CRONACA

Furbetti del Cas, nuova udienza l’8 giugno

Slittano le dichiarazioni che uno degli indagati voleva rendere dinanzi al Gip. Le difese sembrano orientate a chiedere un supplemento d’indagini

Continua la fase preliminare della vicenda relativa alle presunte indebite percezioni del “contributo di autonoma sistemazione” da parte di alcuni cittadini isolani. Nell’udienza di ieri il legale di fiducia di una degli indagati, Annalisa Iaccarino, voleva far rendere dichiarazioni alla sua assistita, ma l’assenza della stenotipista ha indotto il Gip a fissare un rinvio all’inizio del mese prossimo, precisamente l’8 giugno. La circostanza è indicativa, dal momento che anche diversi altri difensori sembrano orientati a inoltrare al giudice la richiesta di supplemento d’indagini, in quanto ritengono che insufficiente l’attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza per poter aprire un dibattimento nei confronti dei soggetti, verso i quali gli inquirenti hanno ipotizzato reati quali la truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Secondo le difese infatti i controlli delle Fiamme Gialle non sarebbero stati uniformi, e avrebbero portato a risultati non univoci, e tale orientamento lascia pensare che esse confidano di poter chiarire la vicenda già nell’udienza preliminare, o quantomeno alleggerire le posizioni degli indagati.

A coordinare le indagini è stata la Procura di Napoli, che aveva delegato il Primo Gruppo della Guardia di Finanza di Napoli: nello scorso autunno venne eseguito un decreto del Gip del Tribunale di Napoli di sequestro preventivo di beni, per complessivi 220mila euro, nei confronti di nove cittadini, di cui sette risultano residenti a Casamicciola e due nel vicino comune di Lacco Ameno. Secondo gli indizi raccolti, gli inquirenti ipotizzano che i soggetti in questione avrebbero indebitamente percepito il sussidio economico del contributo di autonoma sistemazione stabilito dallo Stato a favore dei cittadini residenti nei Comuni di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno colpiti dal sisma del 2017, in seguito al quale molte abitazioni erano diventate inagibili. Gli altri indagati, oltre alla signora Iaccarino, sono Maria Rosaria Castagna, Sebastiano Lucido Balestrieri, Colomba Iacono, Giuseppe Arcamone, Maddalena Stadio, Giuseppe Liccardo, Ornella De Rosa, Debora Mellone. Gli importi che secondo gli investigatori sarebbero stati indebitamente percepiti variano da poche migliaia fino a diverse decine di migliaia di euro, in anni tra il 2017 e il 2021. L’attività investigativa svolta dalla Tenenza di Ischia si è dipanata tramite l’ascolto di persone informate dei fatti, acquisizione di documenti come quelli relativi alle utenze delle abitazioni in questione: tutti elementi che avrebbero dato riscontro a false attestazioni in materia di dichiarazione di domicili, oltre che di permanenza continua in abitazioni che erano state invece dichiarate inagibili, e di indebito soggiorno presso strutture ricettive convenzionate per l’accoglienza degli sfollati.

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