Nuove e precise regole arrivano per lo svolgimento dell’esame di terza media (scuola secondaria di primo grado) e ad elencarle è una nota ministeriale emanata il 7 febbraio. Per le date, diversamente dall’esame di maturità, ogni scuola fisserà individualmente le date purchè l’esame venga effettuato in un periodo compreso tra la fine dell’anno scolastico e il 30 giugno 2023. Secondo l’articolo 6 del decreto legislativo 62 del 2017, l’ammissione all’esame di Stato è disposta anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline purchè siano soddisfatti i seguenti requisiti:
a) l’aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale
b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;
c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’Invalsi.
Per quanto riguarda il voto di ammissione all’esame di Stato questo viene attribuito in sede di scrutinio finale dal consiglio di classe sulla base del percorso scolastico triennale effettuato da ciascuno alunno, il voto è espresso in decimi (nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il voto di ammissione può essere anche inferiore a sei/decimi).L’esame è costituito da ben tre prove scritte quali in italiano, a cui fa seguito una prova per l’accertamento delle capacità logico – matematiche e infine una prova scritta, articolata in due sezioni, per ciascuna delle lingue straniere studiate. Alle prove scritte farà poi seguito un colloquio orale condotto collegialmente dalla sottocommissione per valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.
La votazione finale (DM 741/2017, articolo 13) è espressa in decimi ed è determinata dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio. La commissione può, su proposta della sottocommissione e con deliberazione assunta all’unanimità, attribuire la lode ai candidati che hanno conseguito un voto di dieci/decimi.
