakfast almeno può permetterselo Vincenzo, non è riuscito a trovare a pagamento, con cifre moderate, non certo i 4000 euro richiesti per il mese di agosto, un monolocale od una stanza con bagno a questo nostro fratello isolano. Non esiste edilizia popolare, non esiste solidarietà di passaparola e credo che questo Signore, se non si è sentito male il giorno che una task force di Polizia e Carabinieri in ausilio alla ditta esecutrice lo hanno buttato fuori di casa, sopravviverà ad ogni trauma. Pur tuttavia, Vincenzo attende che la catena di ospitalità isolana si attivi, perché egli è persona mite, che richiede umilmente un alloggio per il tempo che gli resta da vivere, non avendo moglie o figli. Caro Vincenzo, non ti rammaricare, ci sta la crisi, il covid, il terremoto, il 2023 è un’annata strana, come quella del vino, le stanze servono, non possono essere impegnate per donare un po’ di umanità ad un concittadino in difficoltà.

La mitologia greca definiva gli ischitani come “pytecussai”, che è un termine traducibile o come scimmie dispettose o come figli del fuoco. Ma mi domando a cosa giova manifestare proprio tra isolani tanta indifferenza ed avarizia di spirito di soccorso. Si vuole manifestare sdegno e ripudio per una persona che ha sbagliato? Ebbene, visto che molti fra i negazionisti di aiuto sono proprio credenti e praticanti la religione cattolica, a cui mi glorio di appartenere, per citare il Maestro dei Maestri “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra!”. Le sinistre ecologiste, arcobaleno, orgoglio questo e quello, intellettuali superiori a tutto e tutti, patronati, sindacati, comitati, associazioni, democratici etc…etc..dove sono per Vincenzo? Ho tuonato contro la stampa nazionale sull’accusa ingiustificata e vergognosa rivolta all’isola come terra dell’abusivismo. Adesso mi permetto umilmente di tuonare contro l’indifferenza, la omertà di non sapere che un cittadino onesto ha sbagliato e tutta la comunità, magari attenta alla migrazione degli uccelli o alle tartarughe caretta caretta, ai delfini, finge di non sapere che gira per le strade un loro amico e fratello, privato della sua casa, per errori, per sbagli che dovrà pagare amaramente, ma che forse non pagherà mai, visto che depauperato della sua dignità umana e capacità reddituale si trova esposto alla beffa di dover saldare 50mila euro alla ditta edile delegata dall’Autorità Giudiziaria all’abbattimento della sua casa.

Voglio però rassicurare i lettori che questa brutalità, questa anomalia dello Stato che punisce severamente, ma non permette il ravvedimento, non riassetta l’equilibrio sociale (abbattimento casa= annientamento della persona trasformato in un senza fissa dimora), sulla terraferma ha avuto delle specificità sconcertanti. Una signora di Casamicciola, precisamente del Parco Mare Verde, mi ha raccontato della sua storia paradossale e drammatica. Preciso che l’alluvione del 26 novembre 2022 non è coinvolta minimamente. La sig.ra Angela, nome di fantasia o di realtà poco importa come sopra, veniva sgomberata dalla dott.ssa Calcaterra per la inagibilità determinata al suo appartamento dalla azione illecita di un vicino, per opere di escavo alla fondazioni. A tutt’oggi, la signora e suo figlio sono ancora fuori casa.

Ads

Ebbene la storia della sig.ra Angela è diversa da quella di Vincenzo, ma del pari aberrante per descrivere gli accadimenti della nostra democrazia malata, quasi in metastasi direi. La signora Angela si ritira in Napoli città, alla 5a Municipalità Napoli-Arenella, in una sua casa di proprietà, per trovare un po’ di serenità.

Ads

Non immaginerete mai cosa le accadrà. La signora Angela nel lontano 2019 aveva segnalato alle Autorità Amministrative e Giudiziarie che un vicino di casa, precisamente quello al piano sovrastante a lei, in un edificio condominiale, realizza un ascensore privato, forando il sottotetto condominiale, tagliando la ringhiera di un altro vicino ed appoggiando ad un torrino scala il vano motore ascensore. Accesso agli atti amministrativi, rimpalli di competenze, risposte evasive ed omissive degli Organi preposti, a fronte di denunce circostanziate della Signora Angela, quest’ultima trovasi indagata e processata per stalking ed atti persecutori nei riguardi del vicino.

Va detto che nella estenuante battaglia investigativa dei suoi avvocati, pagati fior di soldi, la sig.ra Angela, emergeva che il Comune aveva rilasciato un permesso a costruire all’interessato privo del progetto approvato dal Genio Civile; anzi, in questa intricata “spy story”, l’Ufficio Regionale dichiarava alla interessata che il suo vicino era dotato di permesso a costruire, l’autorità emittente dichiarava che vi era progetto depositato al Genio Civile, ma udite, udite, nonostante il ping pong istituzionale, non è mai stata fatta ostensione dei calcoli strutturali e delle verifiche di staticità dell’impianto ascensore. Qualcuno potrebbe dire, ma stai raccontando un episodio di Gomorra 6? No, non ho bisogno di violare il copyright di Saviano, non ho bisogno di vilipendere la brava ed onesta gente di Scampia per descrivere un fatto di cronaca giudiziaria, occorso proprio nella città che ha ardito puntare con la sua stampa radical chic il dito contro Ischia abusivista. La signora Angela, appartenente ad un ceto più abbiente di Vincenzo, dotata dei mezzi di sostentamento tali da trascorrere la vita in una casa in Napoli città, la cui Giustizia è amministrata da quelli stessi giudici che non muovono uni dito per la soppressione della Sede Distaccata di Ischia, viene catapultata da un inferno ad un altro! Credetemi, per colloquio diretto con il difensore di fiducia della Signora Angela, il cui nome è reale Avv. Massimiliano Tisbo, non è questa la sola anomalia, visto che nel permesso a costruire rilasciato al vicino della cliente mancava anche la delibera condominiale autorizzativa. Risultato? Anche quando si hanno mezzi economici per contrastare le ingiustizie, queste ti fagocitano come un dinosauro affamato possa agire contro una formica. Da avvocato sento più e più volte voci disperate di clienti che mi suggeriscono di farsi “giustizia” da soli, ma non credo che questa sia la soluzione. L’unica soluzione è combattere l’indifferenza, vergognamoci tutti, me compreso.

* AVVOCATO

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex