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IL NATALE ISCHITANO CON L’AFFASCINANTE GIOCO DELLA TOMBOLA

DI ANTONIO  LUBRANO

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano

Siamo in pieno clima natalizio con i centri dell’isola tutti illuminati a festa attraverso motivi fantasiosi della miglior tecnica luminosa nel campo degli addobbi di strade e piazze, quelle naturalmente maggiormente frequentate. Siamo nell’antivigilia della Vigilia di Natale e del Natale stesso per la cui solennità manca appena una manciata di giorni (4 – 5). Quest’anno anche il Castello Aragonese recita a dovere la sua parte con le tante finestrelle accese dall’aspetto fiabesco. Un vero spettacolo nello spettacolo per la vista appagata degli ischitani e dei tanti turisti che hanno scelto Ischia per trascorrere le loro feste natalizie di quest’anno 2018 che si chiude bene, lasciando il passo al nuovo anno 2019 che sta per entrare. Il Natale è festa soprattutto della famiglia che trae linfa e significato spirituale da quella che prese avvio e formazione oltre duemila anni fa con la sacra Natività e il messaggio di unità trasmesso all’intera umanità. La Famiglia unita ed in pace è il porto sicuro per chi crede nei buoni aspetti della fratellanza e della convivenza. Ricorrenze come il Natale portano rinnovato buon umore, stare bene insieme e riproposta di tutte le tradizione  a cui si è legati. A cominciare dalla tombola gioco di intrattenimento gioioso e tipicamente natalizio. Questo intramontabile gioco in questi giorni di festa torna ad attirare l’interesse delle famiglie sane della nostra isola,praticandolo con semplicità e spensieratezza e tanto divertimento quando però lo si segue nei limiti della normalità. Nel senso che  si comprano le cartelle a prezzi simbolici ed i premi stabiliti siano contenuti in cifre alla portata di tutti. Pertanto meglio il gioco della tombola in famiglia, piuttosto che  accanirsi su macchinette manciasoldi, scommesse, e gioco d’azzardo vario che rovinano la vita. Quindi il gioco della tombola  nelle famiglie, nelle parrocchie e nelle associazioni come Fidapa, Rotary e Lions  Club. Sabato prossimo la comunità della Rettoria della Chiesa dell’Addolorata. Si ritroverà rutta nei saloni dell’Hotel Ulisse in via Champault per la propria tombolata dell’anno seguendo la tradizione natalizia come hanno fatto le loro generazioni precedenti. La parrocchia del Buon Pastore con il parroco Don Antonio Angiolini simpatico ani matore, ha già anticipato tutti distinguendosi in una tombolata fra più seguite. Il Gioco della tombola, sostanzialmente equivalente al gioco di diffusione internazionale noto come bingo, che è tecnicamente un gioco d’azzardo, se si punta forte,  in quanto i partecipanti sono tenuti al versamento di un somma in denaro che viene poi ridistribuita come premio ai vincitori. Tuttavia, la tombola italiana viene normalmente giocata in un contesto familiare (è un tradizionale gioco natalizio) e le somme che si impegnano e si vincono hanno solitamente valori puramente simbolici (quando non si scelga addirittura di utilizzare premi di altra natura). Il carattere casuale del gioco unito al talvolta notevole valore dei premi in palio ha reso il termine tombola sinonimo di evento fortunato o di acquisizione fortuita di una ricchezza o somma di denaro. Un giocatore con ruolo di croupier ha a disposizione un tabellone sul quale sono riportati tutti i numeri da 1 a 90, e un bussolotto o un sacchetto riempito con pezzi numerati in modo analogo. Il suo compito consiste nell’estrarre i pezzi in modo casuale, e annunciare agli altri giocatori il numero uscito. L’annuncio generalmente include anche la citazione di una delle immagini che la tradizionale smorfia napoletana associa proprio ai numeri da 1 a 90 propri di un altro gioco, il lotto, strettamente legato alla tombola. I giocatori dispongono di una o più cartelle precedentemente acquistate, composte da 3 righe, su ciascuna delle quali sono riportati cinque numeri compresi tre 1 e 90. Ogni volta che il numero estratto è presente su una o più delle sue schede, il giocatore “copre” la casella corrispondente. Nella versione tradizionale della tombola, le schede sono semplici cartoncini stampati e i numeri vengono coperti con bucce di mandarino, fagioli, ceci, lenticchie, pasta o altro materiale disponibile dopo i cenoni natalizi come i gusci di frutta secca. Tali cartelle sono realizzate in gruppi di sei in modo che in ogni gruppo i numeri da 1 a 90 capitino una ed una sola. Le cartelle vengono acquistate in numero variabile dai giocatori secondo un prezzo unitario predefinito non necessariamente in denaro. Similmente il giocatore che detiene il tabellone è tenuto a versare l’importo relativo alle sei cartelle virtuali che compongono il tabellone. È possibile, come variante alle regole classiche e previo accordo generale, che il tabellone venga acquistato dal croupier in forma parziale. È anche possibile che venga richiesto per il tabellone un versamento ulteriore per compensare il fatto che sul tabellone vengono sempre posizionati tutti i numeri estratti. L’importo derivante dall’acquisto di tutte le cartelle e del tabellone definisce il monte premi che viene di norma suddiviso in vari premi di importo crescente. Lo scopo ultimo del gioco è quello di realizzare la tombola, ovvero arrivare per primi a coprire tutti i numeri presenti su una delle proprie cartelle. Normalmente vengono anche assegnati premi minori per risultati intermedi, come l’ambo (vinto dal primo giocatore che copre due numeri presenti sulla stessa riga di una cartella), il terno (tre numeri sulla stessa riga), la quaterna (quattro numeri sulla stessa riga), la cinquina (tutti e cinque i numeri della riga) e la Tombola piena che incassa il maggior premio stabilito.

                                                                                              antoniolubrano1941@gmail.com

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