POLITICA

Procida. Approvate le nuove tariffe TARI è scontro tra Ambrosino e Muro.

Il leader dell’opposizione Luigi Muro accusa : l’amministrazione mente sulle tasse, ha aumentato le tariffe. Ambrosino: Non sanno quello che leggono, scambiano gli accertamenti per aumenti. Lavoriamo per pagare i debiti delle amministrazioni passaste

Il Consiglio Comunale del comune di Procida ha approvato le tariffe TARI anno 2023”, unitamente alle “Imposta Municipale Propria – IMU e poi Irpef per le quali, però è stata confermata l’aliquota anno 2023”. Un passaggio necessario per l’approvazione del bilancio di previsione, chiuso con un pesante passivo.

Immancabili le polemiche e gli scambi anche conditi di una pesante retorica, tra il sindaco Dino Ambrosino e l’ex sindaco, leader dell’opposizione Luigi Muro. Uno scontro registratosi fuori e dentro i banchi del consiglio comunale. Pesanti le considerazioni dell’ex primo cittadino Luigi Muro:” Allorquando si richiedono pagamenti che fino all’anno scorso non erano dovuti, comunicazione dell’attuale responsabile servizi finanziari, lo stesso l’anno esonerava un deposito dal pagamento della Tari- spiega a suo modo Muro-mentre quest’anno sullo stesso deposito ha mandato un F24 da pagare, significa che c’è un aumento della spazzatura, perché se l’anno scorso non me la fai pagare e quest’anno senza nessun motivo mandi un F24, significa che fai pagare una cosa che l’anno scorso non facevi pagare, quindi c’è un aumento. Addirittura noi proporremmo se fossimo in maggioranza una diminuzione della Tari con gli incassi milionari della imposta di sbarco, che sono addirittura aumentati quest’anno in previsione, e quindi previsione per previsione, si potrebbe anche prevedere una diminuzione di questa Tari”.

Non manca di replicare con una entrata senza fronzoli il sindaco in carica Dino Ambrosino: “Sia l’aliquota dell’Irpef Comunale, sia l’Imu, sia la Tari, nonostante, diciamo, qualche informazione è un po’ distorta, voglio dire, nessuna di queste tre imposte è aumentata o intendiamo aumentare. Questo è il momento in cui appunto il Consiglio Comunale decide come gestire le proprie tariffe, e confermiamo per l’anno 2023 gli stessi importi dell’anno precedente” – prosegue l’uomo del miracolo Capitale della Cultura- Questa interpretazione sull’aumento delle tariffe è un po’ surreale. Ci sono modi, cioè fortunatamente l’italiano è una lingua che dispone di tanti termini da adoperare nella maniera più corretta, e mi dispiace quando si dice l’aumento delle bollette, significa una cosa, tant’è vero che i Consiglieri di minoranza stessi hanno inteso un’altra cosa che è quella della verifica del comportamento della Ragioneria. Quindi si è detta una cosa impropria, l’ho chiamata una sciocchezza perché tale era- chiosa il sindaco provando l’affondo a Muro, nel “primo” ad usare il metodo dell’accertamento – Le bollette della spazzatura per i cittadini non aumentano, ci sono delle attività di accertamento, ma non è che l’abbiamo inventato noi, è una vita che si fanno degli accertamenti, mi ricordo da sempre tra i miei primi accertamenti vi confesso che dovetti pagare poco dopo i miei 18 anni, furono quelli dell’ICI, che ci chiesero di integrare negli anni in cui Muro amministrava. Quindi, è da sempre che le Amministrazioni, fanno delle attività di indagine e di verifica, ma che non c’entrano nulla con l’aumento delle bollette”.

Ambrosino che poi evidenzia delle difficoltà da affrontare nella gestione di un ente strutturalmente deficitario per cui neppure la tassa di sbarco dell’isola divenuta meta d’eccellenza per turisti e viaggiatori, basta.Per cui c’è poco da stare allegri per un ente che (il riferimento a Muro è chiaro) paga lo scotto del dissesto: “Per quanto riguarda la tassa di sbarco, ahimè, lo ripeterò d’ora in poi visto che ho trovato l’espressione efficace, l’importo che noi guadagniamo dalla tassa di sbarco che probabilmente nel 2023 ammonterà ad 1 milione e mezzo, ci servono pari – pari a pagare i debiti che sono stati contratti negli anni precedenti e che tra sorta capitale e interessi ammontano ad 1 milione e mezzo. Quindi, se adesso finalmente vogliamo capire di che cosa parliamo quando parliamo del dissesto del Comune, dei debiti che sono stati lasciati e quant’altro, dobbiamo immaginare questa grande massa di persone, 500 mila persone che arrivano a Procida, se sono cinesi ne vengono 100 mila in più, quindi ne abbiamo anche un vantaggio economico, il debito del Comune di Procida corrisponde a questa grande massa di persone che viene ed ognuna di queste qui la dobbiamo moltiplicare per 3,50 euro. quindi quello che poi incassiamo pari – pari dobbiamo pagarlo per i nostri debiti e poi si inizia a ragionare delle spese che dobbiamo fare per mantenere il servizio rifiuti, per mantenere i dipendenti , per mantener i servizi di manutenzione delle strade che devono essere caricati oggettivamente sulle altre tasse. Quindi, c’è poco da essere allegri anche se fortunatamente abbiamo trovato oggettivamente questa leva economica che ci aiuta senz’altro a gestire le nostre difficoltà finanziarie. Sottolineo, infine, che l’aumento delle persone sull’isola, significa anche una maggiore produzione di rifiuti e significa anche che il costo aumenta perché quando io ho cominciato ad amministrare, il costo della gestione dei rifiuti più o meno era intorno ai 3.200.000 euro e oggi abbiamo detto che siamo sui 3.600.000 euro. Quindi è vero che c’è un gettito del contributo di sbarco, ma oggettivamente c’è anche un maggiore aggravio della gestione dei rifiuti per cui dobbiamo comunque cercare di gestire le cose, senza far pesare a carico del cittadino, per cui torniamo all’argomento non aumentiamo le tariffe delle tre imposte che abbiamo all’ordine del giorno”.

Quindi nonostante le beghe politiche il consiglio comunale di Procida ha stabilito di confermare per l’anno 2023 le tariffe Tari già applicate per l’anno 2022.

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La deliberazione entra in vigore dal 1° gennaio.

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Un po’ di norme

Nel 2013 era stata istituita l’imposta unica comunale (IUC) che si compone dell’IMU, della TASI e della TARI, la tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Dal 2019 si è abolito, con decorrenza 2020, la IUC (imposta unica comunale) ad eccezione della Tassa sui rifiuti (TARI).

Dal 2017 il governo ha assegnato all’ARERA funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani e assimilati, il Metodo Tariffario Rifiuti riguarda esclusivamente la determinazione dei costi del servizio rifiuti e non regolamenta, viceversa, la determinazione delle tariffe a carico dell’utenza, con la conseguenza che il Comune, unico soggetto competente all’approvazione delle tariffe, (sia in caso di TARI tributo che in caso di tariffa avente natura corrispettiva) .Le tariffe della TARI devono garantire, la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali, e gli eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale, alla tariffa integrata ambientale, nonché al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES).

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