CRONACA

Ischia, lavori in dirittura d’arrivo alla Foce vecchia

È in corso l’installazione del ponte che collega le due banchine. Prorogata l’interdizione dell’area per consentire il completamento dell’opera

Sono ormai in dirittura d’arrivo i lavori di riqualificazione alla foce vecchia del porto di Ischia. L’opera, il cui nome formale è quello di “riqualificazione delle aree portuali finalizzato alla realizzazione e/o adeguamento dei servizi minimi per il settore della pesca nell’ambito della misura 1.43 del programma operativo Feamp (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) 2014-2020 relativi a porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”. L’ultima “pietra”, per così dire, da posare è l’installazione del ponte in acciaio e legno che collegherà le due sponde della foce. Il ponte avrà una funzione multipla: di collegamento tra le due banchine e di smistamento quando si effettuerà lo sbarco del pescato. Ieri la ditta, utilizzando una gru, ha posizionato provvisoriamente il ponte per individuare i punti esatti sulla trave portante dove installare i perni per assicurare il bloccaggio della struttura, che è stata poi spostata per dare modo agli addetti ai lavori di montare i dadi e i perni, cosa che dovrebbe essere portata a termine nella giornata di oggi, imprevisti permettendo. Domani, dovrebbe invece iniziare il montaggio degli elementi in legno che completeranno il ponte. Per consentire agli addetti la conclusione dell’opera, il Comune ha ottenuto la proroga della disposizione che stabiliva l’interdizione dell’area, e del tratto di banchina denominato “Agip” fino alla fine del mese.

Il fondo europeo ha sostenuto tali opere volte a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro. Le operazioni attivabili tramite la misura sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle piccole e medie imprese, previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020. L’Amministrazione regionale aveva previsto, con le risorse della misura 1.43 del PO FEAMP 2014-2020, che per il rafforzamento del sistema della portualità peschereccia regionale si possa procedere mediante la “realizzazione e/o adeguamento dei servizi minimi per il settore della pesca e della acquacoltura da realizzare in tutti i porti, con funzione peschereccia, che ne necessitano”.

In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 43 del Regolamento europeo n. 508/2014 è, quindi, quello di incentivare l’adeguamento delle infrastrutture per favorire una maggiore competitività della filiera ittica e per ridurre l’impatto ambientale. Sono dunque stati ritenuti ammissibili interventi volti a migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini, investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca (in coerenza con l’obbligo di sbarco delle catture nonché per la valorizzazione della parte sottoutilizzata del pesce catturato), e investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.

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