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La Città Metropolitana boccia il “nuovo” Fango

L’ente di Piazza Matteotti non convalida la riperimetrazione della zona alta di Lacco Ameno: non è possibile parlare di centro storico, e così il sindaco Pascale deve correre ai ripari ed aggiornare le mappe

La giunta comunale del comune di Lacco Ameno sul centro urbano corre ai ripari, oltre per le questioni legate alla necessità di pianificare urbanisticamente il territorio comunale colpito, tra l’altro dal sisma 2017 e dall’alluvione 2022, anche in ossequio al “ Nuovo Codice della Strada”. L’esecutivo di Giacomo Pascale ha previsto con propria deliberazione la nuova delimitazione del Centro Abitato. La città metropolitana boccia i centri abitati storci tracciati nell’area terremotata del Fango. Cosi Pascale &Co. rifanno le mappe. La delimitazione del centro abitato in questione è finalizzata ad individuare l’ambito territoriale in cui, per le interrelazioni esistenti tra le strade e l’ambiente circostante, è necessaria da parte dell’utente della strada, una particolare cautela nella guida, e sono imposte particolari norme di comportamento. Come si legge agli atti del municipio si definisce il centro abitato quale “insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si in- tende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada”; La delimitazione del centro abitato individua pertanto i limiti territoriali di applicazione delle diverse discipline previste dal codice e dal presente regolamento all’interno ed all’esterno del centro abitato. La delimitazione del centro abitato individua altresì, lungo le strade statali, regionali e provinciali, che attraversano i centri medesimi, “i tratti interni”; le “strade comunali”, ed individua, pertanto, i limiti territoriali di competenza e di responsabilità tra il comune e gli altri enti proprietari di strade.

Come ricorderanno i nostri lettori, è recente la diatriba sorta, proprio, con la Città Metropolitana proprio nel merito dei suddetti centri abitati, della sicurezza stradale e di disporre in ossequio agli stessi, specifiche prescrizioni e riguardi nell’ambito dell’edificato prospiciente suddette strade. Emblematica la vicenda della chiesa di San Giuseppe al Fango danneggiata dal sisma, il cui progetto di ricostruzione è stato di fatto bloccato, in relazioni alle prescrizioni summenzionate. A queste si aggiungono molte altre questioni ed eccezioni poste sulla demolizione e e ricostruzione e il posizionamento di edifico lungo gliassi stradali metropolitani. L’esecutivo lacchese ha fatto proprio l’obiettivo del perseguimento della sicurezza stradale a favore di cittadini e pedoni; la modifica della perimetrazione dei centri abitati e la conseguente collocazione dei cartelli, avrà effetto sia sui limiti di velocità da rispettare, sia sulle distanze minime delle costruzioni e dei manufatti dalla sede stradale, secondo le previsioni del Regolamento Urbanistico Edilizio vigente. Come srcivno dalla torre comunale  “con Deliberazione di Giunta Comunale n. 86 del 27.06.2023 è stato approvato l’aggiornamento,della nuova delimitazione del centro abitatodel Comune di Lacco Ameno”. Normativamente, nei casi in cui la delimitazione del centroabitato interessi strade non comunali, la deliberazione della giunta municipale deve essere è inviata all’ente proprietario della strada interessata affinché l’ente stesso possa inviare al comune osservazioni proposte in merito. Solo dopo sulla nuova riperimetrazione si esprime definitivamente la giunta municipale. Nel merito è stata predisposta dagli uffici competenti, apposita cartografia relativa alla delimitazione in questione. Come da atto il governo Pascale “il comune di Lacco Ameno ha una popolazione non superiore a diecimila abitanti e pertanto il “tratto interno” lungo la Ex SS 270-Isola Verde- ha inizio alla Prog.va Km.ca 24+100 e termina alla Prog.va Km.ca 25+900“. Grosso modo, un anno fa, si parlava di una porzione di territorio compreso in un perimetro ideale che ha inizio lungo litoranea in zona eliporto all’incrocio con via Fundera muove verso l‘’incarico di via Monte Vico, sale abbracciando il Fango per poi riascendere è ricongiungersi al fronte mare.

La nuova mappatura lacchese, invece. Ben più ampia ed è stata inviata al Demanio della Regione Campania per quanto attiene alla Ex SS 270 — Isola Verde;alla Città Metropolitana di Napoli, Ente gestore della Ex SS 270 — Isola Verde — in virtù delverbale del 21/12/2001 ex D. L.vo 112/98 e DPCM del 21/02/2000, nonché Ente proprietario dellestrade non comunali interessate. Lo scorso 19 luglio la Regione Campania ha evidenziato un errore materiale nel testo della Deliberazionedi Giunta Comunale n. 86 del 27.06.2023 la quale riporta che “il tratto interno lungo la Ex SS270-Isola Verde ha inizio alla Prog.va Km.ca 24+/00 e termina alla Prog. va Km.ca 25+900″ contrariamente a quanto riportato nella precedente Delibera n.69/2022 con la quale è stata accolta l’osservazione della Città Metropolitana di Napoli di porre la Prog.va km.ca di fine della stessa exSS n.270 — Isola Verde al km 25+600 anziché al km 25+900, la quale, tra l’altro, è correttamente riportata nell’allegato della stessa Deliberazione di giugno. 

Invece la Città Metropolitana, contestualmente,  ha ritenuto che, rispetto a quanto individuato nella nuova Delibera di Giunta Comunale, l’unico tratto della SO. 149 Rosario — Fango,avente le caratteristiche per rientrare nel Centro Abitato è quello che attraversa la località Fango,ove si riscontra corrispondenza con la definizione di centro abitato con indicazione del tratto che laDirezione Tecnica Strade dell’Ente Metropolitana ha ritenuto non avere caratteristiche di Centro Abitato. Il Comune con l’Ufficio Tecnico Comunale e la Polizia Municipale hanno predisposto l’adeguamento della cartografia alle osservazioni pervenute,pertanto procedendo alle modifiche ed all’approvazione definitiva delle modifiche alla perimetrazione del centro abitato all’interno della quale sono stati ridefiniti i limiti del centro abitato del Comune di Lacco Ameno. 

Rispetto al 2022 il centro abitato si estende notevolmente. Ovvero ad est,fino al confine con il Comune di Casamicciola Terme, ex SS270 fino al chilometro 25+600, esattamente ad intersezione con la SP 512 per il segmento di via Fundera/via Pozzillo per la parte ricadente nel Comune di Lacco Ameno (metà carreggiata) per l’intera tratta la parte rimanente di via Fundera che ricade per intero nel territorio comunale di Lacco Ameno. A nord-ovest fino alla strada provinciale 512, all’altezza del civico 15 ad ovest fino alla strada provinciale 515, all’altezza dell’ingresso dell’area di parcheggio comunale ad ovest, ancora, ad incrocio della statale strada provinciale 515 con la ex SS 270 isola verde, all’altezza del civico 280. Sempre ad ovest aa confine con il Comune di Forio, intersezione dell’ex SS 270 isola verde con la SP 509 circonvallazione di Lacco Ameno. Infine, a sud fino alla strada provinciale 549 all’altezza del civico 35. Il centro abitato del Fango si estende a nord fino alla SP 149 all’altezza del civico 117; a sud-ovest a confine con il comune di Forio intersezione della SP 431 con via Sant’Aniello per la parte del comune di Lacco Ameno. Infine, a sud-est SP 431 confine con il comune di Casamicciola Terme. In sintesi Pascale riesce a dare una collocazione anche a quella che è ormai passata alle cronache nazionali come la zona rossa del terremoto del Fungo. 

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