IL “RUMORE” DELLA FIDAPA DI ISCHIA IN UN AFFOLLATO INCONTRO ALL’ISTITUTO ALBERGHIERO “V. TELESE” CONTRO BULLISMO E VIOLENZA SULLE DONNE

Si è tenuta  sabato scorso, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso l’Istituto T. V. Telese di Ischia, una tavola rotonda sul tema della violenza di genere e sul corretto utilizzo dei social al fine di educare per prevenire i reati di genere ed informatici, nonché per combattere la piaga del bullismo. La Fidapa bpw Italy sezione di Ischia in collaborazione con l’IPS Telese e le scuole medie Scotti, condividendo la felice iniziativa del preside Mario Sironi e della professoressa Stefania Napoleone, segretaria della sezione di Ischia, si è resa parte attiva nell’organizzazione e per la divulgazione della necessità di educare per prevenire la violenza di genere e la violenza in rete.

Dopo i saluti istituzionali del vice sindaco Ida de Maio ed il benvenuto del preside Sironi,  l’avvocato Mariangela Calise, moderatrice del dibattito, ha introdotto gli ospiti invitati. Sono stati infatti scelti per la loro autorevolezza rispetto ai temi trattati la dr.ssa Barbara Aprea, Sostituto Procuratore Tribunale di Napoli IV sezione-fasce deboli che ha parlato di codice rosso e codice rosso rafforzato, il Maresciallo Ordinario Flavio Trani, addetto alla sezione di Polizia Giudiziaria, aliquota Carabinieri, della Procura della repubblica di Napoli – Sezione Sicurezza dei sistemi informatici che ha messo in guardia i ragazzi dai pericoli connessi all’uso dei social, la giornalista Alessia Impagliazzo e la councelor del Punto A.D. dr.ssa Rosanna Patalano.In apertura ed al termine del dibattito, che ha visto l’accorata partecipazione dei ragazzi p resenti con numerose domande sui temi trattati, gli studenti e i ragazzi di Libera, guidati da Maria D’Ascia, sono stati protagonisti di letture e drammatizzazioni che hanno coinvolto e talvolta commosso il pubblico presente.  E’ la ferma determinata  volontà  di vedere lo stop, la fine della violenza sulle donne, una battaglia civile che si combatte con svariate sigle e simboli che fanno da scudo a gruppi uniti e compatti  per sconfiggere ed annientare un fenomeno  sfociato in buona parte in criminali femminicidi  da parte di una minoranza, per fortuna, di uomini-mostro che la società condanna senza se e senza ma.

Sopratutto lo Stato che si è posto in prima linea con provvedimenti severi ed immediati mettendo in atto la pratica necessario dell’inasprimento della pena. L‘educazione emotiva in rete:  Sezione di Ischia FidapaBpw Italy,  IPS”V.Telese” Ischia, Scuola Secondaria di I grado” G Scotti”, Associazione Libera,  Flashmob, Facciamorumore,Magistrata dott. ssa Barbara Aprea, Ufficiale PG Flavio Trani Centro d ascolto Forio, Autorita‘ comunali Ischia-Casamicciola, associazioni, giornalisti,sono gli organismi che insieme si pongono contro ogni forma di violenza e discriminazione ,informando,formando e discutendo su una problematica di forte attualità.  allo stimolante dibattito tra relatori e studenti alla tavola rotonda promossa dalla stessa  Fidapa di ischia con le seguenti presenze titolate  a cui Caterina Mazzella  nel ruolo di past presidente nazionale fidapa e socia onoraria  della sezione di Ischia  ha fatto pervenire i suoi ringraziamenti:  DS Mario Sironi,  Lina Tufano,  Mary Angel,  Stefania Napoleone,  Ida De Maio, Feliciana Di Meglio Antonio Lubrano,  Antonio Pisani,  Maria Rosaria Mazzella, Amalia Nacca, Luisa Sorrento, Mariafrancesca Ferrandino, noisiamoildistrettosudovest  in consapevolezza e azione.  In questa tematica dibattuta ed rilamnciaqto nella Tavola  Rotonda  promossa dalla Fidapa sezione di Ischia a mezzo della sua Presidente Prof. ssa Lina Tufano, Abbiamo coinvolto la nota artista foriana Ylenia Pilato che plaudendo  alla iniziativa delle donne della fidapa si ritiene ella stessa donna combattente contro il dilagare delle violenze ai danni del mondo femminile. A Ylenia Pilato abbiamo chiesto ei esporci il proprio  pensiero dal suo punto di vista di questa delicata problematica che allo stato sta smuovendo molte coscienze.

Ecco cosa ha scritto per Il Golfo la Ylenia Pilato: “ Il 25 novembre scorso,m ha esordito Ylenia,  è  stata proclamata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un giorno in cui fermarsi per parlare e riflettere su un dramma che coinvolge l’umanità fin dalle sue origini, travalicando culture e confini geografici. La figura della donna è oppressa, marchiata, confinata e distrutta in modi che scavalcano la sola violenza fisica. Ho creato un quadro che raffigura una donna con un mazzo di fiori rossi, con uno sfondo astratto rosso sangue per evidenziare come il dramma della violenza contro le donne sia un tema che trascende i linguaggi creativi. Il colore rosso scelto come simbolo di amore,  di passione che si trasforma in male e in violenza, simbolo della possessione morbosa che diventa una trappola mortale e simbolo della femminilità che oggi viene ancora violata. Le scarpette rosse, nate nel 2009 da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet come installazione per denunciare gli abusi sulle donne e il femminicidio, sono da allora diventate il simbolo della lotta per i diritti delle donne. Ogni paia di scarpe rappresenta una storia di paura, ma ancora di più,  caratterizza l’enorme forza di volontà di voler combattere questa paura e questo dolore, per far sì  che la donna sia rispettata per la bellezza del suo essere. Ben vengano le varie iniziative social. Anche io ho postato alcune mie foto con l’iconica scarpa rossa, ma invito a chi fa comunicazione sulla violenza contro le donne a far ritornare la narrazione sul piano realistico, fatto si di simboli ma maggiormente di accuse a comportamenti eccessivi che prevengono la tragedia. Il simbolo riconoscibile è adatto ai social, a diventare punto di riferimento,  ma si dovrebbe puntare a far diventare quelle scarpe rosse meno uscite da un ballo. Non dobbiamo dimenticare che le décolleté rosse non sono quelle che mettiamo per andare a ballare, ma sono intrise di sangue. Oggi si parla di violenza ovunque. Questa nuova coscienza però non sembra incidere sulla realtà, perché il fenomeno non arretra e le vittime non diminuiscono. Questo per dire che le ricorrenze e i simboli da soli non bastano. Le scarpe rosse devono trasformarsi in passi avanti concreti nel contrasto alla violenza di genere.  Un contrasto che dal piano repressivo, deve allargarsi a quello educativo e culturale”.

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter 

Collaborazione: Mariangela Calise  e Ylenia Pilato

antoniolubrano1941@gmail.com

                                                                                           info@ischiamondoblog.com