CRONACA

Il Covid sfonda sull’isola, i positivi adesso sono 1.168

Il nuovo report dell’associazione Ingegneri è impietoso, i casi di positività al virus si sono praticamente triplicati in meno di una settimana. Il “dubbio” dei pochi guariti, un nuovo decesso a Barano

Stavolta gli statistici di casa nostra non hanno voluto attendere la giornata di venerdì per fare i conti, consapevoli del fatto che gli eventi stessero precipitando anche sulla nostra isola. Ed in effetti il nuovo report varato dall’associazione Ingegneri dell’isola d’Ischia diffuso nel tardo pomeriggio di ieri e pubblicato sul sito ufficiale dei professionisti evidenzia una impennata clamorosa dei casi di coronavirus sulla nostra isola che praticamente si sono più che quintuplicati nelle ultime due settimane. Il penultimo report, infatti, era relativo a 233 casi, l’ultimo e più recente si fermava a 438, adesso però la situazione è implosa e i contagiati sull’isola verde sono diventati addirittura 1.168. E, considerando che le riunioni conviviali non sono ancora finite (c’è stato San Silvestro, poi Capodanno, ed oggi le feste si chiudono con l’Epifania), è facile ipotizzare che il numero degli attualmente positivi nei sei Comuni isolani possa continuare a crescere ancora almeno per una quindicina di giorni.

Ischia e Forio, che sono i territori più estesi, sono anche quelli dove si registrano maggiori casi, rispettivamente ad aver contratto il virus sono 361 e 351 soggetti. In terza posizione, in questa particolare classifica, figura il Comune di Barano che conta 198 positivi, seguito da Casamicciola dove se ne registrano 150. A chiudere la graduatoria Lacco Ameno e Serrara Fontana, rispettivamente con 76 e 32 contagiati. In mezzo a questo scenario tutt’altro che lieto, si registra anche un altro decesso, stavolta nel Comune di Barano: si tratta di una donna di 69 anni che aveva contratto il covid ma che a quanto sembra era affetta comunque da altre complicate patologie. Statisticamente, comunque, l’inserimento nella piattaforma Soresa fa sì che la morte venga aggiunta all’elenco dei deceduti causa coronavirus. Nonostante però l’impennata di casi, la situazione continua a rimanere sotto controllo presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, dove allo stato attuale i ricoverati sono 5: uno di essi non si troverebbe in buone condizioni, ma non sono arrivate in ogni caso comunicazioni ufficiali a riguardo. Nei dati che in ogni caso abbiamo riportato, è lecito pensare che possa esserci una falla e ci riferiamo al numero di guariti: appena 100 in questo arco di tempo sembrano oggettivamente davvero pochi, evidentemente molti dati relativi a soggetti che hanno ottenuto il tampone negativo non sono ancora stati inseriti nella piattaforma di competenza da parte dell’ASL Napoli 2 Nord. Un altro dato statistico, nell’arco di tempo oggetto del report in oggetto, la giornata dove si è registrato il picco massimo di positivi è stato il 31 dicembre, quando se ne sono contati sull’intera isola 240.

Ad Ischia e Forio si registra il numero maggiore di casi, rispettivamente 361 e 351. . In terza posizione figura il Comune di Barano che conta 198 positivi, seguito da Casamicciola dove se ne registrano 150. A chiudere Lacco Ameno e Serrara Fontana con 76 e 32 contagiati

Nel frattempo, continuano a montare le polemiche sull’impossibilità di riuscire a ritirare un numero per la vaccinazione presso l’hub di Fondobosso e sulle file notturne che in tanti sono costretti a sobbarcarsi all’addiaccio per riuscire nell’impresa di vedersi somministrare la dose. Così come si parla sempre più con insistenza della riapertura del secondo hub in quel di Forio. La sede individuata, in ogni caso, non sarebbe quella del Palazzetto dello Sport di via Casale ma del vecchio municipio i cui locali sono stati recentemente rimessi a nuovo. A quanto pare il sindaco del Comune del Torrione, Francesco Del Deo, avrebbe già dato la sua disponibilità a mettere i locali a disposizione dell’ASL, ma il vero problema sarebbe costituito sempre dalla mancanza di personale medico e paramedico disposto a recarsi sull’isola: e capirete che se non si supera quest’ostacolo, non serve a nulla attrezzare nuove sedi dislocate sul territorio.

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