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Sisma, da Schilardi uno spiraglio per le assunzioni definitive

Il Commissario alla ricostruzione post sisma ha chiesto al Governo di estendere anche all’isola d’Ischia le previsioni del “Decreto agosto”, allo scopo di evitare disparità di trattamento con gli altri comuni italiani terremotati

Si avvicina il 31 dicembre, termine che segna la scadenza dei rapporti di lavori con il personale assunto dai Comuni isolani terremotati per far fronte alla delicata fase successiva al sisma del 2017. Da tempo si attende un provvedimento legislativo che consenta ai Comuni colpiti da simili calamità di poter prorogare tale termine, e quindi di poter continuare ad avvalersi dell’apporto del personale citato. In tal senso si è mosso il Commissario alla Ricostruzione Carlo Schilardi, che ha raccolto gli appelli delle amministrazioni isolane e di alcune associazioni di cittadini. D’altronde, questa estate sono già intervenuti dei provvedimenti normativi che consentono tale proroga, ma stranamente non hanno ricompreso l’evento sismico che tre anni fa colpì l’isola, in particolare Casamicciola, Lacco Ameno e Forio.

Schilardi ha evidenziato che in mancanza di misure di proroga o di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato analoghe a quelle disposte per gli altri enti colpiti da sisma, i comuni isolani si ritroveranno a breve senza il personale necessario a trattare le sempre più numerose pratiche di assistenza alla popolazione e alle imprese, quelle di condono edilizio e di finanziamento alla ricostruzione privata e pubblica

Il cosiddetto Decreto Agosto, poi convertito nella legge 126/2020, all’articolo 57 contiene proprio alcune disposizioni in materia di eventi sismici: nel dettaglio, al comma 2-bis è appunto prevista la proroga fino al 31 dicembre 2021 dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale di servizio presso gli Uffici speciali per la ricostruzione presso i comuni dell’Italia Centrale colpiti dal sisma del 2016, in deroga ai limiti di durata previsti dal decreto legislativo 165/2001, dalla contrattazione collettiva nazionale e dal decreto legislativo 81/2015. Al successivo comma 3 è previsto anche che allo scopo di “assicurare le professionalità necessarie alla ricostruzione, a decorrere dal 1° novembre 2020, le regioni, gli enti locali, ivi comprese le unioni dei comuni ricompresi nei crateri del sisma del 2009, del sisma del 2012 e del sisma del 2016, possono assumere a tempo indeterminato il personale con rapporto di lavoro a tempo determinato in servizio presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e presso gli enti locali dei predetti crateri”. Inoltre è previsto presso il Ministero dell’Economica e delle Finanze la costituzione di un apposito fondo per gli anni 2020 e 2021 finalizzato al concorso degli oneri derivanti dalle assunzione a tempo indeterminato prima citate.

Sulla questione il Commissario Schilardi, recependo come detto le sollecitazioni dei Comuni ma anche di associazioni locali, ha inviato una nota alla Presidenza del Consiglio dei Ministri facendo presente che l’articolo 32 comma 6 del Dl 109/2018, per assicurare la funzionalità degli uffici impegnati nelle attività connesse alla ricostruzione dei comuni dell’isola colpiti dal sisma del 2017, si limita a prevedere la possibilità di assumere personale per gli anni 2018, 2019 e 2020 con contratti di lavoro a tempo determinato, nei limiti temporali previsti dall’articolo 19 del Dlgs 81/2015. Il Commissario ha evidenziato che in mancanza di misure di proroga o di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato analoghe a quelle disposte per gli enti colpiti dagli altri eventi sismici, tali comuni si ritroveranno tra poco, alla fine del 2020, senza il personale necessario a trattare le sempre più numerose pratiche di assistenza alla popolazione e alle imprese, quelle di condono edilizio e di finanziamento alla ricostruzione privata e pubblica, compresi gli edifici di culto e le scuole.

Quindi, con la nota citata, allo scopo di scongiurare questa eventualità e di creare una disparità di trattamento con gli altri comuni colpiti da terremoti, Schilardi ha rivolto un’esplicita preghiera affinché venga esteso il riconoscimento della proroga e dei benefici in questione anche ai tre comuni dell’isola d’Ischia che hanno subìto danni dal sisma del 2017.

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Non resta che auspicare che il Governo prenda atto della potenziale disparità di trattamento, e ricomprenda anche il territorio isolano nelle recenti previsioni normative. Come si ricorderà, l’attuale proroga venne statuita la scorsa primavera, sulla base di un’apposita nota con cui lo scorso marzo il Commissario delegato alla ricostruzione Carlo Schilardi chiarì che il termine dei 24 mesi come limite massimo dei contratti a tempo determinato non si applica alle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 1 comma 3 del Dl 87/2018 e che quindi non c’era più motivo di ridurre la durata degli incarichi dei soggetti in questione per ricondurla a un limite biennale che in realtà non esiste. Ecco quindi che il sindaco revocò il proprio decreto dello scorso febbraio, disponendo al contempo la conferma degli incarichi a tempo determinato ai sensi del famoso articolo 110 comma 2 del Tuel fino al termine dell’anno in corso.

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